Cronaca

EDILIZIA – Ad un passo dal collasso

Il grido d’allarme di Giuseppe Pettina, direttore generale del consorzio stabile Cassiopea

a rischio migliaia di posti di lavoro

“Mancano i materiali, i costi di trasporto sono alle stelle, non solo i nostri cantieri si fermeranno, ma molte ditte falliranno e migliaia di posti di lavoro andranno in fumo e nessuno ne parla”.

figli di un dio minore

Paragona gli addetti ai lavori dei cantieri edili  come “figli di un dio minore”.

A parlare è Giuseppe Pettina, manager della Cassiopea, che ha aperto, in un anno, quasi cento cantieri in tutta Italia attraverso la rete del superbonus 110%. Un’azienda che opera anche nel green e nel fotovoltaico, con più di 1000 tra dipendenti e operai, uno dei più grandi Consorzi italiani, in relazione anche al vasto indotto che ha saputo generare

LO SCENARIO

Negli ultimi giorni si sta assistendo a qualche cosa di paradossale, che si tende a giustificare con gli scenari di guerra in Ucraina, ma che è una grande speculazione, senza precedenti.

Di fatto molti materiali attualmente sono completamente irreperibili.

Tra questi l’acciaio, l’alluminio, per poi passare alle materie derivate dal petrolio tipo il bitume che ha raggiunto quota +600% nell’ultima settimana e questo,  con la prima immediata reazione si può sintetizzare nella sospensione di moltissimi lavori stradali.

Il settore dell’edilizia, come evidenzia Giuseppe Pettina, in questi mesi è stato il volano ed ha fatto da traino alla ripresa dell’economia nazionale, ora rischia uno stato generale di fermo. Questo a causa della speculazione messa in atto dai distributori energetici ed a ruota dai produttori di materie prime e dei semilavorati.

Una strategia che sembra quasi costruita a tavolino.

Una “paura pilotata”, una crisi teorizzata anche dai media e dagli speculatori, ha dettato le regole dell’aumento dei costi delle materie prime, ma anche sta generando tensioni sociali a più livelli.

A farne le spese i cantieri edili in primis, già provati dalle indecisioni dei mesi scorsi delle scelte del Governo sempre pronto a cambiare le regole del gioco in corso.

LA SPECULAZIONE

Per Pettina è difficile comprendere le giustificazioni delle grande aziende produttrici di acciaio che imputano gli aumenti alle crisi energetica, quando si sa che queste sono  dotate di impianti di produzione energetica di ultimissima generazione, e possono avere a disposizione impianti fotovoltaici di migliaia di Kwh.

Ed ancor meno credibili – sottolinea il manager della Cassiopea –  giungono le loro giustificazioni sulle materia prime che mancano, avendo stoccati in magazzino quantità incredibili di queste-. Di mancanza di materie prime se ne potrebbe parlare tra mesi… allora sarebbero tesi credibili.

“Sfioriamo il ridicolo sull’aumento dei costi dei carburanti. I prezzi sono in calo, come quello del gas, mente gli autotrasportatori stanno subendo un massacro economico, nel silenzio del governo che si muove come un bradipo in tema di interventi di sostegno” stigmatizza il direttore generale del consorzio pattese.

La via d’uscita?

«Proclamare lo stato di emergenza immediata».

Questo permetterebbe almeno di mettere in cassa integrazione i dipendenti di quelle aziende giunte ad un passo dalla crollo.

Ma soprattutto è necessario richiedere alle istituzioni un controllo tramite l’Anac delle filiere produttive che stanno incrementando i costi in maniera sconsiderata.

“Noi guardiamo avanti – conclude Giuseppe Pettina -.  Nel monitorare la situazione, oggi avvertiamo, preoccupati, il disagio anche nella gestione delle opere pubbliche destinate a cantierare i fondi del Pnrr.

Molti progetti si fermeranno e si prevede la rinuncia di centinaia di imprese a partecipare alle gare. Se il sistema si ferma, molti falliranno. Siamo in una situazione emergenziale, abbiamo bisogno di una normativa adeguata, per farci traghettare verso un nuovo contesto di equilibrio economico finanziario e di sviluppo.

Come Consorzio chiederemo incontri ai tavoli dell’Ance e di Confindustria, ma anche un confronto con la politica del territorio e con il governo regionale”.

Redazione Scomunicando.it

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