EDIZIONI AR – Gli sconti per lettura controcultura, senza barriere

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“Non c’è cosa più deprimente dell’appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell’appartenere a una moltitudine nel tempo.”

Nicolás Gómez Dávila

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I NUOVI EROI

DIORAMA letterario

Nr. 348, Giugno 2019

 

La questione migratoria è sempre più mediatica e all’insegna dell’immagine; è un tema che ormai non abbisogna di fatti o eventi realmente accaduti. I sostenitori dell’immigrazione “a tutti i costi”, usano in maniera raffinata e massiccia l’arma ricattatoria della commozione e della compassione, accusando di egoismo e crudeltà chiunque osi opporsi alla vulgata universalista. L’umanitarismo, che le recenti elezioni europee hanno dimostrato non essere “necessità primaria” delle comunità popolari, viene rilanciato mediante l’esibizione dei nuovi eroi dell’epoca multietnica: quelli che si imbarcano verso le coste europee; quelli che sopportano le privazioni e le angherie dei centri di detenzione libici; quelli che li accompagnano forzando la legge; quelli che perdono la vita nel tentativo di varcare i confini. Il professor Tarchi analizza queste possibilità, smascherando il velo d’opportunismo che alligna dietro alle indignazioni ‘telecomandate’, artificiose quanto la scusante dell’esistenza insopportabile da cui fuggono i ‘disperati’. I consueti contributi di Alain de Benoist sono dedicati al rapporto fra intellettuali e partiti; all’ondata populista; all’immigrazione e alla guerra tra i sessi; all’islamofobia e alle frizioni nell’alleanza franco-tedesca; alle diverse tipologie di liberalismo.

Novità in libreria, 40 pagine, 3 €

 

LA MASCHERA DI PIETRA. Julius Evola dall’Idealismo Magico alla Tradizione

Luciano Pirrotta

ATANOR, 2014

 

La parabola filosofica evoliana, che si articolò soprattutto negli anni Venti del secolo scorso, si dipanò fra le ardite teorizzazioni dell’Individuo Assoluto e le tecniche tantriche, tra la magia “quale scienza dell’Io” e la speculazione alchemico-ermetica. La ricognizione di Luciano Pirrotta sulla figura e l’opera di Julius Evola esamina quel lasso temporale, che si caratterizzò per originalità e profondità d’indagine, e per i traguardi conseguiti sia sul piano speculativo che in quello operativo. Se nell’individuo assoluto e nel ‘realizzato’ la fusione di trascendenza e immanenza erano declinate all’insegna della completa libertà e dell’onnipotenza, nel ‘mago’ diminuisce il grado di autonoma pienezza, la potenza esercitandosi in ambiti circoscritti. Tuttavia, è con l’approdo al mondo della Tradizione che la libertà originaria decresce decisamente negli schemi politico-statuali dell’Impero e dell’auctoritas regale-sacerdotale, dispiegantesi sotto il segno dell’ordine e della gerarchia. Mentre la prima fase è improntata al perseguimento di una libertà assoluta del soggetto, la seconda è ancorata a un patrimonio d’origine trascendente, fissato su principii cui occorre inderogabilmente conformarsi.

221 pagine, 16 €

LO STATO ORGANICO. Scritti sull’idea di Stato 1934-1963

Julius Evola

Controcorrente, 2004

 

Un manuale di dottrina politica, in cui vengono esposti i principii e i valori di una concezione tradizionale dello Stato, oltre alla metodologia per la formazione di uno schieramento di destra, anzitutto in senso ideale e spirituale: questo, in sintesi, l’obiettivo di questi scritti evoliani. La presente antologia si incentra su una delle più tipiche elaborazioni evoliane, quella dello Stato organico, la visione originaria dell’organizzazione statuale, precisando le differenze con i regimi totalitari o dittatoriali. L’esposizione dei saggi segue la linea cronologica, e parte dall’idea del Dominatore quale derivazione dell’Individuo Assoluto, quindi dell’imperatore come espressione del mondo della Tradizione. Vengono poi individuati i caratteri essenziali dello Stato organico in una prospettiva restauratrice, per concludere col piano normativo, vista l’impossibilità dell’affermazione pratica nel mondo odierno. Organico è uno Stato che abbia al centro un’idea che informi di sé i vari domini; in virtù di un sistema di partecipazioni gerarchiche, esso ignora la scissione e l’azione disgregatrice dei particolarismi: ogni elemento ha una funzionale connessione col tutto. Negli articoli qui raccolti Evola sottolineava il divario qualitativo fra l’idea arcaica dello Stato e quella moderna, concepita all’insegna delle ideologie illuministico-costituzionalistiche. Infine, Evola esaminava gli esempi dell’Italia fascista e del Terzo Reich, che rappresentarono delle manifestazioni ‘eroico-guerriere’ ed enumerava i cardini metapolitici che avrebbero potuto rettificare in senso tradizionale il loro tentativo ideologico-istituzionale.

