Antonella Papiro: “Impensabile abbattere le barriere tagliando risorse e servizi”.
La deputata orlandina interviene in aula denunciando i disservizi che si ripetono ciclicamente nel territorio nebroideo in merito al trasporto scolastico dei disabili che frequentano gli istituti di secondo grado.
Riportiamo l’intervento alla Camera dei Deputati.
“Presidente, l’istruzione è uno dei principali strumenti per favorire l’integrazione, l’inclusione sociale, e garantire opportunità di crescita, soprattutto quando si parla di disabilità.
Uno Stato civile, pertanto, deve assicurare gli strumenti necessari per agevolare l’accesso a risorse e servizi, affinchè tali diritti vengano doverosamente rispettati, facendo fede a ciò che è riconosciuto a livello internazionale dalla Convenzione delle Nazioni Unite del 2006 sui diritti delle persone con disabilità.
Accade però che, in alcune zone della Sicilia, in particolare nella provincia di Messina, tali diritti vengano minimizzati anche dagli enti che dovrebbero farsi garanti degli stessi.
Per cui ragazzi come Calogero, residente a Longi, dall’inizio dell’anno scolastico, sono vergognosamente messi in difficoltà a recarsi alla propria struttura, e ancor peggio, a poter sviluppare le proprie qualità individuali relazionandosi con gli altri studenti, a causa della mancanza del servizio che dovrebbe permettergli di raggiungere il plesso scolastico, con scarsa risposta da parte degli enti di riferimento alla richiesta di un sopporto adeguato.
Dopo mesi di battaglie, il ragazzo, provvisoriamente, è riuscito a trovare una soluzione alternativa, ma è vergognoso pensare che abbia potuto farlo solo grazie all’aiuto di un legale, e che molti studenti nelle medesime condizioni non potranno avere la stessa garanzia.
Perchè Calogero rappresenta uno dei tanti i ragazzi disabili della zona nebroidea, ai quali ancora oggi, in maniera imbarazzante, viene limitato il proprio diritto alla formazione e all’istruzione, e reso difficile far parte integrante di una società in tutti i suoi passaggi.
Riduzione delle risorse, gare per l’affidamento del trasporto scolastico, degli istituti di secondo grado, che vanno deserte, poca predisposizione da parte della Regione Siciliana e, conseguentemente, della Città Metropolitana, a trovare soluzioni concrete.
Destinare trattamenti simili a soggetti ai quali dovremmo garantire possibilità e non limiti, è inaccettabile!
Sarebbe il caso di non dimenticare che l’evoluzione di una società parte sempre dall’abbattimento delle barriere.
Perché la libertà comincia là dove finiscono i limiti.”