Qualche suggerimento sul codice fiscale
Il codice fiscale è una stringa alfanumerica composta da 16 cifre, istituita con DPR n. 605 del 29 settembre 1973. Il suo scopo è quello di identificare in maniera univoca ogni cittadino italiano o persona straniera con domicilio in Italia.
Le finalità che ne hanno dettato l’istituzione riguardano prevalentemente l’identificazione di tutti i soggetti residenti in Italia, ai fini fiscali e amministrativi, per il pagamento delle tasse, richieste e procedure burocratiche di qualunque sorta.
Può succedere, a questo proposito, che due soggetti diversi abbiano il medesimo codice fiscale?
Per comprendere a fondo la risposta è necessario effettuare un rapido excursus su come si compone questo codice e come viene calcolato.
Le 16 cifre che danno vita al codice fiscale, infatti, seguono una logica di calcolo precisa e razionale che si basa esclusivamente sui dati personali di ogni individuo.
In particolare, le informazioni prese in considerazione corrispondono a cognome e nome del soggetto, data e luogo di nascita e codice di controllo estrapolato sempre da queste informazioni.
Messa così, risulta già abbastanza difficile che due o più persone possano nominarsi allo stesso modo ed essere nate lo stesso giorno e nello stesso comune.
Alla luce di questo, dunque, non possono mai esistere due codici fiscali identici.
Sei curioso di conoscere in che modo è stato ricavato il tuo codice fiscale?
Se hai davanti la tua tessera sanitaria ma non hai proprio idea di come sia saltato fuori il tuo codice, allora puoi procedere in due modi per scoprirlo.
Il più semplice è affidarti a una piattaforma online in grado di effettuare automaticamente il calcolo del codice fiscale a partire dalle informazioni personali che inserisci, una tra tutte CodiceFiscale.com.
In questo modo ti basta recarti sul sito del programma, inserire nelle apposite sezioni le informazioni richieste e lanciare il calcolo. Sulla base di questo potrai visualizzare in tempo reale il tuo codice fiscale o della persona che ti interessa.
La seconda procedura è più complessa e richiede più tempo, poiché va effettuata “a mano”.
Per ricavare il codice, infatti, devi considerare le prime tre consonanti del cognome e del nome, che fanno riferimento alle prime sei cifre del codice. Qualora le consonanti non fossero sufficienti allora si prende in considerazione anche la vocale successiva alle prime consonanti. Segue poi l’anno di nascita, il numero corrispondente al mese e il giorno. Solo per le donne si somma 40 al giorno di nascita.
Le ultime cifre sono quelle più ostiche, poiché fanno riferimento, rispettivamente al codice del comune di nascita e alla cifra di controllo. La lettera e i tre numeri che seguono al giorno di nascita sono, infatti, relative al Comune di nascita e si possono visualizzare sul sito o richieste all’Anagrafe comunale, l’ultima cifra si calcola sommando ed effettuando calcoli specifici sui dati precedenti.
In questo senso, dunque, può essere più semplice affidarsi a un software o una piattaforma di calcolo, accessibili in qualsiasi momento e gratuitamente da qualunque dispositivo digitale connesso a Internet.
