Rosario Crocetta centra un centro di gravità permanente e propone a Franco Battiato di fare l’assessore alla cultura della regione siciliana.
Battiato si è preso qualche giorno di tempo per decidere, d’altra parte, lo stesso cantautore aveva già espresso pubblicamente la propria preferenza per Saro, il gelese. La riserva sarà sciolta nelle prossime ore e allora sapremo se Crocetta sarà riuscito nel suo intento.
L’altro nome che circola in queste ore è quello di Alfredo Galasso, avvocato, ex deputato nazionale della Rete di Orlando.
Una giunta pirotecnica
“Farò una giunta pirotecnica, non lottizzata dai partiti. Non state quindi ad ascoltare i nomi che circolano nei partiti, io vi sorprenderò con un esecutivo di altissimo profilo e mercoledì annuncerò tagli alla spesa clamorosi, a partire dalla chiusura di diverse aziende partecipate e dalla revoca delle consulenze”. Rosario Crocetta, prima di prendere l’aereo per Lampedusa, dove “farà una vacanza di solidarietà”, lancia un messaggio chiaro agli alleati: la giunta la farà lui.
Da subito d’altronde si è messo al lavoro in proprio e già punta dritto su quattro nomi: il cantautore Franco Battiato, al quale affiderebbe i Beni culturali, il professore Alfredo Galasso e la moglie del procuratore Antimafia Piero Grasso, Mariella Fedele, oltre alla già annunciata Lucia Borsellino per la Sanità.
Per i nomi di politici si attendono altri incontri da lunedì, anche se l’intenzione di Crocetta è quella di fare un colpo di teatro: presentarsi mercoledì a Palazzo d’Orleans per il suo insediamento con la squadra già formata. Ma questo, al momento, sembra un obiettivo difficile.
Ieri per lui è stata comunque una giornata di lavoro.
Ha pranzato con Galasso e il senatore Beppe Lumia, e avrebbe ottenuto un primo via libera da parte del professore dell’Università di Palermo, avvocato di parte civile al maxiprocesso a Cosa nostra e tra i leader della Rete negli anni Novanta.
Da tempo il neo governatore corteggia Battiato: il cantante avrebbe dato il suo assenso ad un ruolo come assessore ai Beni culturali con una missione speciale, quella di curare i grandi eventi.
Per la parte amministrativa, sarebbe affiancato però da un uomo quanto meno più avvezzo alle pastoie burocratiche di dipartimento, sovrintendenze e musei. Per questo ruolo, un nome che circola con insistenza è quello di Manlio Mele.
All’Istruzione, Crocetta vedrebbe bene la moglie del procuratore nazionale Antimafia, Grasso: Mariella Fedele, insegnante con un incarico al ministero dell’Istruzione. La docente è stata già contattata, e non avrebbe detto no all’offerta.
Una poltrona calda è quella dell’Economia: in molti, nel Pd, consigliano a Crocetta di scegliere una figura esterna di alto profilo, che possa dialogare con il governo Monti. Un nome sul suo taccuino però ancora non c’è.
Gli altri assessori da indicare nella sua squadra di governo dovranno essere invece contrattati un minimo con i partiti.
E qui viene il difficile. In area Pd, in pole per un incarico c’è la segretaria della Cgil siciliana, Mariella Maggio, che farebbe così da contrappeso a Luigi Cocilovo, che entrerebbe invece in giunta per l’area cislina. Alla finestra sta poi Antonello Cracolici: l’ex capogruppo, dopo l’ottimo risultato elettorale ed essendo stato tra i primi a lanciare la corsa di Crocetta, chiede visibilità. E se non sarà indicato assessore, potrebbe andare alla presidenza dell’Ars.
Ma potrebbe, a sorpresa, venire fuore un tecnico nebroideo, sempre area Pd.
Ma per Crocetta devono quadrare i conti anche con l’altro alleato, l’Udc. Gli ex democristiani guidati da Gianpiero D’Alia, vorrebbero indicare in giunta solo politici, almeno due, e ambiscono anche alla presidenza di Palazzo dei Normanni: per il partito, i nomi sul piatto sono quindi quelli di Lino Leanza e Giovanni Ardizzone. Crocetta, però, vorrebbe limitare al massimo gli assessori già deputati.
Non caso Nello Dipasquale, l’ex sindaco di Ragusa passato alla corte del governatore, potrebbe non entrare nella squadra. In caso contrario, avrebbe però certamente la delega all’Agricoltura. I giochi comunque non sono ancora fatti.
Crocetta, che ieri ha avuto conferma del suo insediamento previsto per mercoledì prossimo, si è preso un fine settimana di riposo ed è volato a Lampedusa: “Farò una vacanza di solidarietà di due giorni dopo la lunga campagna elettorale – dice il presidente della Regione – e vorrei prendere qualche giorno di riposo.
Ho pensato di trascorrerli su un’isola che, nel corso di questi anni, è stata abbandonata dalla politica nazionale.
Il mio soggiorno è un modo concreto di testimoniare la solidarietà del presidente della Regione nei confronti di una comunità che spesso si è trovata a fronteggiare, da sola, emergenze in prima linea. Incontrerò il sindaco, la giunta comunale e tutta la cittadinanza”.
Sul web tante battute, quella di Totò Testa – area IDV – certamente la più politica, con sottofondo musicale “ricerca del centro di gravità permanente o continuità dell’era del cinghiale bianco?”
liberamente da www.ragusanew.it