Sembra che tutto sia passato in un batter d’occhio senza lasciar traccia.
Nulla di nuovo apparentemente sotto il sole d’agosto a Capo d’Orlando, anche se una sorta di rivoluzione politica è avvenuta.
E’ stato veloce, bravo, dissimulando eventuali altre problematiche il sindaco Franco Ingrillì che incassate le dimissioni di Aldo Sergio Leggio, che va a seder tra i banchi del consiglio comunale, mal tollerando la staffetta politica, anche se chiaramente detto in campagna elettorale, per la carica di vicesindaco della città, ha subito ricomposto la giunta.
Nomina per certi versi a sorpresa, ma per tanti quasi scontata nell’incarico di assessore al turismo di Rosario Milone.
Lui aveva già dato la sua disponibilità a seguire le sorti turistiche del paese, ma certo con un incarico di prestigio si lavora meglio.
Una bella riconferma.
Comunque ecco la distribuzione delle deleghe:
Andrea Paterniti
Programmazione Fondi Comunitari, Nuove Tecnologie, Agricoltura, Pesca e Artigianato, Sportello Informativo, Pubblica Istruzione, Associazionismo, Politiche Giovanili, Protezione Civile e Manutenzione strade.
Cristian Gierotto
Bilancio, Patrimonio, Cultura, Pubblica Illuminazione, Servizi Cimiteriali, Economato, Autoparco.
Susanna Di Bella
Lavori Pubblici, Culto Religioso e Accoglienza, Viabilità e Mobilità, Tutela Ambientale.
Rosario Milone
Turismo, Spettacolo, Attività Sportive, Ludiche e Ricreative.
Il sindaco, Franco Ingrillì, ha tenuto per sé le deleghe all’Urbanistica, Commercio, Servizi Sociali e Pari Opportunità.
Col ritorno in giunta di Milone spazio in aula al consigliere Fabio Colombo, ma certamente la nomina, di Rosario sta creando turbamenti negli equilibri tra i vari gruppi legati alla maggioranza. C’era chi si aspettava altro.
A questo punto problemi loro.
Un commento politico sulle vicende degli ultimi giorni lo da Alessio Micale, consigliere d’opposizione:
Queste dimissioni sono traduzione di una tensione politica interna alla maggioranza che non verrà sanata con il forzoso avvicendamento assessoriale.
Cosi mi sembra di capire dai due comunicati stampa al fulmicotone.
Non parlo mai delle scelte politiche in seno agli altri gruppi, ma questo cambio al governo è un fatto politico rilevante.
Quando non si ha unità di intenti e un linguaggio comune i rischi sono sempre dietro l’angolo.
Mai dimenticare che la politica è fatta di ideali e ha l’obbiettivo primario di essere utile ai cittadini tramite l’esempio e le buone pratiche.
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