QUELLA DI CALOGERO EMANUELE SUI CONSORZI DI BONIFICA. UNA “TRUFFA” DELLA REGIONE SICILIANA A DANNO DEI CITTADINI. BISOGNA DARE VITA ALLA MOBILITAZIONE.
I Comuni dei Nebrodi di S. Agata di Militello, Longi, Galati Mamertino, S. Marco d’Alunzio, Militello Rosmarino, Santo Staffano di Camastra, Mistretta, San Fratello, San Salvatore di Fitalia, devono chiamare alle responsabilità il governatore Musumeci che sicuramente saprà trovare le giuste soluzioni per sgravare i cittadini da questo iniquo, ingiusto, incostituzionale balzello calcolato sulla base di una legge regionale che contraddice un Regio Decreto.
La nota di Calogero Emanuele è esplicita.
E’ necessaria la mobilitazione cittadina per protestare contro le scelte e le decisioni del Governo Regionale, all’epoca Crocetta, e con esso l’Assessore all’Agricoltura e il Consorzio di Bonifica n.11 di Messina.
Bisogna assumere iniziative serie per cancellare l’iniquo pagamento di una tassa annuale che è dalle vecchie 10 mila lire annui oggi invece arriva a 44 euro, con una proiezione al 2020 di circa 100 euro per ogni proprietario.
Questa tassa dovrebbe essere finalizzata alla salvaguardia delle opere realizzate nel tempo degli ex Consorzi, ma soprattutto per lavori di manutenzione e miglioramenti dei siti interessati. Cosa grave è il fatto che sui territori interessati sino ad oggi non si è dato sapere quali, quanti e dove sarebbero state eseguite opere e quali ipotetici interventi di manutenzione;
Ancora peggio in quanto non si ha cognizione dei reali proprietari e/o possessori e per questo vengono emesse bollette di pagamento senza alcun criterio, in alcuni casi notificate al primo intestatario o del più giovane che risulta dal certificato catastale, addirittura, lo stesso balzello notificato a diversi eredi con il ragionevole rischio di duplicare se non addirittura triplicare i pagamenti.
Colpa di un catasto non aggiornato ma non per questo bisogna tartassare il cittadino comune di una tassa che ha il solo scopo di far quadrare un bilancio che per Reggio Decreto l’87,50% dovrebbe essere posto a carico del bilancio regionale.
La Regione non può scaricare tutto sui cittadini con i soldi dei cittadini ed entro il 2020 azzererà il contributo, ma intanto crea ed alimenta carrozzoni, per ultima la istituzione di due Consorzi Sicilia Orientale ed Occidentale, accorpando tutti i Consorzi ma solo per nominare Commissari e dispensare incarichi.
Non si può perdere tempo.
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