COPPOLINO (PDL) – Mozione su elettrodotto Sorgente-Rizziconi
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COPPOLINO (PDL) – Mozione su elettrodotto Sorgente-Rizziconi

salvatore_coppolinoElettrodotto Sorgente-Rizziconi: il consigliere Salvatore Coppolino (PDL) propone la discussione in consiglio provinciale della mozione contraria alla realizzazione della condotta tra  Sicilia e Calabria.
“Il sottoscritto consigliere provinciale Salvatore Coppolino, primo firmatario della mozione in oggetto, presentata il 9 dicembre 2008, chiede che la prossima stabilisca di discutere tale mozione nella prima seduta utile del Consiglio provinciale”.
Si trasmette la mozione in oggetto:
“I sottoscritti consiglieri provinciali impegnano il presidente della Provincia regionale di Messina per quanto di seguito esposto:
Osservazioni e Rilievi alla Valutazione di Impatto Ambientale
Premesso che: in un passato recente, si sono succeduti incontri ed accordi che hanno indotto la Soc. Terna S.p.A. a presumere la piena condivisione da parte degli Enti Locali, al progetto del Nuovo Elettrodotto da 380 kV Sorgente – Rizziconi che per buona parte interessa il territorio sottoposto a decreto di “Rischio ad alta crisi ambientale”, orbene, avendo esaminato il V.I.A. e la sua integrazione, appare il quadro prettamente non armonizzato dell’opera alla realtà dei luoghi.
Del resto la Soc. Terna S.p.A., mira ad una realizzazione contenendo la spesa e, come prevedibile, descrive l’opera rispettosa di ogni prescrizione normativa e non solo; precisa che il progetto contiene anche le indicazioni raccolte nella fase della “ingegneria del consenso”.
La delusione sta che nella fase progettuale, ove emergono tutti gli aspetti conflittuali dell’opera con le varie realtà territoriali ed, inoltre, nessun accenno alle forme di garanzia che l’operatore dovrebbe fornire.
Vi sono palesi contraddizioni ed imprecisioni come di seguito:
1-      Non risponde al vero, quanto affermato dall’Operatore Terna nel documento “Sintesi non Tecnica”  Rev 03, a pag. 9 di 110, “Una volta quindi condivisa la soluzione localizzativa, i Comuni di …. Condrò, Pace del Mela, Roccavaldina, Rometta, San Filippo del Mela, San Pier Niceto, Saponara, Spadafora, Torregrotta, Venetico, Valdina e Villafranca Tirrena  per la Provincia di Messina hanno espresso parere di massima favorevole all’ipotesi progettuale mediante deliberazione dei rispettivi Consigli comunali “.
I rispettivi Comuni hanno espresso “un’adesione di massima all’ipotesi progettuale” sulla scorta della proposta in ambito istituzionale e nel rispetto della importanza della iniziativa al fine di garantire un’efficiente servizio di fornitura di energia elettrica, senza per questo compromettere l’assetto del proprio territorio, la salvaguardia del proprio patrimonio storico culturale e la limitazione del possibile sviluppo socio economico.
L’ipotesi di massima progettuale doveva poi essere successivamente perfezionata tenendo conto anche di ulteriori possibilità di adeguamenti del tracciato, in modo da evitare aspetti conflittuali con le possibili previsioni di sviluppo, nonché con le caratteristiche geomorfologiche e del patrimonio storico culturale dei territori interessati.
I1 fatto che sia avvenuta un adesione di massima, va inteso come atto di responsabilità amministrativa al fine di garantire un servizio di rilevanza regionale e nazionale, ma allo stesso tempo occorre considerare le varie specificità anch’esse rilevanti ed utili a costituire un sistema integrato e funzionale, dalla Soc. Terna solamente citato, ma non rispettato.
Va altresì considerato che, alcuni Comuni hanno impegnato i propri Consigli comunali a dibattere e porre a delibera la proposta Terna, senza ottenere l’assenso, altri invece hanno aderito senza impegnare i propri Consigli comunali, quindi la Terna, nel suo specifico interesse, pone in evidenza in modo errato, le condizioni della medesima adesione, facendo in tal modo apparire la stridente contraddizione, fra quanto è di fatto avvenuto e quanto dalla Terna affermato nell’iter procedurale.
2 – La Terna nel suo documento di SNT, che fra I’altro esalta esclusivamente le caratteristiche della sua proposta, espone le cose in modo deviante, trascurando gli aspetti più specifici e rilevanti ai fini della miglior integrazione della ipotesi progettuale con le caratteristiche dei territori.
Occorre ancora precisare che la Terna ha una buona organizzazione tecnica adatta anche a valutare tali aspetti invece di trascurarli e tale negligenza genera un grave danno ambientale e sociale.
L’ingegneria del consenso, posto in essere dalla Terna, si basa solo su valutazioni tecniche redigendo una voluminosa documentazione e molti elaborati che rendono farraginose le specifiche utili sintesi, laddove necessario, ai fini delle successive valutazioni e verifiche e presentando carenze su aspetti più significativi ad esempio:
– specifiche Skyline avrebbero posta in evidenza le condizioni di impatto tra piloni e territorio;
– l’impatto acustico in luoghi campestri incide e modifica l’assetto naturale incidendo in particolar modo sulla fauna, mentre nei luoghi in prossimità al sistema urbanizzato non pu6 essere valutato in modo differenziale non sussistendo condizioni di traffico urbano e altre attività di significativa emissione sonora.
3 – II corridoio degli elettrodotti incide significativamente su aspetti del paesaggio con valenze storico culturale ed ambientali, di grande importanza strategica, di cui occorre tener conto ed inoltre dissesta alcune colture ed attività agricole .
