“Cambia-Menti” e “360°per Brolo” intervengono sulla questione Pro Loco. Lo fanno con un comunicato stampa congiunto, stamani, e si pongono dubbi e interrogativi. Ovviamente punto di partenza rimane il comunicato stampa dei “dissidenti” dell’associazione turistica locale di qualche giorno fa.
Di fatto questo comunicato era nell’aria.
Doveva starci, tanto piu’ che dopo il comunicato di qualche giorno fa, da parte dei “dissidenti” dell’associazione turistica locale era calato il silenzio sulla vicenda, anche se i bene informati danno per certo un susseguirsi di incontri tra le parti e la stessa amministrazione sui quali ben poco è trapelato.
Ora entrano in gioco con una serie di quesiti, di domande ma anche mostrando dubbi e timori due movimenti, “360°per Brolo” e “Cambia-Menti”.
Partono dal significato del termine istituzionale “Pro Loco” – a favore del luogo – ma il “ma ” dubitativo che ne segue la dice lunga sul tenore del loro comunicato.
Nel breve preambolo si legge: “Quando nell’agosto 2015 fu presentata alla popolazione e alla stampa la nuova PRO LOCO BROLO fummo molto felici di apprendere che, ragazzi e ragazze brolesi avessero preso quest’iniziativa. La consideravamo infatti, per storia e struttura, l’associazione più adatta a favorire la promozione e lo sviluppo del NOSTRO territorio”.
Poi l’analisi dell’attività svolta: “Purtroppo però di quest’associazione, dopo l’iniziale collaborazione con l’amministrazione comunale, finalizzata alla manifestazione Marevigliosa e (molto) poco altro, non abbiamo saputo più nulla e più volte ci siamo chiesti il perché” – ed ancora aggiungono – “Fino a quando giorni addietro un comunicato ufficiale, sicuramente sofferto, di alcuni soci fondatori, sembra aver involontariamente risposto ai nostri perché chiarendo molto, forse troppo, un comunicato da accettare in silenzio […]”
Da quest’analisi la considerazione sui promotori di quel documento che alla fine era un vero e proprio atto di accusa: “questo ha suscitato in noi un sentimento di stima nei confronti di quei soci che hanno avuto il coraggio di rendere pubbliche le motivazioni per cui oggi quest’associazione non può essere considerata una vera Pro Loco”.
E quindi i Movimenti entrano nel nodo politico del giudizio evidenziando che se Brolo non si può permettere di perdere un’opportunità come quella rappresrntata dalla Pro Loco dall’altro scatta l’incitamento, rivolto al Sindaco e all’Assessore al turismo teso a “far sentire la loro voce a tal riguardo, in maniera forte”, evitando dicono ruoli “pilateschi”.
Quindi si legge nel documento il suggerimento-invito sul primo passo da compiere, quello di “aprire le iscrizioni a tutti” perchè scrivono “qualsiasi Pro Loco, degna di tal nome, è del paese non di pochi“.
E quindi ironicamente la stilettata su quanto la Pro Loco sta cercando di realizzare in questi giorni: “… nata per portare/attrarre persone a Brolo, fino ad oggi è riuscita ad organizzare solo una gita per portare persone di Brolo fuori da Brolo, scusate il gioco di parole“ed infine l’esortazione “Quindi rimbocchiamoci le maniche e TUTTI insieme, riscriviamo questa storia!”.
Ovviamente a Brolo, con tutto l’ottimismo che vogliamo metterci, non è ancora questo il clima che si respira.
Cambia-Menti e 360°per Brolo hanno firmato il documento.
Nessuno arcano su questo binomio “Ci siamo trovati a parlare di Pro Loco avevamo uno stesso pensiero e piuttosto di uscire con due comunicati ne abbiamo abbiamo fatto uno comune”.
avevamo scritto precedentemente
http://scomunicando.hopto.org/notizie/nchiappa-parenti-serpenti-fratelli-coltelli-strana-storia-della-pro-loco-brolese-le-riflessioni-irene-ricciardello/
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.