DEPURATORE CONSORTILE – Quel che che non funziona è sanabile. Nei fatti l’opposizione pirainese ci aveva azzeccato
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DEPURATORE CONSORTILE – Quel che che non funziona è sanabile. Nei fatti l’opposizione pirainese ci aveva azzeccato

Si è tenuto ieri, a Brolo, l’incontro tra i soci del depuratore consortile ECO3 per affrontare la questione del funzionamento dell’impianto.

Si è tenuto ieri, a Brolo, l’incontro tra i soci del depuratore consortile ECO3 per affrontare la questione del funzionamento dell’impianto.

Una battaglia fatta anche nel nome di chi non c’è più, dice Salvatore Cipriano

Un incontro nato e ritenuto dai più necessario dopo le  denunce politiche portate avanti dall’opposizione consiliare guidata da Salvatore Cipriano.

Ancora nessun comunicato stampa ufficiale ma semplici indiscrezioni…che praticamente raccontano quanto è avvenuto.

L’incontro tra i soci del depuratore consortile – presenti le componenti politiche dei comuni di Brolo, Piraino e Sant’Angelo di Brolo, i tecnici e i responsabili della struttura di smaltimento, puntava ad affrontare la questione del funzionamento dell’impianto, e a far ipotesi future, a seguito dei lavori di potenziamento della condotta di adduzione avviata dal Comune di Brolo.

Quello di Brolo un atto necessario, e inderogabile, per ovviare alle problematiche che legano la condotta di Brolo e che sopratutto d’estate diventa una vera e propria iattura.

La problematica che era stata sollevata dal gruppo di minoranza Piraino Giovane e Solidale con varie interrogazioni indirizzate al Sindaco Ruggeri, anche nella sua qualità di Presidente del Consorzio ECO3, ha sortito non poca preoccupazione nella comunità delle due torri al punto da coinvolgere anche alcuni consiglieri della maggioranza a sostegno dell’esecutivo Ruggeri come il Presidente del Consiglio Maria Miragliotta, che ha condiviso le paure – ora più che motivate –  dell’opposizione pirainese.

All’incontro di ieri i Sindaci dei Comuni consorziati Cortolilllo, Ruggeri e Laccoto, quest’ultimo accompagnato dal vicesindaco Ziino e dal Presidente del Consiglio Mimmo Magistro c’era anche una schiera di tecnici capeggiata dal capo area dell’ufficio tecnico di Brolo, l’ingegnere Basilio Ridolfo.

Dal confronto tecnico-politico è emersa tutta la “consistenza” dei dubbi sollevati dai “giovani e solidali” guidati da Salvatore Cipriano, in merito alle problematica incidenza della maggiore portata dei reflui indirizzata da Brolo all’impianto depurativo, che potrebbe mettere a rischio la corretta funzionalità dello stesso, così com’è ora.

Per questo motivo si è prospettata la necessità di un intervento di potenziamento del depuratore per un costo di circa 80.000,00 euro, ritenuto sufficiente a sopportare gli effetti dei lavori di potenziamento della condotta brolese evitando che si crei il classico “imbuto”.

Soluzione quest’ultima che non ha del tutto convinto la direzione tecnica del depuratore, anch’essa presente all’incontro.

Per questo motivo, su input del sindaco santagiolese Franco Cortolillo è stato proposto di affidare un incarico tecnico a un perito – terzo – che potrà dirimere eventuali dubbi ed anche prospettare soluzioni alternative. Soluzione avallata dal sindaco di Piraino, Maurizio Ruggeri e che non convince molto la “parte brolese” confortata dai pareri della soluzione prospettata dall’ufficio tecnico locale. (quella del potenziamento).

Alla fine bisognerà stabilire chi dovrà sostenere le spese per l’intervento di potenziamento del depuratore, anche se i costi andrebbero ripartiti e non potrebbero restare solo a carico di Brolo, attingendo a finanziamenti regionali –  come pure capire se quanto prospettato rimanga un intervento sufficiente, valutarne la portata in termini di anni, – cioè guardando in prospettiva  – oppure se allo stato è ancora sottostimato.

Infatti, nella migliore delle ipotesi circa l’esaustività del potenziamento dell’impianto, bisognerà stabilire come e dove dovranno reperirsi le ulteriori risorse finanziarie per la manutenzione e lo smaltimento dei fanghi, – la parte dels secco – ulteriori risorse che dovranno essere garantite con costanza e puntualità dai Comuni.

“Una cosa è certa – afferma oggi Salvatore Cipriano – la nostra azione portata avanti con coraggio nell’interesse dei nostri cittadini e del nostro territorio ha già fornito i primi frutti, anche se ancora non si è giunti alla risoluzione del problema. Le conclusioni dell’incontro di ieri hanno confermato i dubbi e le perplessità che abbiamo avanzato, per stessa ammissione della parte interessata.”.

Cipriano non ci sta su chi ha detto che quella del gruppo sia stata una “strumentalizzazione politica”.

“A Piraino c’è chi oggi debba chiedere umilmente scusa ai suoi cittadini per averli raggirati, per non averli tutelati” -dice attaccando politicamente e frontalmente il sindaco Ruggeri – “Se non fossimo intervenuti con determinazione tutto sarebbe passato in sordina e ci sarebbero state gravi conseguenze per il nostro territorio che, in ogni caso, ad oggi non possiamo escludere quanto meno sotto l’aspetto finanziario per garantire il corretto funzionamento dell’impianto”.

Poi Cipriano affonda il colpo: “Questa presa di posizione era dovuta anche per onorare la memoria di chi purtroppo non c’è più e che in questi anni si è speso e battuto per la tutela dell’ambiente e del territorio pirainese. Perché noi i buoni esempi li seguiamo concretamente, con i fatti e mettendoci la faccia, anche se giungono da chi ha avuto idee generalmente diverse su tante altre questioni. Noi non siamo teorici intellettuali e neanche quelli delle passerelle o delle accomodanti frasi di circostanza. Ma questa è un’altra storia solo pirainese!”

Aspettiamo ora i comunicati ufficiali sperando che cavilli e prese di posioni pregiudichino lavori e risultati.

30 Maggio 2020

Autore:

redazione


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