In Sicilia l’unione dei comuni “Terra dei Lancia” in bell’evidenza. La digitalizzazione di un Ente pubblico, infatti, è fondamentale per ottimizzare l’erogazione dei servizi, migliorare l’efficienza operativa e favorire una maggiore trasparenza.
il Responsabile alla Transizione Digitale: da adempimento di Legge ad opportunità
Negli ultimi anni si è sentito spesso parlare di digitalizzazione, ma davvero in poche occasioni è stata approfondita l’importanza di tale processo non soltanto per gli Enti Pubblici, ma anche e soprattutto per i cittadini che ad essi fanno riferimento.
La digitalizzazione di un Ente pubblico, infatti, è fondamentale per ottimizzare l’erogazione dei servizi, migliorare l’efficienza operativa e favorire una maggiore trasparenza. L’adozione delle tecnologie digitali consente di semplificare le procedure amministrative, ridurre i tempi di risposta e offrire un accesso più agevole ai cittadini, contribuendo così a costruire un’Amministrazione più moderna e orientata alle esigenze della società.
L’introduzione del Digitale, non solo migliora l’accessibilità e la fruibilità dei servizi, ma permette anche di gestire in modo più efficace i dati, migliorando la sicurezza e la precisione delle informazioni, elementi di estrema importanza in un contesto in cui i possibili data breach (violazione dei dati personali) sono sempre dietro l’angolo. In ultima istanza, la digitalizzazione favorisce la riduzione dell’impatto ambientale ed economico attraverso la diminuzione dell’uso di carta e la promozione di pratiche sostenibili.
La Digitalizzazione, dunque, rappresenta una vera e propria opportunità, ma, come è facile intuire, si tratta di un processo complesso che necessita di figure professionali con competenze altamente specifiche. Per far fronte a queste difficoltà nel 2005, con la legge 82 (CAD), è stata introdotta la figura del Responsabile alla Transizione Digitale (RTD): si tratta di un profilo professionale che assume un ruolo chiave nella conduzione del processo di digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni.
Le sue responsabilità e i suoi compiti sono vari, poiché ricopre un ruolo di vertice trasversale all’intera struttura dell’Ente, rispondendo direttamente al vertice politico. Proprio per queste caratteristiche e per i compiti cruciali che tale figura andrà a svolgere, è fondamentale che la nomina dell’RTD sia un atto strategico, mirato a selezionare un individuo con leadership e competenze approfondite in informatica ed informatica legale. L’RTD da solo, però, non basta: contestualmente alla nomina di questo profilo, si procede alla creazione dell’Ufficio dedicato alla Transizione Digitale, assicurando così una gestione sinergica e efficace del processo di digitalizzazione dell’Ente.
Le grandi competenze richieste al RTD rendono difficile trovare questa figura, specialmente all’interno delle piccole amministrazioni: ne consegue che spesso, per adempiere agli obblighi di Legge, si è soliti nominare dei dirigenti privi delle caratteristiche sopra elencate ed è ormai di uso comune affiancargli società esterne che si occupano del carico di lavoro. Tutto ciò sminuisce totalmente lo spirito delle Legge che impone che l’ RTD sia obbligatoriamente una figura interna dotata di competenze specifiche.
Il ruolo dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID)
L’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID), comprendendo l’importanza e il ruolo centrale di tale figura e verificando la confusione con cui viene applicato l’obbligo di legge, ha istituito decine di corsi mirati a fare acquisire sempre più competenze, corsi che, in realtà, hanno frequentato soltanto pochissimi RTD nominati pro forma.
Alla luce di questa scarsa partecipazione, a Gennaio 2023 l’ AGID ha selezionato , su tutto il territorio nazionale, una ventina di RTD per costituire un Laboratorio in cui ognuno di essi potesse contribuire e collaborare, con le proprie conoscenze ed esperienze, allo scopo di stilare un documento che potesse aiutare e guisare tutte le Amministrazioni Italiane nel corretto processo di nomina dell’ RTD in forma e nella costituzione dell’Ufficio Transizione Digitale in forma associata.
L’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia)
L’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia) e il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DARA – PCM) hanno aderito all’iniziativa come partner istituzionali.
In Sicilia: il Comune di Brolo e l’Unione Terra dei Lancia
La maggior parte degli RTD nominati per prendere parte a questa iniziativa dell’AGID provengono dal Nord Italia, pochissimi sono quelli del Sud Italia e soltanto uno è siciliano. In Sicilia, infatti, l’unico partecipante alla stesura del Vademecum che dovrebbe essere distribuito già a partire dalla fine di Gennaio 2024, è il Dottor Enrico Oriti Niosi, che ricopre attualmente il ruolo di RTD per il Comune di Brolo e per l’Unione Terra dei Lancia.
Enrico Oriti Niosi si è impegnato, in collaborazione con la Dott.ssa Maura Montironi di AGID, ad assumere il ruolo di promotore presso le Pubbliche Amministrazioni dell’opportunità di risparmio e di unificazione di intenti che si potranno avere in campo digitale nominando il Responsabile alla Transizione Digitale e dell’Ufficio alla Transizione Digitale in forma associata.
La frase principale pronunciata dalla Dott.ssa Montironi dopo che il dottor Oriti ha manifestato la gestione della vecchia politica persistente in Sicilia ed in particolare nella zona di riferimento è stata: “Dott Oriti tenga duro con gente tenace e competente come Lei raggiungeremo sicuramente anche in Sicilia l’obiettivo posto dal Governo Italiano in merito alla Digitalizzazione di tutto il territorio”