Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa.
Un contenzioso per il Comune sulla “pellet” dei sinagresi?
A circa due settimane dall’emissione dell’ordinanza del TAR di Catania sulla vicenda CALEG, il gruppo consiliare “Uniti per crescere”, dopo aver effettuato una serena valutazione, intende manifestare ai cittadini di Sinagra la disapprovazione rispetto al comportamento del sindaco il quale, commentando a caldo la sospensiva del TAR, ha cercato di capovolgere il giudizio a suo favore, nell’infelice tentativo di giustificare l’errore commesso con l’emissione dell’ordinanza n. 32/2012.
Con quest’atto, ritenuto dal TAR insussistente nel suo impianto il sindaco, non solo ha esposto il Comune ad una sconfitta annunciata ma lo ha reso vulnerabile nei confronti di una eventuale condanna per risarcimento danni in favore dell’Azienda a causa della “forzata” interruzione dell’attività produttiva.
I cittadini di Sinagra devono sapere che il gruppo di opposizione sin dal primo momento (riunione del 20 settembre nella sala consiliare alla presenza delle parti, comunicato del 22 ottobre 2012 e Consiglio Comunale del 26 ottobre) aveva consigliato che in questa situazione e nel rispetto delle leggi, la politica doveva esercitare un ruolo di mediazione nell’interesse dell’intera collettività.
Purtroppo tale suggerimento non è stato preso in considerazione ed oggi ci ritroviamo con la sospensione degli effetti dell’ordinanza (in parole povere la CALEG continuerà nel suo ciclo produttivo così come ha fatto in questi anni) e l’insorgere di un potenziale contrasto sociale tra chi tutela legittimamente il posto di lavoro ed i cittadini, spontaneamente organizzatisi in comitato, che difendono, in modo altrettanto legittimo, la salvaguardia dell’ambiente, della salute e della quiete pubblica.
Il gruppo consiliare “Uniti per crescere” invita il sindaco a riflettere sull’accaduto, magari recitando un mea culpa (il che ogni tanto non guasterebbe) e di attivarsi al fine di porre in essere tutte le più adeguate iniziative politiche per trovare una soluzione che tenga conto dei vari interessi in gioco, senza aspettare il giudizio del marzo 2014.
Il gruppo consiliare “Uniti per crescere”