Lunedì mattina, nella suggestiva location della Chiesa di Santa Maria dei Poveri, a San Marco d’Alunzio, è stato presentato il Progetto Pacis.
PSR Sicilia 2014-2020
Il progetto ha l’intento di promuovere e diffondere la “cultura” della valorizzazione del territorio, del mondo rurale e delle sue tradizioni in correlazione con il tema dell’invecchiamento attivo e della cooperazione tra le generazioni.
A presentare l’iniziativi che si svilupperà in 24 mesi di intensa attività un folto parterre, tra relatori e presenze in sala.
A fare gli onori di casa il sindaco di San Marco, Filippo Miracula che introducendo i lavori ha evidenziato come le giuste politiche di sviluppo rurale influenzano il benessere (coniugazione agricoltura – salute).
Ciò si traduce nella realizzazione di piani di organizzazione quotidiana anche attraverso l’azione del progetto Pacis – ha evidenziato Eristo Tripoli, che con Nino Ferro, sono tra i progettisti dell’iniziativa – che includano l’agricoltura sociale come quell’attività che impiega le risorse dell’agricoltura e della zootecnia, in presenza di piccoli gruppi per promuovere azioni terapeutiche, di riabilitazione, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione, di educazione, oltre a servizi utili per la vita quotidiana senza tralasciare programmi d’intervento diretti alla prevenzione attraverso la promozione di comportamenti e di stili di vita sani con campagne di educazione sanitaria ed alimentare.
Tali azioni – intervenendo ha spiegato Elisa Cerrito, dell’azienda “Il Melograno” – una dei partners più giovani del gruppo, fortemente motivata e convinta della validità del progetto, che rientra in Sicilia dopo un’esperienza fattiva e formativa in Lombardia – – otterrebbero nel lungo periodo un doppio beneficio perché allevierebbero tanto i compiti di cura del sistema di welfare Regione Siciliana.
Il progetto di cooperazione – PSR Sicilia 2014-2020 Sottomisura 16.9 16 – prevede diverse fasi per il suo completamento, nel 24 mesi di attività programmata che spaziano dallo studio e monitoraggio del territorio al rilevare e identificare i soggetti target da rendere parte attiva nel progetto e per questo si sta definendo un database di informazioni che descrivano scolarità, professione pregressa, interessi tesi a rilevare le esigenze di ognuno di loro, valutando poi le azioni e le attività da poter mettere in atto in comune accordo con i familiari e con la loro condizione psico-fisica attuale.
Il progetto – come ha detto anche Biagio Todaro, della cooperativa Villa Pacis che da anni opera nel mondo dell’assistenza – prevede momenti di incontri pubblici ed intergenerazionali, organizzazione di manifestazioni, interventi ed eventi ricreativi atti a consolidare e sviluppare l’interazione con il terzo settore, la tutela dell’ambiente e l’educazione all’alimentazione.
La presentazione del progetto è spettata a Valeria Mattia Todaro, nella qualità di soggetto capofila che ha parlato di come il progetto tenda a realizzare una “community hub” in grado di coinvolgere e integrare mondi apparentemente distanti: l’agricoltura e il sostegno delle persone fragili in modo da ritardare il più possibile la perdita della autosufficienza.
Dalla sala sono giunte le testimonianze dei responsabili della associazione Sorge il Sole Centro Autismo Navacita che da anni opera a Naso.
A rappresentare l’assessorato regionale all’agricoltura c’era il funzionario responsabile dell’area Tecnica PSR Sicilia 14\20 – Supporto Serv. 3° Dipartimento Reg.le Agricoltura, Maruzza Cupane che ha spiegato di quanto l’assessorato “sia in ascolto delle istanze che provengono dal territorio che rappresentano uno spaccato dei profondi cambiamenti della struttura economica e sociale avvenuti dopo la grave crisi del 2008 e che ha comportato l ‘insorgenza di nuove fragilità di carattere non solo materiale”.
Carmelo Rizzo, parlando a nome dell’assessore regionale, dopo aver portato i saluti di Giuseppe Dimino – il Dirigente Servizio 3, Multifunzionalità e Diversificazione in agricoltura – Leader / Diparti mento regionale dell’agricoltura, che per delle insorgenti problematiche non è stato potuto essere presente ai lavori -ha voluto osservare come l’ambito politici regionale di riferimento sia attento ad osservare e trovare soluzioni ai problemi che si incrociano e si sovrappongono a fenomeni sociali diffusi connessi all’invecchiamento della popolazione e alle modifiche dei nuclei familiari. Aggiungendo che queste attività si interconnetto con la tutela del territorio vero e proprio, evitando con un recupero dell’agricoltura, dei boschi, dei campi, i fenomeni di abbandono della terra.
Nino Ferro, altro “costruttore del progetto” ha spiegato che questa progettazione, che entra nella fase attuativa, vuol dare risposte dirette e certe a quella presenza crescente della popolazione fragile costituita da soggetti con handicap, minori in difficoltà, anziani con una una attenzione sempre più accorta nei loro confronti da parte delle istituzioni del territorio.
Ha condotto l’incontro il giornalista Massimo Scaffidi
Fanno parte del progetto le aziende agricole di Valeria Todaro, di Lazzara Gianfranco, di Mastrandrea Francesco e il “Melograno” di Elisa Cerrito. ed ancora “il Fughetto, l’associazione “Ramarro”, Villa Pacis coop. soc. onlus; Villa Pacis San Francesco srl.
Il progetto “Pacis” interesserà con azioni diversificate i territori dei comuni di Castell’Umberto, Capo d’Orlando, Raccuja, Reitano, Alcara Li Fusi, Sant’Agata Militello, Longi, Sinagra, Caronia, Acquedolci e San Fratello.