DIBATTITI ORLANDINI – Accendiamo le luci della notte, accogliamo il domani
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DIBATTITI ORLANDINI – Accendiamo le luci della notte, accogliamo il domani

Un nuovo paradigma di sviluppo turistico, sociale e culturale: questa la sfida lanciata dall’associazione ExtraCapo attraverso la voce appassionata del suo presidente Carmelo Sonsogno, e sostenuta dall’assessore allo Spettacolo Carmelo Galipò. C’è anche l’intervento di Edoardo Lipari

Un appello corale alla comunità, per costruire insieme una nuova visione di Capo d’Orlando.

In un momento di confronto acceso — nato da una lettera prima di un comitato anonimo ma poi sottoscritta dall’ing. Francesco Valenti –  che lamentava disturbo durante una serata musicale nell’isola pedonale —, emerge una volontà chiara: superare le nostalgie, lasciare alle spalle le contrapposizioni e guardare avanti, puntando su una città viva, inclusiva e capace di unire tradizione e innovazione.

ExtraCapo: “Serve una nuova energia”

«È tempo di voltare pagina — dichiara Carmelo Sonsogno presidente dell’associazione ExtraCapo –  — e trasformare Capo d’Orlando in uno spazio coinvolgente, capace di attrarre giovani, famiglie e turisti». Non si tratta soltanto di organizzare eventi, ma di cambiare approccio: costruire esperienze autentiche, fatte di colori, suoni, sapori e accoglienza sincera.

L’associazione individua tre direttrici operative:

  • Giovani protagonisti: dare spazio ai talenti locali, stimolando eventi creativi, laboratori, performance musicali e artistiche.

  • Movida responsabile: garantire il divertimento con regole chiare e orari equilibrati, nel rispetto della convivenza civile.

  • Rispetto e convivenza: mantenere la serenità dei residenti e la vivibilità del centro, valorizzando il territorio senza comprometterlo.

L’obiettivo è chiaro: non fermarsi al passato glorioso, ma farne base solida per un futuro sostenibile, dinamico e condiviso.

Un invito alla comunità: “Costruiamo insieme il futuro”

«Non possiamo restare intrappolati nei ricordi — prosegue Sonsogno — ma dobbiamo creare un domani in cui la crescita economica si intrecci con l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale».
Il futuro di Capo d’Orlando deve fondarsi sull’entusiasmo di una comunità pronta a scommettere su se stessa, a valorizzare l’identità territoriale senza rinunciare all’innovazione.

Un futuro dove ogni serata diventa un’occasione di incontro, scoperta, gioia. Dove l’accoglienza non si ferma al mare e al sole, ma si apre a proposte autentiche e a sorrisi sinceri.

Il messaggio si traduce in un invito diretto a cittadini, operatori turistici, giovani e istituzioni:
“Capo d’Orlando: accendi le luci della notte, accogli il domani”.

L’assessore Galipò: “Serve equilibrio e dialogo”

Anche l’assessore allo Spettacolo Carmelo Galipò è intervenuto, invitando a mantenere un approccio positivo: «Sosteniamo tutte le iniziative che valorizzano il territorio, purché nel pieno rispetto delle regole e della convivenza civile».

“In questo in questa situazione – spiega l’assessore – sono almeno almeno quattro gli interessi da tutelare, perché ci sono quelli dei ragazzi, quelli degli imprenditori quelli dei residenti, Ma ci sono anche i genitori dei ragazzi che vogliono stare tranquilli e non vedere i propri figli andare  altrove di notte per cercare un po’ di di svago e di divertimento.”
Poi sottolinea la necessità di rispettare le regole e che non si può ridurre l’isola pedonale di Capo d’Orlando ha una zona di comfort e silenzio perché altrimenti ci impoveriamo tutti.

Un’idea accolta anche da giovani come Edoardo Lipari, che ha sottolineato come sia necessario dialogare, piuttosto che alimentare divisioni con accuse anonime e toni eccessivi.

