Il PDL messinese vuole cambiare rotta, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali il 6 e il 7 maggio, che riguarderanno alcuni importanti comuni della provincia in particolar modo Lipari e le Eolie.
Per affrontare le fatiche elettorali di quest’anno, ma soprattutto in prospettiva 2013, il PDL deve risolvere questioni interne e fare quadrato davanti ad obbiettivi comuni chiamando a raccolta i propri iscritti. Proprio per cercare questi obbiettivi che si è svolto il 1’ Congresso provinciale del PDL al Giardino Corallo di Messina.
Quella di domenica è stata l’occasione, per tutti gli iscritti al PDL, di scegliere e votare i rappresentanti del coordinamento comunale e provinciale. Non poteva mancare all’appuntamento congressuale del proprio partito, in qualità di coordinatore regionale del Popolo della Libertà, il Sindaco Giuseppe Buzzanca che apre ad un alleanza con l’UDC e manda ancora feroci all’indirizzo del Presidente della Regione Raffaele Lombardo “mi piacerebbe che si creasse quell’alleanza con l’UDC che ha fatto le fortune nostre e anche loro – ha sottolineato Buzzanca – però ognuno deve rispettare le posizioni e le scelte dell’altro.
Ciò che sta avvenendo politicamente in Sicilia è veramente vergognoso, ma ancora più grave è ciò che sta avvenendo nei confronti della città di Messina, ormai tagliata fuori da ogni logica politica regionale e continuamente vittima di commissariamenti decisi a Palermo, personalmente a questi commissariamenti dirò sempre di no”.
Quello di Buzzanca non è il solo attacco all’indirizzo di Lombrado; dure critiche sono arrivate da Santi Formica e Nino Germanà ma, soprattutto, da Nino Beninati per cui il Governatore “necessita di un certificato medico di salute mentale”.
Per il presidente della provincia Nanni Ricevuto quello odierno è un’ulteriore passo avanti per la strutturazione del partito a Messina in tutta la Sicilia e lancia l’idea di una consulta dei sindaci della provincia “Questo congresso arriva in un momento particolare- ha commentato Ricevuto – dobbiamo dotarci di una struttura interna forte e di una democrazia interna collaudata. In questo momento abbiamo la responsabilità di riabilitare la politica. Partiamo da una buona base, per questo propongo di fare una consulta dei sindaci della provincia di Messina”.
È a tutto tondo, invece, l’intervento dell’on. Vincenzo Garofalo che critica le recenti scelte trasformiste di alcuni esponenti del partito concentrandosi anche su alcuni eventi di portata nazionale “non si può più accettare che chi venga eletto nelle nostre liste poi improvvisamente passi in altri gruppi – ha precisato Garofalo – le nostre alleanze e le nostre decisioni dovranno essere frutto del confronto e non dello scontro.
La fase politica attuale è intermedia visto che, dopo la scelta responsabile di Berlusconi, si dovevano portare avanti le riforme”.
Una nota particolare invece la meritano i ragazzi del gruppo giovanile del partito (la Giovane Italia), che ha consegnato ai “big” del partito una vignetta raffiguranti le caricature di Buzzanca e Garofalo seduti con delle radici al posto dei piedi e con il messaggio “radicare il partito”, un modo simpatico e goliardico per chiedere considerazione e partecipazione.