Le responsabilità della gestione del Cas denunciate in questi mesi da Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti sulla mancanza cronica di personale, dagli agenti tecnici esattori ai tecnici e amministrativi, continuano a persistere creando gravi disservizi all’utenza autostradale con file infinite ai caselli e rallentando i lavori di manutenzione della rete che tutti si attendono.
Adesso i sindacati hanno evidenziato queste circostanze all’assessore delle infrastrutture e della mobilità, Alessandro Aricò in una lettera.
«Ci preoccupa – sottolineano i sindacati – anche alla luce della paventata riforma del Patto di Stabilità e Crescita con la possibile la reintroduzione del blocco delle assunzioni. Ciò comporterebbe il default tecnico dell’Ente che si troverebbe addirittura “strozzato” dai prossimi e imminenti pensionamenti del personale».
«Il numero di tecnici, amministrativi ed esattori – aggiungono – ha raggiunto numeri preoccupanti: il personale è ridotto a quasi un terzo di quello previsto in pianta organica. Ciò sta comportando che gli Agenti Tecnici Esattori, ormai da due mesi, sono costretti a lavorare praticamente 7 giorni su 7 senza alcuna osservanza delle norme contrattuali e sulla tutela della salute».
Inoltre Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti chiedono con quale personale si dovrebbero affrontare le prossime sfide dettate dagli appalti finanziati coi fondi FSC che il CAS ha sinora pubblicizzato?
«È impensabile che gli attuali amministrativi e soprattutto i tecnici, dei quali si sottolineano le costanti defezioni per dimissioni volontarie dovute all’ambiente lavorativo “logorante”, ridotti al lumicino e sovraccaricati dagli attuali compiti di ufficio, possano svolgere tutte le incombenze previste».
Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti hanno proclamato lo stato di agitazione e si riservano di adire le vie legali a tutela dei diritti dei lavoratori, e chiedono un incontro urgente per scongiurare il concreto avvio delle proteste.