La Fondazione socialista antimafia “Carmelo Battaglia” esprime alla famiglia Borsellino sincero cordoglio per la scomparsa di Agnese Piraino Leto, vedova del magistrato ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992, in via D’Amelio a Palermo. Secondo il presidente della Fondazione, Antonio Matasso, «Agnese Borsellino in questi anni ha sopportato con estrema dignità e con intenso coraggio il peso del dolore per la morte del marito Paolo. Un atteggiamento che la accomuna ad Angela Battaglia ed a tante altre donne che, come lei, hanno portato avanti le battaglie dei loro cari, dimostrando che la mafia non è riuscita ad annientare il simbolo ideale rappresentato da Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Carmelo Battaglia, Salvatore Carnevale, Placido Rizzotto e tanti altri eroi».
AGNESE BORSELLINO: UNA GRANDE DONNA, UNA GRAVE PERDITA PER LA SICILIA
“E’ morta Agnese. E’ andata a raggiungere Paolo. Adesso saprà la verità sulla sua morte”, ha scritto Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo e cognato di Agnese Piraino, moglie del magistrato ucciso dalla mafia, morta a 72 anni per una malattia
Agnese Piraino Leto, vedova del giudice Paolo Borsellino, trucidato dalla mafia nel 1992, ci ha lasciati all’età di 72 anni. La signora Borsellino era malata da tempo: aveva sposato il giudice Paolo il 23 dicembre 1968. Dal loro matrimonio sono nati i tre figli.
Nel documento della Federzaione del MIS si legge “il senso del più profondo cordoglio ai figli Lucia, assessore alla Salute della Regione Siciliana; Manfredi, dirigente del commissariato di Polizia di Cefalù, e Fiammetta, alla cognata Rita, parlamentare europea e al cognato Salvatore, sorella e fratello del giudice Paolo Borsellino”.
“La signora Agnese ha rappresentato per noi un fulgido esempio che non dimenticheremo. Ha saputo affrontare con grande umanità e compostezza il dramma che la vita le ha riservato, riuscendo a far diventare risorsa il suo dolore, indicando al mondo giovanile, della scuola e ai siciliani di buona volontà la via del coraggio e della legalità. Donna ammirevole e coerente, non ha mai smesso di battersi per una Sicilia più giusta, libera e migliore, nella quale verità e giustizia siano la strada maestra attraverso cui liberare le istituzioni da storture e condotte non consone, capaci di generare corruzione, sviandole dai loro vincoli originari”, afferma il prof. Salvo Musumeci, presidente del MIS.
“Il Movimento per l’Indipendenza della Sicilia è vicina ai familiari della signora Agnese e alla loro aspirazione al compimento della verità, ancora purtroppo lontana dalla sua affermazione nella tragica vicenda che ha reso eroe il giudice Paolo e criminale quella parte della società e della politica che non si rassegnano alla prospettiva degli uomini giusti e indisponibili alla corruzione e alle magagne del potere”, ha detto l’addetto stampa del MIS, Mimmo Mòllica.
Con la scomparsa di Agnese Borsellino se ne va una grande donna, che ha affrontato il dramma dell’assassinio del marito con un coraggio e una discrezione ammirabili. Una donna che non ha mai smesso di chiedere verità e giustizia dentro e fuori le istituzioni, sapendo bene che c’è una parte dello Stato collusiva che ha trattato con la mafia e che ancora oggi continua a negare verità ormai eclatanti.
Un abbraccio a Lucia, Manfredi, Fiammetta e a tutti i suoi cari.