DOPO LA MANIFESTAZIONE – La nota della Lega Messinese e quella del senatore Germanà
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DOPO LA MANIFESTAZIONE – La nota della Lega Messinese e quella del senatore Germanà

PONTE MESSINA: GERMANA’, SOLIDARIETA’ ALLE FORZE DELL’ORDINE AGGREDITE DAI MANIFESTANTI NO PONTEE LA MOZIONE PE IMPEDIRE MANIFESTAZIONI VIOLENTE IN CITTA’

La nota di Nino Germanà

“Solidarietà alle donne e agli uomini delle forze dell’Ordine, aggrediti a Messina dai manifestanti no ponte, e in particolare all’agente rimasto ferito negli scontri”. Così il senatore Nino Germanà, commissario della Lega in Sicilia e segretario della Commissione Infrastrutture a Palazzo Madama. “Bombe carta, fumogeni, mezzi dei Carabinieri e muri imbrattati: perché quando non ci sono argomentazioni valide per difendere le proprie tesi si ricorre alla violenza e all’inciviltà. Sono fiducioso sulla capacità delle forze dell’ordine, affinché si individuino i responsabili e scattino fermi e misure di sicurezza”.

La mozione per impedire manifestazioni violente e tutelare sicurezza cittadini

“Abbiamo presentato come Lega una mozione a Messina, firmata dai nostri cinque consiglieri comunali, per contrastare i manifestanti violenti e i cortei squadristi che hanno messo a ferro e fuoco il centro della città nella serata di ieri. Chiediamo al Sindaco e a tutta la maggioranza di dare un segnale ai cittadini nella direzione giusta: è necessario vietare l’utilizzo del suolo pubblico e l’organizzazione di raduni, manifestazioni o cortei a coloro che abbiano già dimostrato di fomentare l’odio e incitare alla violenza. Non possiamo più tollerare che certi facinorosi mettano a repentaglio la sicurezza della nostra comunità, a maggior ragione se si tratta di personaggi che vengono da fuori e col solo intento di creare scontri con le forze dell’ordine o imbrattare muri. Il Ponte sullo Stretto sarà un’opera storica per l’Italia e in particolare per il nostro territorio, che potrà giovare di un indotto mai visto prima”.

Così in una nota la Lega Messina, a firma dei consiglieri comunali: Amalia Centofanti, Rosaria D’arrigo, Cosimo Oteri, Giulia Restuccia, Emilia Rotondo.

Il testo integrale del documento politico

Il Consiglio comunale di Messina,

PREMESSO:

che durante il pomeriggio e la sera dell’1 marzo scorso il centro della città è stato messo a ferro e fuoco da manifestanti no ponte poi rivelatisi violenti che hanno lanciato petardi, bombe carta, bottiglie di vetro, sassi e fumogeni, caricato la polizia, danneggiato auto e arredi urbani e imbrattato muri con scritte violente e minacciose; che il sabato ad alta tensione si è concluso con due denunce e un poliziotto ferito;

ESPRIME:

apprezzamento per tutte le manifestazioni che si svolgono in maniera pacifica come quelle, di qualunque genere, organizzate in passato a cui hanno aderito associazioni, sindacati ed esponenti politici messinesi e non; ferma condanna per ogni tipo di riunione, presidio, corteo o manifestazione di tipo violento e squadrista come quella che sabato 1 marzo ha creato disordini e paura, con minacce e offese organizzate dai manifestanti;

IMPEGNA:

il sindaco e la Giunta a far sì che in futuro si impedisca l’uso del suolo pubblico e sia negata l’autorizzazione per raduni, manifestazioni e cortei promossi da associazioni che abbiano già dimostrato di fomentare l’odio e incitare alla violenza, accogliendo tra le proprie fila facinorosi, personaggi violenti in stile black bloc, venuti anche da fuori, che hanno quale unico obiettivo quello di creare scontri con le forze dell’ordine o caricarle, imbrattare muri o minacciare di morte;

IN SUBORDINE:

laddove si ritenga di autorizzare comunque l’evento, confidando sulla capacità e sulla volontà degli organizzatori di assicurare il pacifico svolgimento della manifestazione, a concedere spazi aperti diversi dal centro storico e distanti da questo, quali ad esempio i parcheggi di interscambio inutilizzati come quello di San Licandro; a costituirsi parte civile nei procedimenti penali avviati nei confronti dei responsabili; a valutare la possibilità di richiedere il risarcimento dei danni subiti dalla città ai responsabili delle associazioni che hanno organizzato le manifestazioni poi sfociate in guerriglia urbana.

Messina, 2 marzo 2025

   

3 Marzo 2025

Autore:

redazione


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