Le lettere aperte

quella di Edorado Lipari
“Baccanale”? Ma dai, su.
Accusano un’ imprenditrice, diffamandola, di aver scatenato chissà quale rito orgiastico.
La verità? Una serata serena, ben organizzata da quattro locali dell’isola pedonale che hanno semplicemente unito le forze per offrire un momento di socialità. Niente più di quello che succede in ogni cittadina italiana, in modo sano, decoroso e – udite udite – interrotto puntualmente a mezzanotte come da ordinanza.
Eppure ci chiamano “cafoni ben vestiti e profumati”.
E allora sapete che vi dico? Se vestirsi bene, profumarsi e vivere con dignità è diventato un problema, allora io mi dichiaro colpevole e recidivo.
Colpevole di credere che un paese non si ama tenendolo muto, ma tenendolo vivo.
Colpevole di pensare che una cittadina bella, pulita e viva attragga più turisti di mille brochure.
Colpevole di credere che il benessere non sia un peccato, ma un diritto da costruire.
E mentre qualcuno si scandalizza per una serata tranquilla, le ville storiche crollano, si costruisce senza gusto, e le attività commerciali, quelle vere, lottano ogni giorno per restare aperte.
Siamo passati dalle notti bianche, dai grandi eventi, dai sogni… a una mentalità che spegne tutto, che rallenta tutto, che teme tutto.
Un paese che parla solo al passato e che – peggio ancora – tace sul futuro.
Un paese dormitorio, dove a stento difendiamo le bellezze naturali, dove a stento e forse neanche quello, riusciamo a essere ancora il centro dei Nebrodi, la perla del Tirreno
Ma io non ci sto.
Capo d’Orlando è una regina addormentata. Bella, elegantissima… e dimenticata da chi dovrebbe amarla di più.
E allora sì, lo dico senza paura: rivogliamo un paese vivo!!!!!!!
Un paese che non abbia paura della bellezza, del sorriso, del progresso.
Un paese dove la cultura, l’identità e la voglia di vivere camminino insieme, con rispetto ma insieme.
Perché se c’è una colpa, oggi, è quella di aver smesso di credere nel potenziale del nostro territorio.
Abbiamo dormitori e locali sfitti, giovani che se ne vanno, un tasso di natalità tra i più bassi — e cosa facciamo? Attacchiamo chi prova, con fatica, a tenere acceso un lumino di energia.
io, finché avrò voce, continuerò a sognare, progettare, costruire.
Anche in giacca, profumato e con un sorriso.
Perché non c’è niente di più rivoluzionario, oggi, che volere bene alla propria terra.
È la rivoluzione della gentilezza.
È la rivoluzione del buon senso.
Capo d’Orlando merita di più
Io sogno una cittadina dove si possa vivere bene, lavorare con dignità, creare, proporre, respirare cultura, qualità, turismo intelligente. Dove il decoro, la vivibilità e l’identità siano il cuore della visione.
E dove i figli che ancora non ho, possano vivere, perché è un paese che DEVE AVERE LA CAPACITÀ DI SOGNARE, e l’ottimismo per rendere quei sogni possibilità concrete.
E se per qualcuno questo è troppo…
Beh, allora sì: siamo colpevoli di voler bene a Capo d’Orlando.
Quella di Carmelo Sonsogno

“Ci rammaricano queste contrapposizioni cittadine ma, Ora più che mai, è tempo di voltare pagina. Non possiamo limitarci a rimpiangere i fasti di un passato che ci ha resi grandi. Dobbiamo evolvere, continuando a rendere Capo d’Orlando un luogo capace di attrarre e coinvolgere, dove la tradizione si fonde con l’innovazione e la voglia di futuro.

Oggi, però, è necessario guardare avanti. Vogliamo e dobbiamo offrire a giovani e famiglie un luogo dove tradizione e innovazione si incontrano, in un clima di rispetto reciproco e di sano divertimento. ’’

Da sempre, Capo d’Orlando affonda le proprie radici in una storia di accoglienza familiare e di bellezza paesaggistica, che ha saputo conquistare generazioni di turisti in cerca di relax.

