Consiglio comunale accesso sulle interrogazione presentate al sindaco Vincenza Maccora, dalla vice presidente del consiglio Daniela Spano. In particolare lei aveva chiesto lumi sui soldi incassati dal Comune, tramite la vendita di biglietti, in occasione di alcune manifestazioni che si erano svolte fino al 2015. Operazioni mai ammesse dal Comune. Alla fine, la vice presidente, su richiesta del Presidente del Consiglio, Michele Pintabona, in forza del nuovo regolaento, è stata fatta sedere nei banchi dei consiglieri, cosa inusuale, ed a tanti è apparso come uno “smacco istituzionale”, il suo posto è stato “occupato”, si fa per dire, dal sindaco.
Ma tornando alla gestione del ticket incassati.
La Spanò afferma che dopo la sua interrogazione al sindaco dal comune ha ricevuto, testualmente, questa risposta: “L’Amministrazione Comunale e questo Ufficio non hanno mai emesso biglietti per manifestazioni, conseguentemente, nessuna somma è stata dagli stessi mai incassata a qualunque e qualsiasi titolo”.
Le cose però per la Spano, sembrano essere andate diversamente in quanto alcune riprese video proverebbero altro.
Infatti sostiene la Spanò, che non c’è nulla di male nella gestione di una sagra pretendere un ticket per le degustazioni.
Ma bisogna rispettare le regole e sopratutto ammettere quanto si è fatto.
Poi, riconoscendo il lavoro indispensabile e proficuo delle associazioni sinagresi, per lei è contestabile il criterio scelto dal sindaco e dalla giunta comunale, nel dare i contributi che, non sembrano essere uguale per tutti.
Quindi si chiede quale era il ruolo dei giovani che al tempo prestavano servizio civile per il Comune.
“Forse il sindaco ed il dirigente non considerano “dipendenti” del Comune i ragazzi del servizio civile?”
E a questo punto lei stessa si è chiesta ” Chi li ha autorizzati a riscuotere?”
Durante i lavori consiliari è stata pure discussa la nota riguardante la pubblicità sul sito web del Municipio che, secondo l’esponente consiliare, non sarebbe stata fatta in linea con i regolamenti di settore.
La Spanò infine ha chiesto al Segretario comunale la trasmissione di quanto attiene alle interrogazioni alle autorità competenti e ha inviato una lettera aperta ai cittadini sinagresi.
Intanto la cronaca della seduta rammenta che qualcosa “ si è mosso” nell’aula consiliare.
Infatti il presidente del Consiglio Comunale, Michele Pintabona, ha invitato la Spanò di ceder il suo posto da vice-presidente indicandogli il posto tra i banchi dei consiglieri, cosa inusuale nella prassi, ma certamente da tanti inteso con un poco velato “smacco istituzionale” nei confronti della stessa Spanò.
Il suo posto è stato “occupato”, si fa per dire, dal sindaco.
Enzo Caputo
DAL TESTO DELLA LETTERA APERTA DELLA SPANO’
Il bisogno di questa comunicazione nasce nell’ultimo consiglio comunale nel quale si è parlato, su mia espressa interrogazione al sindaco, su modi e criteri di spendere i soldi pubblici per realizzare manifestazioni del Comune ed, in particolare, del ricavato della vendita dei biglietti.
E’ saltato all’occhio l’utilizzo “atipico”, per la riscossione dei biglietti, degli addetti al servizio civile, compito che non rientrava certo nel progetto di assunzione.
Della riscossione, agli atti dell’Ente non esiste alcuna contabilità, così come ha attestato lo stesso ragioniere comunale.
Che i biglietti siano stati fatti da dipendenti, se pur temporanei del Comune, lo provano le foto e le riprese video volute proprio dall’amministrazione; ciò si è verificato in occasione della 1° e 2° Festa degli Agrumi.
Pur riconoscendo il lavoro indispensabile e proficuo delle associazioni sinagresi, è contestabile il criterio scelto dal sindaco e dalla giunta comunale, nel dare i contributi che, non sembra essere uguale per tutti.
Dubbio alimentato dal fatto che il responsabile dell’area cui vengono demandate queste manifestazioni non ha mai fornito, se pure richiesto, la documentazione relativa alle manifestazioni svolte dall’attuale amministrazione fino ad agosto 2015, nonostante sia trascorso quasi un anno dalla richiesta.
Torniamo ai biglietti.
In merito, in consiglio comunale il sindaco, non mi ha dato, in prima battuta, risposta soddisfacente, limitandosi a far propria la risposta del responsabile del servizio nella quale si affermava…“L’Amministrazione Comunale e questo Ufficio non hanno mai emesso biglietti per manifestazioni, conseguentemente, nessuna somma è stata dagli stessi mai incassata a qualunque e qualsiasi titolo”.
Se qualcuno ha fatto biglietti non ero io.
Forse il sindaco ed il dirigente non considerano “dipendenti” del Comune i ragazzi del servizio civile;
Ne mai li hanno autorizzati a riscuotere?
E’ credibile che non si sono accorti di nulla?
Non è pensabile però che questi, appena avviati al lavoro, avrebbero osato allestire una biglietteria, con il prezzo imposto di 5 euro a tiket, che in presenza di manifestazione di successo, così come affermato dall’amministrazione, hanno sicuramente assicurato un gettito non indifferente.
Perché è stata negata l’esistenza di questi incassi?
Conscia che la realizzazione di manifestazione da parte delle associazioni comporta l’impegno ed il sacrificio di quanti vi partecipano, ci si chiede: perché i soldi dei biglietti non sono mai stati versati nelle casse comunali, per essere poi distribuiti a chi indistintamente si impegna per curare al meglio l’immagine del Paese?
E continuando nel suo dire il vicepresidente del consiglio si chiede se esistono o meno delle corsie preferenziali per le associazioni locali che per lei dovrebbero essere poste tutte sullo stesso livello nelle relazioni con l’ente pubblico locale. Quindi scatta anche al domanda sul perchè il sindaco per dare delle risposte, che lei giudicata insoddisfacenti, abbia impiegato quasi 60 giorni?
Poi affonda nella lettera aperta la Spanò affonda il colpo sulla pubblicità effettuata sul sito del Comune.
E su questo scrive.
“Pur risultando sponsorizzate numerose ditte e pur prevedendo i regolamenti di settore il pagamento della cifra annuale di 50,00 euro, risulta strana la quietanza di mille euro che il comune a fatto a se stesso quale incasso della tariffa pubblicitaria, cosi come è strana che la stessa è stata emessa ad appena cinque giorni dalla mia prima richiesta”.
Aggiungendo: “Dopo il mio intervento il Comune, ha deciso di rispettare il regolamento afferente la pubblicità”.
Quindi l’affermazione\denuncia: “Per quanto sopra ho chiesto al Segretario di trasmettere gli atti relativi all’intera questione all’Autorità Giudiziaria ed a chiunque ne abbia competenza”
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.