Il consigliere provinciale e capogruppo UDC–Centro con D’Alia, Matteo Francilia, stamane ha inviato una nota urgente al presidente della Provincia, on. Nanni Ricevuto; al dirigente provinciale della protezione Civile, Giuseppe Celi ed al presidente dell’Ordine degli ingegneri, Santi Trovato, in merito alla necessità di predisporre un sopralluogo sui torrenti messinesi a rischio esondazione con i diversi soggetti che negli scorsi giorni hanno firmato un protocollo di intesa per occuparsi delle criticità ambientali della provincia di Messina.
Francilia, che già da tempo si occupa dell’annosa questione, mette in evidenza, infatti, che il 31 marzo scorso è stato firmato un protocollo d’intesa tra il presidente della Provincia regionale, on. Nanni Ricevuto ed il presidente dell’Ordine degli ingegneri, Santi Trovato, con il quale sono stati presi degli impegni per la formazione di 10 squadre di tecnici specializzati, ciascuna formata da 4 professionisti, di cui uno dev’essere un ingegnere di acclarata esperienza nell’ambito dell’ingegneria idraulica e/o ambientale, che avranno il compito di redigere una mappa delle situazioni di criticità ambientali sul territorio provinciale messinese. Inoltre, gli stessi ingegneri avrebbero il compito di effettuare sopralluoghi nei torrenti maggiormente a rischio idrogeologico per poter poi redigere dei progetti da mettere a disposizione dell’Ente pubblico, il tutto sembrerebbe essere offerto a titolo gratuito, come fatto notare dallo stesso ingegnere Santi Trovato. «Tra l’altro, a seguito delle ultime alluvioni che hanno colpito il territorio messinese, la Provincia regionale di Messina» – dichiara Matteo Francilia – «nell’ultima richiesta dello stato di calamità ha chiesto a Stato e Regione anche risorse finanziarie per la progettazione, in modo da varare un piano d’ambito provinciale, aggiornato agli eventi del 1° marzo, delle opere da seguire per risolvere le più urgenti criticità ambientali. I torrenti della zona jonica messinese (Savoca, Pagliara, Nisi, Agrò, Itala) sono tutti a rischio esondazione ed in molti casi» – sottolinea Francilia – «come l’alveo del torrente Savoca, tra Furci e Santa Teresa, sia ormai nettamente superiore al centro abitato. Per salvaguardare l’incolumità dei cittadini e delle attività commerciali ed imprenditoriali della zona è necessario» – conclude il capogruppo dell’UDC, Matteo Francilia – «procedere ad una mirata progettazione dei lavori più urgenti da eseguire per liberare i torrenti dai detriti che impediscono il loro naturale percorso provocando continui danni e disagi agli abitanti del posto considerato anche che gran parte del materiale di risulta, opportunamente analizzato dagli Enti competenti (ARPA), potrebbe essere riutilizzato per il ripascimento delle coste».
Il capogruppo UDC–Centro con D’Alia
Matteo Francilia