L’allarme deve riguardare altresì le pubbliche amministrazioni, visto che l’operazione ha messo in luce il coinvolgimento di politici (pur se indagati per la loro attività professionale) e funzionari pubblici. La Regione Sicilia, in particolare, è chiamata ad adottare tutti quegli strumenti per garantire la piena regolarità nella fruizione dei fondi europei e la giusta destinazione a supporto di una economia sana.
I reati commessi nell’uso dei fondi finiscono con l’avere ricadute sull’intera economia siciliana, poiché a parte dal danno di immagine subito dalla nostra terra, anche la credibilità di quegli imprenditori corretti e rispettosi delle normative, inevitabilmente viene penalizzata.
Riteniamo necessario, pertanto, che la Regione si costituisca parte civile nel processo che scaturirà dall’operazione di ieri.
Plaudiamo, infine, all’immediata sospensione da parte del Prefetto di coloro i quali, implicati nell’indagine, rivestivano ruoli pubblici, poiché nessuna ombra deve offuscare le istituzioni rappresentative dei cittadini
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