L’Associazione delle attività extralberghiere ‘’ExtraCapo’’ crede fermamente che non si debba restare intrappolati nel dolce rimpianto dei fasti che ci hanno tramandato. Quel passato glorioso, sia quindi, la solida base su cui poggiarsi, non una sbarra che frena il nostro slancio.

‘’ È arrivato il momento di evolvere insieme, di trasformare ogni angolo della nostra città in uno spazio vivo e coinvolgente, dove la tradizione si sposa con l’innovazione, dove la nostalgia lascia il posto alla voglia di futuro. Con proposte fresche, eventi pensati per i giovani e collaborazioni audaci tra operatori turistici, realtà culturali e imprenditoriali, Capo d’Orlando deve prepararsi a diventare non solo una tappa, ma destinazione imperdibile per chi cerca esperienze autentiche in un contesto sano e vivibile.’’

Noi, proviamo a dare delle concrete 3 direttive da cui partire:

● Giovani protagonisti: diamogli spazio, chiamiamo a raccolta i talenti locali — musicisti, imprenditori, artisti — per dare vita a serate a tema, performance live e laboratori creativi.

● Movida responsabile: la vita notturna non è sinonimo di caos, ma sia divertimento consapevole. Grazie a orari definiti ed equilibrati che coniughino le esigenze dei più e regole chiare, garantiamo un’atmosfera sicura e gradevole per tutti.

● Rispetto e convivenza: le famiglie e i residenti restano il pilastro della nostra comunità. Ogni iniziativa, per quanto possibile, sia studiata per valorizzare il territorio senza compromettere la serenità altrui.

Vogliamo che chi arriva a Capo d’Orlando trovi molto più di un tramonto sul mare. La nostra missione deve essere quella di offrire un’esperienza completa: un percorso di emozioni fatto di colori, suoni e sapori, animato da idee giovani, sorrisi sinceri e dalla calorosa ospitalità che da sempre contraddistingue il nostro territorio.

– Con lo sguardo sempre volto al futuro, il Presidente Sonsogno aggiunge – ‘’ Qui, dove il passato ci insegna a valorizzare le radici e il presente impone coraggio e audacia, non possiamo ostacolare la costruzione di un domani condiviso. Un futuro in cui la crescita economica sostiene l’inclusione sociale, in cui il divertimento sano si fonde con la sostenibilità ambientale, in cui ogni serata diventa un’occasione di incontro e scoperta. ‘’

E’ essenziale unire le nostre forze per scrivere insieme una nuova pagina di prosperità: per la nostra storia, per i nostri giovani, per un turismo sempre più responsabile e coinvolgente.

“Cambiamolo questo paradigma sociale che influenza comportamenti contrastanti. Volgiamo lo sguardo oltre il disfattismo e abbracciamo una narrazione capace di celebrare con entusiasmo gli sforzi di chi, ogni giorno, si impegna per il progresso e la crescita della nostra comunità. ”

‘’Impariamo a rivolgere sempre un caloroso benvenuto a chi vorrà scoprire o riscoprire Capo d’Orlando. Diciamo loro che troveranno non solo il mare e il sole, ma anche proposte autentiche, gestite con passione da giovani talenti pronti a investire nel territorio. Il nostro impegno, l’impegno di tutti, deve essere quello di costruire un’atmosfera in cui ogni cittadino si senta protagonista di un’esperienza positiva, dove il sorriso sia il vero simbolo della nostra ospitalità.’’

Il nostro slogan per il futuro sia:

“Capo d’Orlando: accendi le luci della notte, ed accogli il domani.”

A fronte di queste polemiche, organizzare un incontro pubblico tra amministratori, cittadini e gestori dei locali, per affrontare il tema della movida in modo costruttivo, senza esasperazioni sarebbe cosa giusta

26 Aprile 2025

Autore:

redazione


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