Sempre a pag. 9 di 110, la Terna scrive “Nel corso degli incontri e dei sopralluoghi svolti con Provincia ed Enti Locali, sono emersi da parte dei Comuni indicazioni che hanno richiesto la parziale modifica della proposta precedentemente avanzata da Terna consentendo a successivi affinamenti e la piena condivisione degli Enti”;
Anche questa affermazione risulta essere errata e fin troppo generica, occorre precisare che Terna si era impegnata a strutturare il progetto in modo tale che fosse garantita la compatibilità tecnica ed ambientale senza generare alcun conflitto con le preesistenze, quindi la affermazione di piena adesione risulta errata ed in contrasto con la adesione di massima come la stessa Terna afferma nel medesimo documento e pagina e poi non si appropria alle condizioni di cui si discute né tanto meno al livello di analisi della proposta che del progetto.
4 – Il lavoro progettuale esposto si è basato sulle grandi Carte, si rende pertanto necessario una più adeguata rappresentazione idonea ad una più precisa verifica, ad esempio nel caso di Roccavaldina viene compromesso un territorio di circa 25 ha, con evidente dissesto di colture e di attività agricole, che ovviamente non si risolvono con gli indennizzi della servitù o dell’esproprio-
5 – Vi è poi la grave preoccupazione sull’inquinamento elettromagnetico di bassa frequenza che può incidere in modo significativo sulle biodiversità, la sola analisi tecnica che la Terna produce non rassicura nessuno, a tal punto occorre far ricorse alla precauzione; a tal proposito nel Comune di Pace del Mela attraverserà un lungo tratto in prossimità di un nuovo agglomerato di insediamenti abitativi. Sempre nello stesso Comune non si è tenuto in alcuna considerazione che attraverserà un sito SIN(Sito Interesse Nazionale), già delimitato dalla Regione.
6 – La V.A.S. concepita come strumento di concertazione, con gli Enti Locali, ai fini della localizzazione, deve coinvolgere tutti gli attori e Terna avrebbe dovuto impegnarsi a trovare tutte le migliori soluzioni di compatibilità ambientale individuando corridoi infrastrutturali idonei e condivisi, tale fase noi non l’abbiamo vista, forse ci è sfuggita??
7 –  Il V.I.A. elaborato da TERNA, dimostra solo la fattibilità tecnica, non vi è alcuna caratterizzazione sulle varie forme di impatto, che secondo nostra valutazione sono parecchie, ad esempio sulle colture in atto, sulle attività agricole pregiate, sul disordine ambientale in quanto modifica la Skyline tra territorio e paesaggio etc. etc.
8 – – Sulle varie forme di inquinamento, la Soc. Terna risolve la questione solo in via teorica mediante analisi tecnica, cosa del tutto insufficiente. Si ricorda altresì che, un semplice cittadino nel realizzare un suo progetto, viene chiamato a fornire garanzie di adempimento escutibili a prima chiamata, alla Terna ciò non viene chiesto, non si capisce da cosa scaturisca tanta comprensione.
Per tutto quanto sopra espresso osservato e rilevato, si ritiene opportuno e necessario :
1-                  Rimuovere tutti gli aspetti conflittuali ed incompatibili nei territori interessati sulla base del criterio che avrebbe dovuto essere posto in essere sin dall’inizio dalla stessa Terna e, cioè, la salvaguardia e la Tutela del patrimonio storico, culturale e paesaggistico dei vari Comuni interessati, senza far prevalere il solo aspetto tecnico e meglio rappresentare e tutelare nello sviluppo del progetto tutti gli interessi che vengono coinvolti nel processo;
2-                  Salvaguardare tutti gli aspetti di natura ambientale e fornire tutte le forme idonee e congrue garanzie reali di adempimento, ai fini della tutela e salvaguardia da parte dell’Operatore a favore dei vari Enti Locali interessati e/o coinvolti;
3-                  Di predisporre idonei indennizzi laddove vengono dissestati attività agricole e colture in alto, tale procedura deve essere preventivamente valutata e condivisa;
4-                  Di porre in essere una più utile concertazione a tutela della salvaguardia di tutti gli interessi  coinvolti, nulla escluso, al fine di garantire una piena condivisione delle scelte operate.
5-                  Di impostare il corridoio infrastrutturale ad almeno a 500 metri verso monte, dal perimetro urbano dei comuni interessati;
6-                  Di eliminare tutti gli elettrodotti esistenti e non solo una parte, di spostare anche l’esistente attivo elettrodotto a 380 kv dalle abitazioni di Pace del Mela e di rappresentare graficamente in maniera più chiara ed intellegibile tale situazione.
7-                  Di impegnarsi a finanziare, la realizzazione di un laboratorio per la diagnosi delle malattie degenerative-
Pertanto, si impegna il presidente della Provincia regionale di Messina, affinchè intervenga presso gli organi competenti per impedire questo scempio della alle del Mela e quindi fare il possibile per ottenere:
a.                  Revisione della V.I.A. del “NUOVO ELETTRODOTTO A 380 kV SORGENTE-RIZZICONI ”- dopo aver meglio specializzato le caratteristiche del percorso ed acquisito il pieno consenso secondo le procedure che la norma o legge prescrive nell’ambito della più ampia partecipazione e condivisione tenendo conto di tutte le osservazioni ed i rilievi sopra esposti;
b.                  Ad integrare la V.I.A., anche sulle forme di garanzie e tutela”.

Il consigliere provinciale PDL
Salvatore Coppolino

11 Agosto 2010

Autore:

admin


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