“Cura ut Valeas”, cioè “fa in modo di stare bene”.
Questo è il titolo della mostra a cura di Lorenzo Cassarà, presente all’inaugurazione insieme al sindaco Enzo Sindoni, all’assessore al Turismo Rosario Milone e al responsabile della Cultura, per conto del Comune, il maestro Giacomo Miracola.
Lorenzo Cassarà, espone i migliori scatti de “l’abbraccio allo Scoglio”, realizzati il 14 agosto scorso, e che vide protagonisti centinaia di bagnanti.
Cassarà, da un elicottero, ha immortalato con la sua macchina fotografica quei momenti di aggregazione umana, continuan do un “percoso” artistico che l’ha già visto “scattare” a Messina e Brolo e che vuol fare ancora altri importanti “passi”.
“Il progetto fotografico ha una indubbia valenza artistica – ha affermato il responsabile della Cultura Giacomo Miracola – questo esalta la capacità professionale dell’autore, senza venire meno al rigore della ricerca e alla singolarità di una impronta stilistica personale.
Le quattro fotografie di grande formato selezionate per la mostra sono il risultato ultimo della ricerca individuale dell’artista fra oltre i duecento scatti che sono serviti da preparazione per la realizzazione del suo progetto.
La fotografia si presenta qui come una immagine alterata della realtà e non solo come conseguenza naturale della perfomance estiva che si è tenuta in agosto nelle acque antistanti il lungomare di Capo d’Orlando.
L’artista utilizza il medium della fotografia digitale come fosse colore da stendere sopra cose e persone per lui devianti da quell’ideale estetico che anela a raggiungere, ed entra in dialogo con la creatività manipolando in modo definitivo i personaggi e l’ambiente marino circostante.
Le inquadrature aeree- prosegue Miracola-, sotto i riflessi di luce del mare di agosto, con rigorose variazioni tonali, rendono un’immagine seriale in cui lo scatto di partenza mostra la modifica progressiva, ripetuta e poi alterata per mostrare il lento processo mutante dei suoi piccoli soggetti umani; e provocano in maniera enigmatica una sensazione irreale quasi di spaesamento mantenendo in ogni caso una forte suggestione nelle atmosfere che riesce a creare.
In questo modo la fotografia di Cassarà si fa forte di una interpretazione del tutto originale della società contemporanea – conclude Miracola – mettendo alla prova l’identità sociale di una comunità aggregandola in uno spazio non abituale ma ideale, attraverso il quale noi possiamo ancora emozionarci”.