Diana Andreotti – il 12 e 13 settembre disegna la moda tra Giardini Naxos e Taormina

PRIMA CON LE VOYAGE FASHION SHOW A IL SESTANTE  DI GIARDINI NAXOS APRE LE DANZE DELLA FINALE INTERNAZIONALE DI THE LOOK OF THE YEAR 2015, CON LA PRESENTAZIONE DELLA COLLEZIONE S/S 2016 LES FLEURS DU MAL POI – DOMENICA – ANCORA PROTAGONISTA ALLA FINALE NELLO SCENARIO DELL’ ISOLA BELLA DI TAORMINA

La giovane stilista, che divide il suo impegno professionale tra Torino e i Nebrodi, infatti vive a Brolo, ama la fusione della più antica tradizione del made in Italy con l’innovazione e le nuove tendenze.

I suoi modelli sono un inno alla più sottile bellezza, ma anche alla forza e all’energia.

Nel week end, tra Girdain Naxos e Taormina andranno in scena i modelli della nuova collezione in tessuti pregiati si fondono alle sete, alle pelli e ai pizzi e la sperimentazione tutto nel segno della più elevata qualità sartoriale.

Quello di Diana è un viaggio, reale o immaginario non ci è dato saperlo.

In passerella andrà la moda , la sua, e sarà indossata dalle finaliste del contest di modelling più importante al mondo, questi i must have da portare in valigia per il fashion show esclusivo che annuncerà la collezione primavera-estate 2016 di Diana Andreotti Couture.

La seratadi sabato  si svolgerà in una delle location più esclusive della provincia messinese, alla presenza di un pubblico internazionale ed esperti del settore, che assisteranno alla presentazione di una collezione haute couture innovativa, sia dal punto di vista sartoriale che dal punto di vista tessile.

E’ contrasto, oscillazione, androginia, fascino, estasi, ma anche inquietudine, soggezione, perdita del contatto con la realtà.

È estremismo, inizio e fine nel bianco e nel nero, con un’intermezzo di luce, passioni, pace, estasi intaccate da qualche sfumatura di debolezza, di abbandono e di senso di vuoto. Il fil rouge della collezione è il cammino, il percorso, il viaggio dell’animo umano e del proprio essere.

Il mood oscilla tra una sorta di new dandy e un gusto esotico, con qualche sprazzo orientale.

Il sapore del viaggio di un esule in cerca della sua dimora.

La stagionalità della collezione abbatte le frontiere di una nuova globalizzazione, mixando capi con tessuti caldi, come il cachemire, con capi in voile, seta e cotone, proprio come un viaggio perenne da un’emisfero all’altro del pianeta.

“Quest’anno la scommessa è stata quella di estrarre la bellezza dal male; nel mio immaginario stilistico significa abbandonare ogni mezzo per arrivare alla felicità duratura o alla noia perenne, denudarsi di tutto ciò che cela il vero istinto umano e lasciare che l’immersione nella natura, nei propri sensi, trasporti l’animo umano verso qualcosa di immaginario, paradisiaco e immortale” afferma Diana Andreotti che riconferma anche quest’anno la sua presenza al contest più importante al mondo, di cui la bellezza è l’ingrediente principale.

Sarà un viaggio in cui li sentiremo ovunque Les Fleurs du Mal, a volte ci avvolgeranno nella loro morbidezza, altre sulla pelle con le loro spine, ma infine ci fermeremo e immobili li ammireremo nella loro più splendida e infinita bellezza

Questo sabato.

Spostandosi solo di pochi chilometri da Giardini si arriva all’Isola Bella di Taormina. E qui la stilista conferma la partnership con l’evento internazionale THE LOOK OF THE YEAR 2015 e firma il total look delle finaliste.
Infatti domenica 13 settembre fascino, lusso, eleganza e bellezza gli ingredienti della finale internazionale di THE LOOK OF THE YEAR 2015, che si terrà nell’esclusiva cornice de La Plage Resort all’Isola Bella – Taormina, durante la quale una delle finaliste, provenienti da tutti i continenti, verrà incoronata nuovo volto del panorama fashion internazionale.

A curare il look delle ragazze per la settimana dell’evento, ricca di appuntamenti con workshop, lezioni e photo shooting, sarà DIANA ANDREOTTI COUTURE, reduce dal fashion award dell’anno passato a Roma, dove aveva già sfilato in occasione della finale.

A curare le foto dell’evento un’altro brolese, ormai cittadino del mondo, Giuseppe La Rosa.