CONSIDERAZIONI – Dopo il percorso d’arte contro le devianze e il crollo dei valori condotto ad Oliveridalla docente Angela Giordano Lo Ricco
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CONSIDERAZIONI – Dopo il percorso d’arte contro le devianze e il crollo dei valori condotto ad Oliveridalla docente Angela Giordano Lo Ricco

QUALE FUTURO VOGLIAMO DARE AI NOSTRI FIGLI?

Mercoledì 22 marzo a Oliveri si è svolto “un percorso d’arte” contro le devianze e il crollo dei valori. A condurlo è stata l’artista Angela Giordano Lo Ricco. Autrice dei lavori “La Sicilia, a salvaguardia del patrimonio umano” da tempo ha approfondito con accurati studi tema oggetto dell’incontro. Lei è la protaginista delle ricerche che vertono sulll’arte e sulla cultura, come strumento di evoluzione, di crescita e contrasto ad una resa morale che rende gli uomini sempre meno uomini. L’incontro è stato promosso dall’amministrazione loocale guidato dal sindaco Francesco Iarrera e si svolto nella sala consiliare ed è stato curato dall’associazione “Lyceum”.

l’analisi ed il racconto dell’evento

LA CULTURA che non è riuscita a migliorare l’uomo e L’ARTE non adeguatamente conosciuta come mezzo d’indagine del profondo e disciplina poliedrica d’indirizzo all’Idea e al lavoro in contesti infiniti, non adeguatamente valorizzata nelle scuole, sono stati al centro dell’animato incontro con la maestra d’arte Angela Giordano Lo Ricco tenutosi nella sala consiliare del Comune di Oliveri, giorno 22/3/2023
L’incontro è stato presieduto dal Sindaco della cittadina che si stende come un mantello ai piedi del Santuario di Tindari, dr. Francesco Iarrera, e dal Promotore culturale dr. Gino Di Maggio titolare della fondazione MUDIMA con sede a Milano e Lyceum con sede ad Oliveri, persona attenta ai movimenti d’arte, che è assertore della estesa creatività e delle giuste motivazioni che spingono la maestra d’arte ad alzare la voce per estendere il suo grido di allarme fuori dal confine ristretto del piccolo borgo siciliano.
Il pubblico presente, palesemente ben disposto ad ascoltare colei che non si è ancora stancata di organizzare eventi e spera sempre di fare arrivare alle sedi istituzionali le sue giuste ragioni con richiesta di confronto democratico delle Idee maturate in campo minato e di convincere ciechi e dormienti che accettano percorsi educativi che tendono alla disumanizzazione sociale, ha sostenuto alla grande la maestra che a Patti vive una condizione di isolamento perché, come dicono i pregiudizi “nessuno è profeta in patria e l’artista, se è tale, prima deve morire per poi essere riesumata come pare…” Durante l’incontro la titolare del Centro studi CENFORUM ha protestato apertamente contro un sistema scolastico che ha volutamente ignorato le sue stesse richieste di studi per risalire all’origine dei mali e trovare le terapie di risanamento. Angela Giordano Lo Ricco, oggi dimostra che la forza delle sue idee non si è affievolita per i contraccolpi ricevuti da chi nega l’evidenza dello sfascio generale e che grazie alla sua creatività, quella di cui vengono privati i giovani, è riuscita a sopravvivere in un clima di diffuso e voluto isolamento, senza sminuire la sua
propensione a dare a misura del suo CREDO che va oltre l’indifferenza di una scuola che sminuendo il suo impegno proiettato al sociale continua a non tenere conto dell’apporto di conoscenza di chi l’arte l’ha praticata con la mente e con le mani. La scuola che va avanti per miseri tentatiti di rattoppamento, una scuola meccanizzata e non pensante, non si rende conto che i mali si devono sanare alla radice, là dove c’è un tassello mancante che impedisce stabilità ed equilibrio alla costruzione umana creando vuoti enormi nell’apprendimento e disorientamento nei giovani lasciati alla mercè di mezzi robotizzanti e di input demolitori di verità.
La Sicilia che non vuole mettere la testa sotto la sabbia ha già dimostrato di fare scudo attorno alla maestra d’arte che nell’arco nazionale ha raccolto adeguati riscontri culturali a garanzia di un programma di crescita, di formazione delle coscienze e di lavoro in contesti che devono nascere in virtù dei talenti attitudinali da fare emergere prima dei nozionismi, in laboratori scolastici ben organizzati.
In un clima colloquiale confidenziale la studiosa di Patti che ha “osato” insegnare ai giovani delle scuole dell’obbligo ad avere una visione corretta delle cose e del mondo , trasformando la sua personale esperienza d’arte in metodi sistematici per un riferimento sulle capacità del fare di ogni singolo discente, dando spinte mentali necessarie per attivare sinergie elaborative alla mente e portare avanti verso quella creatività individuale che è indice identitaria…si è lamentata dell’oscurantismo che regna là dove ci dovrebbe essere apertura mentale e rispetto verso chi ha il coraggio di rompere gli schemi mentali per aiutare ad andare oltre per cogliere dalla natura il senso della vita e il messaggio per migliorare. L’artista che, scrivendo relazioni , stilando programmi, ha indirizzato ad un contesto istituzionale ampio lettere personali d’impegno culturale d’aiuto nell’indirizzo di scelte da fare, senza avere risposte, oggi si chiede se non è il caso di scendere tutti in campo aperto e, contrariamente a quanto fatto da Greta Thunberg che non aveva in mano nient’altro che parole, sapendo di metodi lasciati a marcire nei cassetti di una burocrazia distorta, chiedere ad alta voce risposte pubbliche a garanzia di volontà a procedere per lo smantellamento di mafie e devianze di ogni tipo. Si deve sapere che le devianze nascono dalla ignoranza di sé, da pregiudizi e mentalità distorte che non sono mai state corrette per buonismo formativo e superficialità nel gioco educativo. LA SCUOLA fino ad ora attenta ai numeri dei progetti più che alla qualità di essi deve essere richiamata al rispetto delle regole dettate da madre natura…
L’artista eleva il suo grido a misura di ARTE per dare riscontro visivo sui modi dell’assorbimento mentale e fare vedere la sua risposta di resistenza verso chi, sottovalutando il suo pensiero e la sua forza espressiva, dimostra di non essere all’altezza del compito di dirigenza. Si deve essere chiari: se a monte, dove c’è potere decisionale ci fosse gente che volutamente vuole ignorare, volendo creare a livello culturale gente passiva, manipolabile e non in linea con i bisogni dei tempi, la voce passa ad un contesto ampio.
E allora perché sia chiaro che non si possono evadere le responsabilità dirigenziali, affinchè le Istituzioni tutte siano informate sui percorsi evolutivi della mente la studiosa che ha redatto, in virtù di un concorso di idee indetto in ambito di attività antimafia, un testo dimostrativo delle dinamiche mentali, riferisce di avere scritto nero su bianco nel sito www.angelagiordanocenforum.com del Centro studi CENFORUM con sede a Patti quanto è necessario dire.
La linea di azione culturale scelta dalla maestra d’arte aspetta la chiarificazione della sua figura professionale e che si quantifichi economicamente un lavoro durato oltre quaranta anni in condizioni estreme.
Ci troviamo di fronte al genio o alla pazzia?
E la ragione da che parte sta?
La parola sul filo della rete internet a smantellamento del muro del silenzio stampa!
da leggere
4 Aprile 2023

Autore:

redazione


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