Oggi la Procura di Patti potrebbe già conferire l’incarico per eseguire l’autopsia sui corpi di Tindaro Molica Nardo e Maria Febronia Buttò, trovati morti ieri mattina nel loro appartamento. Le salme sono state trasportare al Policlinico di Messina dove verranno effettuati gli esami necroscopici.
il fatto è avvenuto ieri al primo piano del caseggiato di Via Casani
La coppia è stata ritrovata esamine, lei in cucina, il marito, sembra, in un’altra stanza. A caratterizzare gli ambienti, luoghi del delitto, pare sia stata la presenza di larghe pozze di sangue.
Tindaro Molica Nardo, 65 anni ex finanziere in pensione e la moglie, Maria Febronia Buttò, intesa come “Bonina”, 59 anni, erano conosciuti, nel paese, da tutti. Lei faceva la cuoca in un agriturismo del luogo, anche se era rientrata da qualche giorno da un soggiorno in Trentino dove era andata a trovare una delle due figlie.
La morte quindi, sempre da indiscrezioni, pare sia dovuta all’uso di armi da taglio, e si esclude l’uso della pistola, come in un primo tempo si era detto.
Già ieri sul luogo forte era stata la presenza dei carabinieri della compagnia di Patti, guidati dal tenente colonnello Salvatore Pascariello supportati dagli uomini del RIS di Messina che non avevano tralasciato i controlli pure sull’uscio di casa e sulle finestre per accertare se vi era stata intrusione di altri soggetti.
A coordinare, in questa fase, le indagini c’era il Procuratore Capo della Procura di Patti, Angelo Vittorio Cavallo e il sostituto Federica Urban che avevano dato precise indicazione di delimitare in zona off-limits tutta l’area dell’abitazione.
L’ipotesi più accreditata
Quella che al momento rimane la più accredita è quella di un omicidio-suicidio.
Le indagini
Gli investigatori, se da una lato hanno posto sotto sequestro l’immobile, ora stanno sentendo conoscenti, parenti e vicini di casa nell’intento di scovare l’eventuale movente che avrebbe determinato quello che è avvenuto.
L’ultima comunicazione telefonica
Anche su questa gli investigatore stanno effettuando i controlli. Infatti pare che Tindaro Molica Nardo abbia comunicato ad un parente quanto fatto prima di suicidarsi.
L’autopsia servirà a levare ogni dubbio sulle modalità dei decessi, permetterà che le salme vengano restituiti ai familiari per dar loro la degna sepoltura.
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