Sono circa 600 gli atleti che si sono iscritti alla 9a Mezza Maratona Città di Capo D’Orlando by night che si è corsa sabato 11 maggio. Lo start della manifestazione, organizzata dalla Podistica Capo d’Orlando, e inserita nel calendario nazionale della Fidal – livello Bronze, è stato dato alle ore 19 sul lungomare Andrea Doria e la gara i è svolta in un bagno di folla. Un successo in una bellissima giornata di sport.
Pettorale numero 1 ad Antonino Lollo (Atletica Bergamo 1959) atleta che vanta un crono di 1h07’20 nella mezza maratona e 2h24’18 in maratona.
E lui ha onorato questo impegno vincendo su tutti, “facile”. Siciliano di San Salvatore di Fitalia, ma vive in Brianza, Lollo nel 2017 ha trionfato alla maratona di Pisa (esordio assoluto nella distanza n.d.r.) Nel marzo scorso, al rientro dopo un infortunio, si è aggiudicato a Vigevano la 13a edizione della Scarpadoro.
Al femminile è stata Rosalba Pinto Ravì a vincere sconfiggendo anche i favori del pronostico tutti per la catanese Tatiana Betta, già vincitrice a Capo d’Orlando nel 2017.
In gara ci sarà anche Vito Massimo Catania che spingerà la carrozzina di Giusi Colombo affetta da sindrome atassica, un ritorno a Capo d’Orlando dove ebbe inizio la loro avventura sportiva e solidale, da allora hanno percorso insieme oltre 600 chilometri.
Si è corsa non solo la canonica distanza sui 21,097 chilometri, ma anche una 10.5 chilometri per i meno allenati.
Nel dettaglio sono stati sono 460 coloro che hanno corso la mezza maratona e 141 gli iscritti alla quarta edizione della #RunForPassion.
Ovviamente l’oscar della simpatia, ma anche dell’ammirazione sportiva, è stato tutto per Edoardo Vaghetto, di Bagheria, ottant’anni portati benissimo che di maratone e di ultramaratone ne ha corse decine, fino a diventare uno dei protagonisti del romanzo, Non ci resta che correre, scritto da Biagio D’Angelo e pubblicato da Rizzoli uno dei best seller più letti e amati dai runner di tutta Italia.
Edoardo Vaghetto viene da Bagheria, il paese del regista Giuseppe Tornatore, ed ha iniziato a correre quando è andato in pensione, qualche giorno dopo il suo sessantesimo compleanno, dopo aver visto al telegiornale un servizio sulla maratona di New York. Per prepararsi è riuscito a convincere l’allenatore del suo paese che preparava giovani atleti con meno della metà dei suoi anni, e dopo dieci mesi di duri allenamenti si è presentato ai nastri di partenza della maratona più famosa del mondo. Da allora a New York è tornato altre volte e di maratone ne ha corse decine, coinvolgendo da qualche anno due dei suoi figli nelle sue imprese podistiche.
Ogni anno infatti si cimenta nella 100 km del Passatore, tra le ultramaratone su strada più famose e ambite al mondo. Da qualche anno è diventato il campione italiano over 75 su questa distanza nonché il secondo ultramaratoneta al mondo di questa categoria.
“La corsa è ciò che mi aiuta a tenere duro, spiega Vaghetto, Correre mi ha insegnato che nella vita, se lo vuoi, non si finisce mai”.
Foto – già marcate – sono di Sicilia Running (dalla pagina ufficiale della manifestazione su Fb – )