Una due giorni di lavoro intensa, ma soprattutto importante, un significativo momento d’incontro della categoria all’insegna di temi di rilievo e di grande attualità. Questa la sintesi del 17° Congresso Regionale SIMG tenutosi a Messina
tracciate le linee future dalle quali la medicina generale dovrà “ripartire” dopo la pandemia
Il 17° Congresso Regionale SIMG Sicilia, la Società Italiana di Medicina Generale che si è conclusa domenica scorsa al Centro Congressi A.O.U del Policlinico “G Martino” di Messina ha consentito di tracciare le linee future dalle quali la medicina generale dovrà “ripartire” dopo due anni di pandemia (peraltro non ancora conclusa) e precisamente da un ricambio generazionale e da una sempre più necessaria innovazione nel campo medico per dare ancora migliori risposte in tema di salute ai cittadini.
Sui principali temi di riferimento del congresso si è tenuta un’importante sessione politica moderata dal segretario regionale della SIMG Luigi Spicola ed alla quale ha partecipato da remoto il presidente nazionale della SIMG Claudio Cricelli.
Erano presenti anche il responsabile nazionale SIMG per i rapporti con il sindacato Luigi Galvano, il presidente dell’Ordine dei medici di Messina Giacomo Caudo, il Segretario Generale Nazionale della FIMMG Silvestro Scotti il Presidente dell’ENPAM Alberto Oliveti ed il Presidente della FNOMCeO Filippo Anelli.
“Il congresso regionale della SIMG arriva dopo la convention nazionale della società italiana di medicina generale nel corso della quale è stata definita la missione e la visione della nostra società” “Ha dichiarato il presidente nazionale della SIMG Claudio Cricelli.
“Occorre smontare e rimontare la professione senza smontare i bisogni dei cittadini. Noi siamo per il potenziamento della medicina dei territori e che le cure devono essere erogate nei luoghi vicini ai cittadini. “
Illustrando il progetto delle Case di Comunità (Cdc) e degli Ospedali di Comunità (Odc) che sorgeranno con i fondi del PNRR per sostenere l’intelaiatura delle cure territoriali, il presidente Cricelli ha detto che la categoria è d’accordo con le parole del presidente del consiglio Mario Draghi che chiede di riportare la sanità nel luogo naturale di vita dei cittadini ovvero a casa. “Ma tutto questo –ha precisato- sarà possibile solo se verrà raggiunta una reale qualità del sistema sanitario che dipende dall’efficace organizzazione dei servizi e dalle qualità di ogni singolo operatore.
Per esprimere qualità – ha proseguito il presidente nazionale della SIMG – i medici devono essere dotati di strumenti idonei ed organizzazioni di supporto. Noi siamo per una figura di medico che sia misurabile e con una qualità che deve essere percepibile dai cittadini nella loro salute. Dobbiamo procedere –Ha poi concluso- ad un profondo rinnovamento dei modelli di formazione che si fondino sulla reale competenza dei medici e non su conoscenze astratte, una competenza quindi accertabile e che merita di essere ben remunerata.”
Durante i lavori della giornata conclusiva sono state analizzate alcune tematiche relative al Covid19 quali i nuovi farmaci orali ed il loro uso in medicina generale, la vaccinazione anti covid e l’andamento della pandemia in Sicilia.
Al termine del congresso soddisfazione è stata espressa dai promotori dell’evento il presidente SIMG di Messina Santi Inferrera, il responsabile organizzativo SIMG per il Sud Umberto Alecci ed il vice presidente SIMG Messina Riccardo Scoglio. “Il congresso ha riportato Messina al centro della sanità regionale ed all’attenzione di quella nazionale. Siamo soddisfatti per la qualità degli interventi espressi ed auspichiamo che le linee programmatiche tracciate nel corso di questo importante appuntamento possano trovare presto attuazione per soddisfare sempre meglio tutti i bisogni di salute dei cittadini.”
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