97 pagine, 10 €

LA RELIGIONE DEI SAMURAI. Filosofia e disciplina Zen in Cina e Giappone

Kaiten Nukariya

Edizioni Mediterranee, 2016

 

Nel 1913, lo studioso giapponese Kaiten Nukariya presentò il buddhismo Zen all’occidente, fornendo una lettura ‘nazionale’ di questa forma spirituale, che fosse comprensibile anche ai lettori stranieri. Il saggio La religione dei samurai è un prezioso documento dal triplice valore: religioso, politico e storico. Partendo da un dettagliato resoconto sull’origine e la diffusione dello Zen, l’autore mostra come esso sia un valido strumento per affrontare la realtà quotidiana, sia sul piano spirituale che nel campo esistenziale. L’incontro tra la spiritualità buddhista e la pratica delle arti marziali tradizionali, partorì nel medioevo giapponese la cultura della casta samuraica, fondata sul Bushido. Lo Zen insegnava loro la via della saggezza interiore e della forza esteriore; una sapienza trasmessa da Maestro a discepolo che consente di trascendere la vita ordinaria, quella dell’io fisico e limitato. Una dottrina che portava all’equilibrio fra spirito e corpo, una serena condizione mentale, la via dell’armonia con l’ordine cosmico. In appendice è inclusa la traduzione dello stesso Kaiten Nukariya del Gen-nin-ro (L’origine dell’uomo), scritto nell’VIII secolo dal monaco cinese Tsung Mih, sul buddhismo Mahayana e lo Zen.

256 pagine, 22,50 €

 

SAPIENZA ANTICA. Compendio degli insegnamenti teosofici

Annie Besant

Libraio editore, 2018

 

L’insegnamento teosofico si proponeva di dare all’uomo una spiegazione, il più razionale possibile, degli avvenimenti spirituali, dei quali sulla terra vediamo solamente gli effetti, e una salda base di condotta morale. In questo studio, Annie Besant introduce il lettore-sostenitore alle opere di madame Blavatsky, esponendo i principii fondamentali della Teosofia: piano fisico e astrale; kamaloka; buddhismo e stato nirvanico; karma e teoria della reincarnazione. La Sapienza divina viene presentata come una concezione filosofico-religiosa e una dottrina etico-morale, capace sia di far comprendere la verità universale che di suscitare un retto vivere. I teosofisti sostenevano che le principali religioni avessero molte idee e cardini dottrinari in comune, fatto confermato dai libri e dalle scritture sacre d’Oriente e d’Occidente. Questi testi contengono, intorno a Dio, all’uomo e al cosmo, insegnamenti identici pur essendo assai vari nella forma esterna. Funzione del movimento teosofico era quella di rivelare il significato interiore di molte tra esse, svelandone la sapienza divina nascosta, e purificandole dai dati superstiziosi e dall’ignoranza dottrinaria accumulatisi nel corso della storia.

