In un post considerazioni analisi del consigliere comunale sant’agatese.
Il post
Due giorni fa il consiglio comunale non ha deliberato la mia decadenza, accogliendo la serietà dei miei impedimenti alle sedute che mi sono state contestate, assenze che non ho potuto evitare per via di impegni lavorativi che mi hanno trattenuto fuori sede.
Mi sono sottoposto al giudizio del Consiglio con la massima serenità e nel pieno rispetto dell’organo di cui faccio parte, perché mi considero uomo delle istituzioni e non politicante di professione interessato.
Ho atteso l’esito della votazione confidando in una seria e responsabile presa di posizione del Consiglio.
Sei consiglieri su quindici avrebbero voluto mettere fine anzitempo al mio impegno istituzionale, forse perché sono o sono stato scomodo, forse per vendetta, forse per chissà quale strategia politica di squallidi personaggi buoni solo a complottare, sabotare e confabulare…. Rispetto il voto di questi sei consiglieri ma non rispetto loro, non rispetto il loro vigliacco silenzio in Aula abilmente nascosto nel voto segreto senza addurre alcuna motivazione al loro voto contrario necessario per la legittimità della delibera.
Questi sei voti immotivati e anonimi sono una offesa per il corpo elettorale.
Ho grande ammirazione per i nove consiglieri che hanno accolto le motivazioni che sono state palesate in Aula a supporto della serietà delle mie giustificazioni.
Non posso però rispettare chi in Aula si è assunto la responsabilità di votare per sovvertire un esito elettorale senza neanche spiegarne i motivi ma tentando di licenziare gli elettori con un silenzio mortificante non degno di quell’Aula. La differenza di voti così evidente con il Consigliere Befumo è la prova che ci fosse in atto fin dall’inizio una strategia politica ben chiara nei miei confronti per farmi fuori e non consentirmi di completare il mandato.
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