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ECONOMIA POLITICA E FUTURO – Quattro chiacchiere con Mauro Aquino dopo le sortite di Gullo & compagni.


 

 

Clima torrido a Patti e non solo metereologicamente, in vista del prossimo consiglio comunale.

Le dichiarazioni di Gullo alla stampa, i manifesti affissi dall’opposizione consiliare, fanno salire la colonnina.

Ma Mauro Aquino non  si scompone  più di tanto: “Mentono sapendo di mentire – ed aggiunge – bisogna abbandonare i toni da campagna elettorale, quella ha dato l’esito a tutti noto e cominciare a lavorare veramente per il bene comune, magari prendendo spunto da altri soggetti politici, forse meno esperti di chi oggi pontifica e che mastica politica da tanti, troppi anni, ma certamente più sereni e consapevoli del momento difficile vissuto non solo dalla nostra Città, ma da tutto il Paese. Bisogna liberarsi dall’incubo della sconfitta”.

Che ne pensi delle accuse che ti muovono?

“Ti riferisci alle mie inefficienze? Alle nostre presunte responsabilità dopo un anno di governo della città di Patti?

Correggo subito alcune grossolane falsità veicolate come ‘verità assolute’ da chi, evidentemente, non ha ancora metabolizzato l’esito elettorale di un anno fa e non ha ancora raggiunto quella cristiana rassegnazione che gli darebbe sollievo.

Il Comune di Patti, nel corso di quest’anno, subirà tagli ai trasferimenti da Stato e Regione per 1.023.00,00 euro rispetto all’anno precedente; come se non bastasse, per non sforare il cosiddetto patto di stabilità interno, il Comune dovrà effettuare, nell’anno 2012, maggiori spese per investimenti per 620.000,00 euro.

Occorrono, quindi, 1.643.000,00 euro da reperire attraverso tagli di spesa e nuove entrate.

Gli obiettivi che l’Amministrazione fin dal suo insediamento si è prefissa sono stati il rispetto del Patto di Stabilità ed il mantenimento del livello qualitativo e quantitativo dei servizi erogati ai cittadini, in primis, assistenza domiciliare agli anziani, mensa scolastica e trasporto gratuito degli alunni.”.

Cosa vuol dire sfiorare il patto di stabilità?

“Sforare il Patto di Stabilità equivale a subire ulteriori tagli dallo Stato (è di questi giorni la notizia delle sanzioni comminate ai Comuni di Torino, 38 milioni di euro, Messina, 7 milioni, Catanzaro, 2,7 milioni, ed altri ancora); al divieto d’effettuare assunzioni (e dunque stabilizzazioni, con buona pace dei precari in servizio presso il Comune di Patti); ed altre conseguenze decisamente negative”.

Cosa pensi di fare?

“Dall’insediamento, l’Amministrazione Comunale si è impegnata in una faticosa opera di contenimento delle spese superflue, partendo dalle indennità di carica di Sindaco ed Assessori, ridotte, con la prima delibera di Giunta, del 50%.

Non una favoletta, come qualcuno dice, ma un segnale chiaro e forte di responsabilità e consapevolezza della difficoltà del momento. Non una tavoletta, ma un risparmio di 90.000,00 annui.

Un gesto che lo stesso Gullo, nel corso di un confronto televisivo durante la campagna elettorale, annunciò che non avrebbe mai compiuto se fosse stato eletto. I cittadini pattesi gli hanno evitato l’imbarazzo!”.

Un esempio sui risparmi dell’Ente?

“Sono stati consistenti e si sono operati su tutti i capitoli di bilancio. Solo per fare qualche esempio, giova evidenziare che sono state ridotte del 15% le spese telefoniche, del 20% quelle postali, del 30% quelle di cancelleria. Ancora risparmi sull’illuminazione pubblica, sui consumi di carburante, sulle spese di rappresentanza, sugli incarichi esterni (registrazioni del Consiglio Comunale comprese) e così via. Ma questo, Gullo e l’opposizione, pur sapendolo, fanno finta di non sapere”.

Quali sono i servizi di cui parli?

“La mia Amministrazione ha lavorato sodo, riattivando la mensa scolastica ‘in house’, passata da 60 pasti al giorno a più di 300, (segno tangibile, evidente del successo riscosso presso i nostri bambini e le loro famiglie) utilizzando l’ottimo personale comunale per troppi anni parcheggiato nelle anticamere, ed operando ancora risparmi consistenti rispetto al passato. L’assistenza domiciliare agli anziani è stata erogata con i medesimi servizi rispetto al passato ma con un risparmio di più di 3.000,00 euro mensili. Allo stesso modo sono stati erogati bonus socio-sanitari, contributi per famiglie disagiate, madri nubili, minori in difficoltà, anziani ricoverati presso strutture sanitarie o case di riposo. A questi risparmi altri se ne aggiungeranno nel corso di quest’anno ed in quelli a venire, per liberare sempre maggiori risorse da destinare ad investimenti, creando così sviluppo ed occupazione”.

Capitolo esperti e loro costi?

“Gli esperti di cui parla, ‘mentendo sapendo di mentire’, sono stati tutti nominati a titolo gratuito e non costano neppure un euro alla collettività;

lo stipendio del Segretario (il cui importo è maggiore rispetto al passato solo di pochi spiccioli) non è stato aumentato, ma è fissato da un contratto collettivo di lavoro che il Comune è tenuto ad osservare;

i nuovi dirigenti sono stati nominati per rendere più agile ed efficiente un’apparato burocratico, unanimemente riconosciuto, come lento e macchinoso, aggiungo, i primi risultati cominciano già a vedersi”.

A proposito degli uffici comunali… quali le accuse mosse contro gli impiegati?

Gli Uffici, non sono, come assai ingenerosamente osservato da Gullo, complici dell’Amministrazione, del Sindaco o dell’Assessore. I problemi degli uffici sono altri e vengono da lontano, quando erano lottizzati proprio dagli amici di chi oggi li denigra. Si sta cambiando mentalità.. fortunamente!”.

Lotta all’evasione?

“Anche sul fronte della lotta all’evasione sono stati compiuti passi da gigante: emersione di circa 300 utenze idriche con conseguente maggior gettito (circa 300.000,00) per l’anno 2011, maggiori accertamenti ICI per quasi un milione di euro, recupero di arretrati TOSAP e tanto altro ancora.

Purtroppo, la difficile crisi nazionale ed internazionale ci obbliga a sacrifici ancora più grandi, facendo leva su uno strumento, l’IMU, inventato non già dal Sindaco o dall’Assessore Pipitò, ma dal Governo nazionale che del relativo gettito è in parte destinatario.

Contrariamente a quanto dice Gullo, mentendo, non si tratta di un aumento al massimo, ma di un’attenta valutazione delle necessità dell’Ente e della realtà socio-economica della città di Patti. Un’aliquota sulla prima casa allo 0,2%, dimezzata rispetto a quella base prevista dal Governo nazionale, per salvaguardare un bene, la prima casa appunto, che fa parte del patrimonio della maggioranza delle famiglie. Un’aliquota all’1% sulla seconda casa, indice anche se imperfetto di solidità patrimoniale, per garantire un gettito sufficiente a rimanere all’interno del Patto di Stabilità e continuare ad erogare i servizi essenziali ai cittadini”

Qual è stato il ruolo del consiglio e dei gruppi politici in questa vicenda?

“Su questa proposta ci siamo confrontati con tutti i gruppi politici rappresentati in Consiglio Comunale, compreso quello che Gullo assume fare riferimento a lui (anche se non sembra esserne stato informato) chiedendo a tutti un contributo per migliorare la proposta stessa, sempre presentata come suscettibile di modifiche e miglioramenti.

Nessuna chiusura, come si vorrebbe sostenere, semmai un confronto alla luce del sole, senza nascondere numeri di sorta.

Da Gullo e dal suo gruppo non è venuta alcuna proposta, ma solo una posizione miope e pericolosa, che si estrinseca ancora oggi in dichiarazioni rancorose e prive di lungimiranza, riconducibili più ad un candidato bocciato dall’elettorato che ad un politico esperto e navigato come  Gullo che, da ex DC, è transitato nel PD dopo una militanza nel Partito Popolare e/o in altri similari gruppi. Nessuna proposta alternativa, concreta, abbiamo registrato solo la totale assenza di senso di responsabilità”

Considerazioni finali?

“Sarebbe opportuno smettere di pontificare e cominciare ad essere seri. Sarebbe opportuno smetterla con questa daltonia politica che non giova a Patti. Abbiamo ampiamente dimostrato, con fatti concreti e non chiacchiere da bar, di avere a cuore le sorti della nostra Città. Patti può farcela lavorando seriamente.. proprio come noi stiamo facendo”.

Claudia Lentini

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