DONNE LIBERE – A Sant’Angelo sono una realtà
Cronaca Regionale

DONNE LIBERE – A Sant’Angelo sono una realtà

donne_libere_di_Domenica_Luise_La presentazione ufficiale di “Donne libere per Sant’Angelo” è stata partecipata da un folto pubblico di cittadini e dell’hinterland dei Nebrodi,  autorità politiche locali, provinciali e regionali.

PresentazioneHa presenziato il sindaco di Sant’Angelo di Brolo, Basilio Caruso, il vice sindaco Gianni Giuffrè, l’onorevole Giuseppe Laccoto, l’assessore provinciale Maria Rosaria Cusumano,  il presidente della Corte d’Appello di Messina,  Nicola Fazio, il presidente dell‘Opera Pia, Nicla Bonanno Fazio, il presidente del civico consesso, Michelangelo Di Nunzio e diversi consiglieri comunali. Soddisfatta il presidente, Giuseppina Laguidara, e le altre dieci donne santangiolesi,  socie fondatrici del neo nato movimento.

Giuseppina_La_guidara_2_web_thumb_medium120_67Nel dibattito,  dal titolo “Il valore e la forza della donna nella società” sono intervenute la dottoressa Maria Antonietta Zampino, di Patti,  che ha raccontato la sua esperienza di missionaria in Africa e i progetti con  l’ Associazione Missionaria Internazionale di Faenza e la romana Federica d’Adamo Magnano di San Lio, da circa 20 anni residente a Siracusa, esperta in Cultura di Genere e in Pari Opportunità.  “La mia presenza come relatore all’inaugurazione di Donne Libere per Sant’Angelo di Brolo, non è stata casuale – ha affermato Attraverso il rapporto che si è creato via web con la presidente e il direttivo del movimento “Donne libere per Sant’Angelo”, costituita ufficialmente lo scorso 13 ottobre,   dove donne coraggiose e pronte a sfidare i pregiudizi che vogliono la Sicilia ultima come presenza femminile nelle istituzioni, le donne santangiolesi saranno di esempio a tutte le altre donne di questa splendida terra di Sicilia che non vogliono essere artefici di scelte non operate da loro, dalle quali sono stata invitata ad essere relatore del dibattito “Il valore e la forza della donna nella società” .

Apprezzando e condividendo i principi ispiratori del neo nato movimento, ho annunciato la nascita di  “Donne Libere di Sicilia”,  per superare questo gap di gender, per promuovere la cultura di genere e le pari opportunità capillarmente in tutta la Sicilia attraverso l’apertura di sedi, organizzando corsi e informazione non solo sulle materie specifiche del mainstreming ma anche di tutte le discipline necessarie per potere affrontare con preparazione ruoli istituzionali o imprenditoriali.

L’associazione non ha una collocazione politica perché vuole essere di supporto a tutte le donne e di stimolo a tutti i partiti. I principi base della nostra associazione sono l’equità e la solidarietà per una democrazia paritaria e Donne Libere per Sant’Angelo di Brolo ne farà parte come forza propulsiva, innovativa e progettuale.

Le questioni aperte della cittadinanza femminile in Italia sono la parità di trattamento e di accesso nel mondo del lavoro e la parità di rappresentanza in politica. Quando i giochi si fanno più duri, quando più chiaramente la posta in gioco è il potere, le donne tendono a ritirarsi o a venire allontanate: da un lato esse sono poco interessate a questo gioco; dall’altro sono svantaggiate, poiché servono molte risorse in mano agli individui o ai piccoli gruppi che concorrono, e le donne hanno meno risorse.

Di fronte alle difficoltà che presenta l’accesso delle donne alla politica, simili ma maggiori che in altri contesti sociali, quali sono le ragioni che mi spingono a considerarlo un fenomeno importante, ed una meta da perseguire?

E’ una questione di giustizia, quale si presenta anche in altre sfere della società da cui le donne non devono essere escluse; è una questione di democrazia, poichè l’assenza delle donne indica un deficit generale di democrazia; è una questione di valori, dei contenuti e dei valori specifici in cui le donne potrebbero essere portatrici. Il rapporto tra donne e politica è dunque un argomento che si colloca al centro delle discussioni sulla cittadinanza, la giustizia e la democrazia.

Per compiere grandi passi non dobbiamo solo sognare ma anche agire, non solo credere ma anche progettare”. Giuseppina Laguidara dichiara : “ sono veramente soddisfatta dei risultati raggiunti e ringrazio principalmente le altre dieci “Donne libere” per Sant’Angelo per la fiducia e il coraggio e Federica d’Adamo che definisco la nostra “madrina d’eccezione”. Un’ amicizia che nasce sul web e che impreziosisce il nostro contenitore d’idee del nostro movimento, quel “quid in più” grazie al suo grande valore culturale.

Donne libere nascerà anche a Palermo, a cura di Francesca Spataro, a Brolo sarà referente  Marinella Ricciardello a Gioiosa Marea, Giuliana Scaffidi.  E’ normale che in un piccolo microcosmo come Sant’Angelo la notizia abbia suscitato attenzione, curiosità , critiche, considerato anche che la prossima primavera si voterà per le elezioni amministrative.

Sant’Angelo di Brolo fa parte dei 108 comuni della provincia di Messina, e ha le caratteristiche socio-culturali proprie dei piccoli comuni della nostra isola; comuni che vivono difficoltà economiche e sociali con una costante perdita di identità e di punti di riferimento dovuti ad una politica miope e personalistica, una politica piramidale i cui vertici tendono ad essere occupati prevalentemente da uomini.

Donne libere per Sant’Angelo nasce con l’intento di valorizzare ed esaltare la figura femminile, di dare ancora più volto e ruolo alle donne dei Nebrodi e della Sicilia.

Donne coraggiose, che si sono scommesse mettendo la loro faccia per dare un contributo fattivo, ciascuno con le proprie competenze ed esperienze di vita, in primis per la crescita sociale e culturale di Sant’Angelo, per esaltare un altro modo di vivere l’impegno pubblico.

Ciò ha suscitato ancor più critiche ed ironie subdole considerato che i politici locali sono sempre stati a caccia di poltrone di potere prima di vivere i problemi veri del paese con consapevolezza e nel rispetto delle regole”.

Comunicato stampa a cura di Gi.La.

 

27 Ottobre 2010

Autore:

admin


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist