I dipendenti dell’impresa che da più di un decennio assicura la raccolta dei rifiuti urbani a Capo d’Orlando, oggi in piena estate, visto che tutto resta come prima, hanno incrociato le braccia.
Qualcuno sentendo la puzza sotto casa, ha già urlato all’interruzione di un pubblico servizio, ma sarebbe meglio ascoltare le urla e le rivendicazioni salariali – come in passato – di chi stenta ormai a far quadrare i bilanci familiari, avendo raschiato sino in fondo i propri risparmi.
Il Comune non paga l’azienda che a sua volta non paga gli stipendi, e loro, allora, lasciano, sotto la canicola, l’umido accentuando il disagio.
Esasperazione o strategia calcolata?
Intanto mancano comunicati ufficiali in merito, da nessuno delle parti che potrebbero aver ragione di emetterli. Nessuna nota dei sindacati, solo illazioni…
Domani, certamente, se ne saprà di più.
Una notizia però già circola: Oggi sciopero, domani giovedì si ritorna alla normalità e ritireranno anche l’umido di giorno.
Quasi una prova tecnica.
Sul fronte della vertenza gli operai rivendicano lo stipendio di luglio ed il saldo della quattordicesima così come era stato stabilito in un accordo stipulato il mese scorso. La mediazione delle ultime ore del sindaco Franco Ingrillì e del sindacalista della Fiadel Ferdinando Vento, ha sortito l’effetto di convincere i lavoratori ad accettare l’offerta della Multiecoplast ed a riprendere la raccolta dei rifiuti. L’accordo prevede la corresponsione immediata di un acconto sullo stipendio di luglio per 900.000 euro e l’impegno a pagare il saldo del mese più l’altra metà della quattordicesima entro il 31 agosto.