Il POS è diventato obbligatorio da settembre 2017. Ma sono in tanti ad attendere chiarimenti su sanzioni e soggetti obbligati ad accettare pagamenti con bancomat. Per molti una scelta importante che ci accomuna all’Europa… ma non tutti la pensano così. Sui Nebrodi non tutti ancora si sono messi in linea con la direttiva…. La scusa più gettonata “oggi abbiamo un problema di linea!”
Il decreto che dovrà fissare le sanzioni previste in caso di mancata adozione del POS per i pagamenti con bancomat era stato annunciato dal viceministro Casero nel corso del mese di agosto.
La novità è che per consentire l’adozione del provvedimento a partire da settembre 2017 il tutto potrebbe essere inserito nel decreto approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri ed attualmente in corso d’esame che recepisce la Direttiva Europea sulla riduzione delle commissioni per i pagamenti di importo minimo.
Ad annunciare ilPOS obbligatorio per commercianti, professionisti e artigiani è stato il Sole24Ore, secondo cui il decreto di attuazione delle direttiva europea che tagli i costi delle commissioni per i pagamenti con bancomat potrebbe contenere un rinvio al Codice Civile.
L’obiettivo è fissare in via immediata le sanzioni per chi rifiuterà i pagamenti con bancomat già dal 2017: in caso di violazione dell’obbligo di POS è prevista una sanzione fino a 30 euro per ciascun pagamento con carta di credito o bancomat non accettato.
Quali saranno i soggetti obbligati ad accettare i pagamenti con bancomat e quali le esenzioni previste al POS obbligatorio 2017? Ecco di seguito tutte le novità e i chiarimenti.
POS obbligatorio da settembre 2017: artigiani, commercianti e professionisti dovranno accettare pagamenti con bancomat
Quella annunciata da Casero ed oggetto delle novità del decreto di recepimento della direttiva europea sulla riduzione delle commissioni per i micropagamenti non è, in realtà, una vera novità ma soltanto la messa a punto di una norma introdotta con la Legge di Stabilità 2016.
Cosa cambierebbe o è già cambiato a partire da settembre 2017?
In sostanza, se fino ad oggi era già previsto l’obbligo per professionisti, artigiani e commercianti di accettare anche pagamenti con bancomat, restavano sostanzialmente nulle le sanzioni, proprio causa mancata emanazione di apposito decreto.
A partire dalla data di entrata in vigore del decreto sulle sanzioni per chi viola l’obbligo di dotarsi di POS, per qualsiasi transazione commerciale sarà obbligatorio accettare pagamenti anche con bancomat e per importi anche inferiori ai 5 euro.
Un vantaggio per i consumatori ma, secondo le associazioni di categoria, uno svantaggio per commercianti in genere i quali dovranno sostenere i costi di gestione del POS delle banche che attualmente può anche arrivare a 550 euro al mese, una cifra non indifferente se si tiene conto che l’Italia è un Paese di piccole e medie imprese da fatturati annui spesso contenuti.
L’obbligo di dotarsi di POS e di accettare i pagamenti con bancomat potrebbe oggi trovare le sue definitive disposizioni attuative, con l’introduzione di un vincolo per tutti gli artigiani e commercianti e con l’esenzione per alcune categorie di professionisti.
Una sempre più vicina e progressiva stretta al contante, di modo da contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale. Ed è proprio con la prossima Legge di Bilancio 2018 che è ormai quasi certa l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica anche tra privati, attualmente previsto esclusivamente nei rapporti con la Pubblica Amministrazione.
Quali saranno i soggetti obbligati ad accettare i pagamenti con bancomat e quali le esenzioni previste al POS obbligatorio 2017? Ecco di seguito tutte le novità e i chiarimenti.
POS obbligatorio 2017, per chi? Ecco i casi di esenzione e i soggetti obbligati
In linea di principio il decreto sul POS obbligatorio 2017 sarà rivolto all’intera categoria di artigiani, commercianti e professionisti, con sanzioni come abbiamo detto fino a 30 euro a transazione elettronica negata.
Dovranno accettare obbligatoriamente i pagamenti con bancomat nel 2017 tuttigliesercizi commerciali: bar, ristoranti, negozi, e via discorrendo. L’obbligo di POS interesserà anche le attività artigianali e i professionisti.
Commercialisti, avvocati, ingegneri e via di seguito; POS obbligatorio per ciascun professionista che offre servizi al pubblico e quindi anche medici o dentisti ad esempio. Saranno esonerati invece i professionisti che operano in studi associati che non hanno contatto diretto con la clientela.
Non vi sarà, invece, nessun esonero in base al fatturato: il precedente decreto attuativo della norma, in vigore fino al 30 giugno 2014, prevedeva l’esonero dal POS obbligatorio per imprese e professionisti con ricavi fino a 200.000 euro.
Al momento pare che gli unici esercenti esclusi dalla norma saranno benzinai e tabacchi, in quanto soggetti che incassano le imposte e le riversano all’erario.
POS obbligatorio 2017 per professionisti, artigiani e commercianti: le critiche
L’introduzione di sanzioni per rendere il POS obbligatorio nel 2017 è stata molto criticata non soltanto da commercianti, artigiani e professionisti ma anche dalle associazioni dei consumatori e di categoria.
Secondo Rienzi del Codacons si tratta di sanzioni ridicole, per la Cgia è necessario escludere alcune categorie di artigiani mentre Confesercentisottolinea che l’obbligatorietà dovrebbe essere accompagnata da un intervento in grado di abbassare i costi del POS per gli esercenti.
Secondo Patrizia De Luise, presidente Confesercenti:
“introdurre delle multe vorrebbe infatti dire solo punire quelle categorie di imprese che, a causa di margini di partenza ristretti, hanno difficoltà a sostenere il peso delle commissioni legate alle transazioni elettroniche: gestori carburanti, tabaccai, edicolanti e bar. La diffusione della moneta elettronica si aumenta abbattendo i costi di utilizzo dello strumento, in particolar modo sui micro-pagamenti, non imponendo sanzioni che condizionano la libera attività di impresa”.
Ed è proprio su questo che si sta concentrando anche il lavoro di Casero e del MEF, di modo da rendere meno gravoso l’obbligo di dotarsi di POS per artigiani e commercianti e di accettare pagamenti con bancomat anche per piccoli importi.
POS obbligatorio per allinearsi al resto d’Europa
L’introduzione del POS obbligatorio in Italia non ha soltanto la funzione di agevolare i consumatori ma è uno degli strumenti necessari per combattere l’evasione fiscale e consentire la piena tracciabilità dei pagamenti.
L’Italia, nonostante l’alto numero dei terminali POS, è ad oggi uno dei Paesi in Europa dove i pagamenti con bancomat sono meno utilizzati.
I dati forniti dalla Banca d’Italia mostrano come per ciascun terminale installato siano soltanto 1.200 i pagamenti effettuati nell’anno, cifra irrisoria rispetto alla tendenza nel resto d’Europa, dove peggio dell’Italia fa soltanto la Grecia.
tratto da https://www.money.it/pos-obbligatorio-2017-sanzioni-artigiani-commercianti-professionisti
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.