CORDOGLIO & RISPETTO – Sinagra omaggia la figura del vicebrigadiere Mario. L’iniziativa parte dal sindacalista di base Enzo Caputo
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CORDOGLIO & RISPETTO – Sinagra omaggia la figura del vicebrigadiere Mario. L’iniziativa parte dal sindacalista di base Enzo Caputo

Ieri la cerimonia davanti al monumento ai Caduti del centro nebroideo. Presenti rappresentanti della Cgil zonale , dell’amministrazione comunale, diversi cittadini, rappresentanti la società civile, la componente dell’Arma diretta localmente dal maresciallo Roberto Ruzzi.

 

Così mentre il comando generale dell’Arma dei Carabinieri comunica la possibilità, per chiunque lo desideri, di effettuare una donazione sul fondo di assistenza in favore della famiglia e della moglie di vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ieri a Siangra si è avvertito di creare un momento di vicinanza all’Arma, di solidarietà alla famiglia del graduato ucciso a Roma, e di cordogolio.

Un momento istituzionale, dice il sindacalista Enzo Caputo, che ha promosso l’iniziatica, che deve vederci tutti partecipi e vicini, senza distinzioni di fede politica o ceto sociale. Perchè noi Italiani siamo uniti lo Stato..

E Enzo Caputo, soddisfatto che all’iniziativa abbiamo partecipato l’amministrazione comunale, rappresentata dal vice-sindaco Carmelo Rizzo, ed ancora il comandante della polizia municipale Roberto Radici, Pippo Spanò della segreteria nebroidea della Cgil e diversi componenti della società civile locale, e tra questi anche il professor Domenico Orifici, ha evidenziato la scelta di un luogo simbolo, non solo per Sinagra, rappresentato dal monumento ai Caduti.

Poi ha aggiunto: “Abbiamo sentito il bisogno di questo gesto perchè, senza se e senza ma, bisogna condannare il criminale gesto, sostenere le istituzioni di questo Stato di cui l’Arma è un elemento fondante., essere vicini alla famiglia del militare vittima di un gesto criminale mentre era in servizio”.

E conclude: “Se mettiamo in dubbio i valori democratici dello Stato Repubblicano non ci sarà alcun futuro per noi che crediamo proprio nello Stato e che abbiamo lottato per questo” .

Il sindacalista sinagrese, un passato da militante comunista, puntualizza, che episodi collaterarli non debbono fuorviare lo sguardo dalla vicenda, la giustizia faccia in questo senso il suo corso. Una vicenda che rimane un atto gravissimo, e quindi esprime “solidarietà la Ministro degli Interni, cosa diversa dal suo essere anche segretario di un partito, in quanto con la sua carica di Ministro degli Interni  rappresenta lo Stato nella sua essenza più insita. Mettere questo in discussione – conclude Caputo – vuol dire perdere la dignità di stato sovrano e quindi mostrasi deboli sotto il profilo istituzionale, economico e politico sia in Europa che nello scacchiere internazionale.”.

Presenti al momento della deposizione del mazzo di fiori tutta la componente militare della caserma sinagrese agli ordini del maresciallo Ruzzi.

 

 

1 Agosto 2019

Autore:

redazione


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