Stai pensando ad un cocktail in giardino con amici di riguardo.
Oppure stai andando a fare una scampagnata e hai adocchiato un bel prato per goderti il pic nic. Bene, l’idea è semplice, quanto efficace e composta di tre soli elementi: un vassoio staccabile in Hi-Macs bianco, bucato al centro, che si appoggia su un secondo piano in abete che ripete il disegno del primo, e un bastone, anch’esso in abete, che fa da unica gamba. Montarlo è questione di un attimo: pianti il bastone nel terreno, vi infili i due elementi piani e il gioco è fatto.
E c’è pure l’angolo dove appoggiare il calice del vino senza correre il rischio che si rovesci quando prendi il vassoio e ti sposti conversando: un piccolo taglio attraversa i due piani consentendo d’infilarvi lo stelo del calice. Il progetto, dello studio milanese “Ildoppiosegno” per Lineoarredo, è stato presentato nella location di via San Vittore, nell’ambito del “fuori salone”, la variegatissima kermesse che anche quest’anno, in parallelo col Salone del Mobile tenutosi alla Fiera, ha animato la città con una miriade di rassegne allestite in vecchi opifici, cortili di case di ringhiera e perfino strade, nelle zone Tortona, Porta Romana, Porta Venezia,Triennale, Brera, Garibaldi e Ventura Lambrate. Un’operazione culturale che è anche uno splendido esempio di quanto possano funzionare le ristrutturazioni per nuove destinazioni d’uso dei siti produttivi dismessi.
E’ proprio la particolarità di queste location a stimolare l’estro creativo dei designer. Basta dare un’occhiata agli altri pezzi ideati da “Ildoppiosegno” a complemento del tavolino “Pic” per arredare uno spazio eclettico con cui immergersi nella natura restando sempre “connessi”: “Nic”, ombrellino ultraleggero che ripara dal sole e dall’acqua, “Sound Cup”, audio bicchiere che ricorda il vecchio gioco del telefono senza fili rivisitato in versione cassa acustica per tablet o pc, infine “”, leggio per tablet con annesso vassoietto per tazzina caffé e biscotti.
Altra prova di originalità la lampada “Madreperla”, di Moretti-Vistosi, che prende forma piano piano con la fuoriuscita dalla base di tre bolle di sapone che vanno ad innestarsi una sull’altra. Poi, come ogni bolla che si rispetti, scoppiano ed il processo creativo ricomincia..
Molta attenzione al legno e tanta creatività nella progettazione di elementi d’arredo anche nello stand della Croazia allestito, sempre “fuori salone”, al “Temporary museum for new design”.
Pur agganciandosi maggiormente alla produzione rispetto agli anni scorsi, il design croato mantiene un alto livello di artigianalità.
Ne è un esempio l’originale biblioteca, realizzata combinando in modo apparentemente casuale un insieme di stecche di acero, olmo, noce e quercia.
Sempre dalla Croazia un’altra sfida all’originalità con il tavolo “Pasha”, che fonde gli stili, giocando sul disegno delle gambe, una diversa dall’altra.