Il convegno si aprirà con la presentazione del cortometraggio: “Messina e le sue colline: il valore della terra” realizzato da MEZZOSTUDIO.org.
Seguiranno gli interventi del Prof. Carmelo Riccardo FICHERA dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria sugli attuali sistemi di pianificazione territoriale in riferimento alle aree agricole e del Prof. Maurizio LANFRANCHI dell’Università di Messina sulle prospettive economiche offerte dalla ripresa delle attività agricole e delle coltivazioni tipiche poste in relazione alla domanda locale e globale e alla sempre maggiore richiesta della produzione di prodotti biologici.
L’Ing. Sergio DE COLA, Assessore alle politiche del territorio del Comune di Messina, riferirà in merito alle politiche dell’ Amministrazione comunale per la tutela e la rigenerazione del territorio messinese, soffermandosi in particolare sul “Piano di salvaguardia” che regolamenta in modo totalmente restrittivo l’ uso del suolo collinare per quanto riguarda l’ edificazione.
Sono previsti gli interventi programmati di
Fabio Massimo Pallucca, Commissario Superiore Comando Corpo Forestale,
Pietro Giovanni La Tona, dirigente scolastico degli Istituti Cuppari, Minutoli, Quasimodo,
Alessandro Mondello, Imprenditore agricolo,
Carmelo Ferrara, Presidente D.E.S. “ACAMES,
Paolo Costa, Presidente “SIQILLYA’H”
Messina, si è sviluppata sulla breve pianura alluvionale che si estende ai piedi delle colline che le fanno da corona e ne definiscono il profilo e si distende sullo Stretto di fronte alle città di Reggio Calabria e di Villa S. Giovanni anch’esse situate ai piedi delle propaggini dell’ Aspromonte. Lo Stretto rappresenta così il naturale collegamento tra due sponde morfologicamente simili in un contesto paesaggistico di particolare impatto estetico.
Il versante collinare messinese in origine era punteggiato esclusivamente dai borghi che traevano il loro benessere dall’ agricoltura, dalla coltivazione a vigneti, oliveti e agrumeti nonché dalla presenza di orti e dalla pastorizia. Questo impianto variegato di coltivazioni oltre a produrre un’ economia diffusa e diversificata (dal semplice prodotto agricolo al prodotto industriale) costituiva un elemento caratterizzante in termini di tradizioni e di identità culturale.
La progressiva aggressione edilizia sui versanti collinari, invasiva e non regolata da una strategica pianificazione urbanistica finalizzata alla salvaguardia dell’ esistente e attenta alle suggestioni del paesaggio, ha determinato un deterioramento del profilo paesaggistico ed una progressiva perdita di interesse nei confronti delle attività produttive. Ne è conseguita anche l’ inevitabile esposizione a eventi calamitosi legati al dissesto idrogeologico.
Questo convegno si propone di raccogliere i segni di un’ inversione di tendenza che oggi si possono osservare sia a livello istituzionale, sia a livello di singole iniziative dirette al recupero della originaria vocazione agricola del territorio, in un contesto culturale che appare sempre più sensibile alla conservazione e alla rivalorizzazione delle tradizioni, orientando le scelte in funzione di una pianificazione sostenibile e in linea con la difesa dei valori paesaggistici.
Il convegno si articola secondo il seguente programma:
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