“Avuta notizia dei provvedimenti assunti dalla Magistratura nel quadro di indagini relative alla gestione dell’impianto di depurazione ubicato in contrada Scinà di Piraino, che serve i Comuni di Brolo, Piraino e Sant’Angelo di Brolo, associati nel Consorzio di gestione Eco3, in data odierna, in qualità di componenti del Consiglio d’Amministrazione consortile, si sono incontrati i Sindaci di Brolo e di Sant’Angelo di Brolo.
Prioritariamente, i primi cittadini dei due Comuni, nella convinzione che egli abbia sempre assolto con abnegazione le funzioni ricoperte, hanno confermato piena fiducia nella persona del Sindaco di Piraino, Presidente del Consorzio.
Quindi, i due primi cittadini hanno condiviso la notevole preoccupazione per la rilevanza, a loro avviso eccessiva, che la notizia ha avuto sui mass media nazionali e locali, con ogni immaginabile conseguenza pregiudizievole per l’immagine di un territorio che, nel corso degli anni, grazie agli sforzi di tutti gli amministratori e dei cittadini, si è venuto caratterizzando per l’elevata qualità ambientale e per la qualificata offerta turistica.
L’impianto di depurazione, entrato in funzione nel 2008, è stato realizzato con tecnologie all’avanguardia, ed è tra i pochi in provincia di Messina e della Sicilia, insieme a quello di Giardini Naxos e di Giampilieri, a funzionare a regola d’arte.
Le indagini svolte dal Noe dei Carabinieri nel 2009, hanno confermato il corretto funzionamento dell’impianto e la regolare attività svolta dal depuratore.
Con la periodicità prevista dalla legge, sono stati effettuati, sia dall’ARPA, che dal Consorzio, i dovuti controlli sugli scarichi ed i risultati delle analisi sono rimasti sempre rigorosamente entro i parametri previsti dalla vigente normativa.
Forte di questi dati – pur nella convinzione che alcuni aspetti della vicenda da cui è scaturito il sequestro del depuratore meritino di essere chiariti – il Consiglio del Consorzio Eco3 ripone fiducia nell’azione svolta dall’Autorità Giudiziaria, dalla quale confida di poter vedere riaffermata, in esito ad ulteriori approfondimenti, la correttezza dei criteri con i quali gli enti locali interessati hanno operato nella fruizione dell’impianto e del suo impatto con lo splendido ecosistema circostante”.