292 pagine, 19,90 €

IL GOLEM

Gustav Meyrink

Tre editori, 2018

 

Gustav Meyrink fu uno scrittore prolifico, dalla vena multiforme, con interessi che spaziavano dalla satira sociale all’horror grottesco, culminando in una scrittura di tipo sapienziale. Come in ogni romanzo di Meyrink, anche ne Il Golem ci sono due piani di lettura e comprensione: quello estetico-letterario e quello iniziatico-esoterico, strumento per partecipare alle sue esperienze e accedere alle sue conoscenze magiche. Oltre un secolo fa, nel 1915, veniva pubblicato con enorme successo Il Golem, suo primo romanzo, ambientato nella città ‘incantata’ di Praga. La trama articolata e la caratteristica visione spirituale dell’autore, fondata su una profonda conoscenza delle dottrine esoteriche, furono alla base dell’entusiasmo con cui i lettori accolsero il libro. Il Golem fu la pietra angolare di un percorso esistenziale volto a tracciare una via alla sapienza attraverso temi magici e occultistici, premessa alla dimensione ultraterrena. Il Golem, l’essere artificiale creato dalla magia di un rabbino, riprende vita grazie allo scambio di un cappello nel Duomo di Praga; un evento casuale, in grado però di rompere il velo sottile che separa la vita ordinaria dal mondo segreto e misterioso di cui normalmente cogliamo appena l’eco. L’idea dell’homunculus, che riappare ogni 33 anni, richiama l’atmosfera dei racconti cabalistici e hassidici sulla reincarnazione, e Meyrink riesce a infondere nella leggenda golemica un’atmosfera suggestiva, rappresentando una efficace allegoria dei diversi stati dell’esistenza.

361 pagine, 21 €

IL FASCISMO VISTO DALLA DESTRA con note sul III Reich

Julius Evola

Volpe editore, 1979

 

In questo saggio, il Fascismo viene studiato partendo da posizioni rigorosamente di destra ed essenzialmente sul piano dei principii, senza esaltazioni sentimentali né denigrazioni sistematiche. L’angolo visuale di Evola è quello della grande tradizione politica europea, che con le sue strutture autoritarie, gerarchiche e aristocratiche animò gli Stati delle precedenti civiltà. Con questo metodo, egli diede una valutazione positiva della dottrina fascista, senza nasconderne gli aspetti esiziali, dovuti alle scorie ideologiche di derivazione liberale, giacobina e massonica. Evola attribuì al Fascismo il merito di aver riaffermato l’idea di Stato, in un’epoca che esaltava la società e il popolo; di aver contrapposto il puro principio politico alle istanze economico-sociali; di aver rinnovato il culto dell’autorità, della disciplina e dell’onore guerriero. Egli sottolineava, altresì, la ripresa del simbolo romano, sia come retaggio animico che quale modello di organizzazione militare-statuale, di severa combattività e di compostezza interiore. Rivendicando allo Stato una forma spirituale, il Fascismo aveva scelto l’immagine di Roma per giustificare la sua vocazione imperiale, superiore al nazionalismo borghese e all’internazionalismo proletario. Evola analizzò anche il tentativo fascista di superare le concezioni liberale e comunista dell’economia, mediante la ripresa dell’idea corporativa; senza alcun pathos sociale, ma solo con l’obiettivo di superare i conflitti nell’interesse superiore Stato.

232 pagine, 30 €

LA TORRE

Julius Evola

Editrice Il Falco, 1977

 

Fra le tendenze culturali che si manifestarono durante il Regime fascista, ci fu il “tradizionalismo integrale”, sostenitore sul terreno politico dello Stato organico, “arcaico” e informato su valori trascendenti, opposto a quello totalitario o etico gentiliano. Marginalizzato dalla cultura accademica ufficiale e dalla retorica squadrista, il pensiero tradizionalista continuò a esprimersi nell’agone giornalistico e nel dibattito dottrinale – con Costamagna ed Evola chiamati ad insegnare alla scuola di mistica fascista. Punto di riferimento della Weltanschauung tradizionale in Italia fu, in quegli anni, – e lo rimase per la destra radicale nel dopoguerra – Julius Evola: esponente più qualificato, sia per il portamento aristocratico che per la vastità delle conoscenze. Dopo l’esperienza su Critica Fascista di Bottai, egli proseguì il suo magistero sulla rivista La Torre, da lui fondata e diretta nel 1930, fino alla proibizione della sua pubblicazione. Dalle pagine del giornale, oltreché dagli altri palcoscenici che riusciva a conquistare, egli tentò di rettificare il Fascismo, innestando sulle sue potenzialità positive il ‘verbo’ tradizionale. Questo volume fu la prima ristampa integrale della rivista, curata e introdotta da Marco Tarchi.

391 pagine, 20 €

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