Come spesso accade a 50 anni corre quasi d’obbligo di tirare il bilancio della vita. E Pina Palermo con la sua opera prima “E non più foglia morta” (Pioda Imaging Edizioni), ha deciso di trasferirci le sue emozioni. Pina Palermo è una signora sensibile, arriva da un piccolo centro Accettura, ad un tiro di schioppo da Matera, quella città dei sassi, che ci tramanda storia, costume e dolore.
D’adozione romana, la magia di questa città che accetta tutti con generosità, ha travolto e ispirato l’autrice. Di questa città Pina ha sentito i profumi e quel disincanto che ti fa prendere la vita e la società mai sul serio, anzi con il sorriso.
La signora di Matera ha capito tutto questo, ha capito Roma e la sua atmosfera.
“E non più foglie morte” attraversa la città assaporando i sapori delle sue strade, dei suoi vicoli, dei suoi borghi. Città magica e splendente, come tutte le metropoli ha le sue problematiche, i suoi drammi, i suoi dolori, ma su tutto una grande umanità.
Pina Palermo narra e accarezza questo mondo che fa suo.
Charlotte è la protagonista della storia, la paura e il dolore sono passaggi d’obbligo che non soltanto affronta ma che la trova in una società con i suoi condizionamenti e situazioni con le quali deve confrontarsi. Quella indifferenza tragica che ci rende sordi, ciechi nei confronti di chi ci circonda, quell’egoismo che imperversa e dilaga.
Charlotte è consapevole e porta il lettore a riflettere a misurarsi sui temi universali che tengono in piedi il mondo, l’amicizia, l’amore nelle sue molteplici forme, gli affetti. Pina tocca il tema dell’omosessualità con eleganza, con semplicità, come si dovrebbe. Pina Palermo scrive tutto con l’anima. La narrazione è armoniosa. Racconto e poesia si alternano con leggerezza. Una piccola opera narrata con sentimento che ti prende e ti emoziona.
“E non più foglia morta” di Pina Palermo (Pioda Imaging Edizioni)
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