Costi politica – Finita l’era dei buoni pasti agli Onorevoli
Dal Palazzo

Costi politica – Finita l’era dei buoni pasti agli Onorevoli

In Sicilia niente più buono pasto (9 euro) per i deputati e gli ex parlamentari dell’Assemblea regionale che dunque pagheranno di tasca propria per pranzare alla buvette e abolizione dell’indennita’ di aggiornamento culturale, assegno finora corrisposto agli ex componenti dell’Ars che non percepiscono il vitalizio.

E’ quanto ha stabilito il Collegio dei questori dell’Ars.

Il collegio ha proposto inoltre il raddoppio della quota mensile che ogni singolo deputato versa al fondo di solidarietà costituito per coprire la polizza assicurativa e sanitaria degli onorevoli.

I giovani di «Forchette Rotte» distribuiscono inviti-provocazione alla buvette

Un pasto a 9 euro. Non è l’offerta o la promozione di un ristorante. Ma è il prezzo pagato mediamente dai parlamentari dell’Ars, quando scelgono di pranzare alla buvette.

In tempi di denunce sugli sprechi, non ultime le cifre stracciate sui costi dei pasti pagati di tasca propria da senatori e deputati, adesso saltano fuori i costi dei pranzi dei Parlamentari dell’Ars.

Con appena 9 euro il pranzo è servito. Completo di primo, secondo, frutta e dolce e ottimo vino ed oli di qualità.

A denunciarlo per prima sono stati i giovani del movimento «Forchette Rotte» che in un tam tam attraverso i network hanno pubblicato il menù tipo del parlamentare.

«Tanto rumore per nulla. Il costo del pranzo dei senatori rispetto a quello dei deputati siciliani fa ridere – scrivono i giovani del Movimento – In Sicilia gli onorevoli per molto meno si leccano i baffi. Con 9 euro mangiano un antipasto alla siciliana, spaghetti con le vongole, frittura di triglie, contorno, frutta e caffè. Meno di una pizza e una bibita che i ragazzi siciliani pagano in un qualsiasi locale dell’isola».

«Il 21 settembre – scrivono in un post pubblicato su Facebook e Twitter – quando l’Assemblea regionale siciliana riaprirà le porte, tutti potranno mangiare alla buvette dell’Ars con soli 9 euro. Basterà esibire il nostro buono pasto che distribuiremo in questi giorni davanti a tutti i supermercati siciliani».

Un invito a pranzo ironico, una provocazione, per protestare contro i privilegi della politica.

E per quella data è previsto un sit-in davanti alla sede del Parlamento regionale, a Palermo.

Ora il taglio a questo scempio c’è.

 antipasto all’italiana (1,21 euro);

spaghetti alle vongole (1,85 euro);

una frittura di triglie (2,78 euro);

un contorno (0,93 centesimi);

una macedonia (1,13 euro):

un caffè (0,36 centesimi).

29 Agosto 2011

Autore:

admin


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