DENUNCE – Quella di Antonella Papiro sullo stato di abbandono dei treni
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DENUNCE – Quella di Antonella Papiro sullo stato di abbandono dei treni

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Non trovo tanto scandaloso che per raggiungere il mio paese – Capo d’Orlando – , rientrando da Roma, il treno abbia impiegato quasi tredici ore, quanto l’inagibilità del bagno vicino, poiché chiuso per allagamento; l’impossibilità dell’utilizzo della condotta d’aria e di chiudere la porta del vagone, poiché guasto anche il blocco di sicurezza!

Poche parole per disegnare il quadro di un ambiente: un vagone ferroviario destinato ai viaggiatori, che neanche i film neorealisti degli anni sessanta avrebbero utilizzato per rappresentare l’ormai “estinta” terza classe.

Eppure siamo nel terzo millennio.

In Italia viaggiano i “freccia rossa” di seconda generazione… e in Sicilia non si migliora nulla, anzi si sopprimono linee e fermate.

Così arriva la denuncia, affidata al momento ai social, della neo deputata pentastellata Antonella Papiro.

Lei scrive:

Non trovo tanto scandaloso che per raggiungere il mio paese, rientrando da Roma, il treno abbia impiegato quasi tredici ore, quanto l’inagibilità del bagno vicino, poiché chiuso per allagamento (chiaramente nell’altro attese interminabili); l’impossibilità dell’utilizzo della condotta d’aria (considerato che il getto disponibile era solo quello freddo) e di chiudere la porta del vagone, poiché guasto anche il blocco di sicurezza!

Riguardo l’affidabilità del mezzo preferisco non esprimere opinioni, per quello ci hanno pensato bene i tecnici chiamati per il controllo del guasto elettrico temporaneo!

E vi assicuro che non è un caso isolato!

Fortuna che almeno la gentilezza e l’efficienza del personale di bordo sia riuscita a mantenere integro il mio sistema nervoso… almeno quello!

Ironia a parte, questo non può che essere il risultato di una gestione irresponsabile e scellerata, che ha penalizzato sempre più i collegamenti tra nord e sud rendendo il diritto alla mobilità e la continuità territoriale quasi un viaggio della speranza!

Cittadini e diritti non possono camminare su binari separati.

Forse è bene meditare su questo.

 

15 Aprile 2018

Autore:

redazione


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