Il medico, ha lavorato a Sant’Agata Militello ed a Patti. Oggi è in pensione
già annunciato il ricorso in appello
Il Tribunale di Patti ha emesso una condanna a 7 anni e 7 mesi di reclusione nei confronti di un ostetrico – oggi 67enne di origini giordane – accusato di violenza sessuale aggravata e continuata. La sentenza, pronunciata il 28 ottobre 2024, ha visto il deposito delle motivazioni il 27 gennaio 2025.
L’indagine ha avuto origine nel 2018, quando l’ostetrico, in servizio presso l’ospedale di Sant’Agata Militello, fu sospeso per un anno dall’attività medica. Le accuse riguardavano presunti abusi sessuali ai danni di 14 pazienti.
L’ordinanza cautelare fu eseguita dai carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra su richiesta della Procura di Patti.
Secondo le ricostruzioni investigative, l’imputato, avrebbe approfittato della sua posizione per compiere atti sessuali nei confronti delle pazienti, prevalentemente nelle fasi antecedenti al parto. Le presunte vittime, spesso alla loro prima esperienza in sala parto e poco informate sulle procedure mediche, avrebbero subito le violenze senza reagire.
Le testimonianze raccolte durante il processo hanno evidenziato come l’imputato insistesse affinché le visite avvenissero senza la presenza di familiari. Gli abusi, secondo l’accusa, consistevano in palpeggiamenti giustificati come parte di procedure mediche necessarie.
Dopo la chiusura del Punto nascita di Sant’Agata Militello, avvenuta il 26 settembre 2019, l’ostetrico venne trasferito presso l’ospedale “Barone Romeo” di Patti, dove ha prestato servizio fino al pensionamento.
Il processo
Durante il dibattimento, si sono costituite parte civile 14 donne assistite da diversi legali (Santino Trovato; Giuseppe Allò; Decimo Lo Presti; Sebastian Calcò; Giuseppe Faraci; Stefania Scaffidi Muta; Rosario Di Blasi; Salvatore Caputo e Giovanni Mannuccia e l’Asp di Messina costituita responsabile civile con l’assistenza dell’avvocato Alberto Calzavara).
Il processo ha preso avvio il 4 febbraio 2021 e si è sviluppato attraverso un’ampia attività istruttoria, comprendente testimonianze dirette delle vittime e relazioni tecniche.
L’imputato è stato riconosciuto colpevole di violenza sessuale aggravata e continuata e condannato a 7 anni e 7 mesi di reclusione. Oltre alla pena detentiva, la sentenza prevede:
- Il pagamento delle spese processuali;
- L’interdizione perpetua dai pubblici uffici;
- La sospensione dall’esercizio della professione per tre anni;
- Il risarcimento del danno alle parti civili.
I difensori dell’imputato – Fayez Abdel Hadi – hanno annunciato l’intenzione di presentare appello contro la sentenza.