Le domande della sezione milazzese di Italia Nostra.
E’ passato un anno dalla notte in cui l’incendio sviluppatosi in un serbatoio della Raffineria di Milazzo gettò nel panico migliaia di persone, che in una situazione di grave emergenza si trovarono nella condizione di non saper cosa fare, e determinò comportamenti incontrollati e irrazionali a causa dell’assenza di qualunque forma di informazione sulle norme minime basilari che dovrebbero caratterizzare qualunque piano di protezione civile.
Le Associazioni – compresa “Italia Nostra”- avanzarono proposte e richiesero impegni (dagli Enti preposti puntualmente assunti!), sottolineando che, in un territorio da anni dichiarato ad alto rischio ambientale, alto rischio sismico ed idrogeologico, dovrebbe già da tempo essere operativo e portato a conoscenza delle popolazioni un adeguato piano di protezione civile.
E’ passato un anno e dobbiamo constatare che a quelle assunzioni di impegni non è seguita alcuna iniziativa, o, se qualche cosa è stata fatta, i cittadini di Milazzo e dei Comuni limitrofi non ne sanno nulla. Quest’assenza di informazione rende inefficace qualunque piano.
La Sezione di Milazzo di Italia Nostra chiede che gli Enti cui compete la responsabilità della tutela della salute e dell’incolumità della popolazione, della sicurezza e dell’ordine pubblico, senza ulteriori inaccettabili indugi, provvedano a
1- programmare una campagna efficace e capillare di informazione
a-sul modo in cui sarebbe dato l’allarme in caso di incidente rilevante;
b-sui comportamenti da tenere nelle diverse zone e nelle diverse situazioni;
c-sui luoghi di attesa, sui piani di evacuazione, sulla localizzazione dei centri di raccolta.
2- programmare esercitazioni periodiche per verificare l’efficacia delle procedure di emergenza e perché la popolazione possa meglio conoscere e mettere in atto. i comportamenti prescritti.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.