Non “contro” ma “per”. E’ il leitmotiv della campagna elettorale di Salvatore Garito e dalla sua “Oltre”. Questo è quanto afferma il giovane ingegnere. Lui dice, evidenzia, afferma anche per dissipare ed evitare quelle zona d’ombra di chi, ad arte, vuol far passar la sua lista, per qualche cosa creata per far perdere qualcuno. “Noi vogliamo far vincere il paese” afferma il candidato sindaco.
E’ molto esplicito Salvatore Garito, candidato a sindaco con la lista “Oltre” quando parla della sua lista che definisce immediatamente e senza problemi come l’unica cosa nuova – e credibile – di questa campagna elettorale, sottolineando che la stessa lista è composta in stragrande maggioranza di perone, nuove, ma non per questo ingenue o poco avvezze, alla voglia di far politica.
Una lista, per lui, dove solo qualcuno è stato già candidato ma nessuno può essere definito politico navigato.
Parole d’ordine della campagna elettorale, ma di tutto il modo di far politica, in futuro, se i cittadini gli daranno fiducia sono: Entusiasmo e Freschezza.
E da qui parte il lungo dire del candidato sindaco con il quale anticipa e presenta la sua candidatura.
“Vogliamo ridare a Brolo quella fiducia e quell’entusiasmo che manca ormai da molti anni – evidenziando Salvatore Garito – pensiamo che servano idee, brillantezza, freschezza, ma anche innovazione e partecipazione e tanta voglia di fare con le persone giuste, con la voglia di aggregare e di confrontarsi, prima dei soldi, e che non averli avuti diventa alibi comodo”
E aggiunge: “Quella freschezza che, non c’è ne vogliano, non vediamo nei nostri competitors, in termini di idee e sorridendo evidenzia – ovviamente non parliamo di confronti anagrafici”.
E continuando, un fiume in piena, Garito evidenzia: “Abbiamo l’impressione che loro – i nostri avversarsi a sindaco – vogliano impostare la campagna elettorale con il solito clichè di sempre… Noi vogliamo andare Oltre”.
E per questo fa riferimento alla vicenda dell’Alberghiero: “Quel botta e risposta che abbiamo percepito, avvertito, ascoltato, ci lasciano perplessi. Noi diciamo bravi a tutti quelli di prima, a quelli di ora, alle dirigenti scolastiche, a chi ha stretto mani e si è speso per quest’opera, del resto ne aveva i ruoli istituzionali e doveva far quel che ha fatto.. Quindi in parole povere era il suo dovere di politico, o da amministratore, o da funzionario.
Insomma l’Alberghiero è un risultato di tutti, che parte nel 2007 ed arriva ai giorni nostri.
E’ la scuola del futuro.
E’ economia.
E’ quello che ci vuole.
Noi se eletti manderemo in appalto quanto più rapidamente possibile i lavori, ed il giorno dell’inaugurazione inviteremo tutti, a sedersi sui banchi di quella nuova scuola.
E’ un risultato di Brolo. E’ la Brolo vincente che vogliano”.
Garito, mentre è impegnato a mettere a posto la nuova sede del comitato elettorale, sul corso Vittorio Emanuele, sorride amaramente rivolgendo lo sguardo verso il rudere, pericolante, che si pone di fronte.
“Questo è quello che non vorremmo vedere. Brutta immagine che è quasi un simbolo di come siamo stati amministrati, immobilismo, menefreghismo, incapacità di affrontare un problema, pressapochismo, e penso al peggio, al triangolo verde di Carrubera ed alla sua cementificazione a palazzi storici che potrebbe andar diroccati, alle altre questione irrisolte che il paese si porta appresso, a quanto si vuole realizzare in barba all’estetica ed al buon senso, ma anche alla viabilità irrisolta…
Ecco perché, a partire dalle nuove progettualità, la nostra campagna vuole andare Oltre….niente programmoni, di quelli scritti e riscritti, dal classico copia-incolla di chissà quale altro paese.
Sentiamo parlare della riqualificazione del centro storico dal 1900.
Oggi vediamo un progetto ben fatto, ma tutto da attuare.
Basta. I cittadini vogliono cose concrete che possono toccare e vivere tutti i giorni.
Noi faremo questo. Risposte certe. Giorno dopo giorno”.
Salvatore Garito non fa nomi sulla composizione della lista. Di certo ha qualche asso nella manica, che non svela.
“Appena esce un nome nuovo – dice – c’è l’arrembaggio, le minacce, le lusinghe degli altri. Una lotta da nausea”.
Poi continuando afferma: “Dalla presentazione della lista daremo ai cittadini un punto al giorno di quanto vorremmo andare a fare.
Sarà spiegato con i tempi d’attuazione, le modalità di realizzazione e detto chiaramente da dove si attingeranno alla risorse per realizzarlo.
Spiegheremo il tutto parlando alla gente, in maniera chiara. Incontrandola.
Non disboscheremo foreste per stampare “libri dei sogni” anzi quelli delle favole che poi diventano incubi. Saremo sintetici e pratici”.
Poi senza sbilanciarsi sottolinea che “Il primo punto del nostro programma lo lanciamo subito. Qui. Ora. Elimineremo la fogna che sgorga, anche nel mese di agosto a mare, dando onore anche al grande archeologo Sebastiano Tusa al quale ora è stato dedicato il Moletto. Si rispetta la memoria anche così.
Non è un punto tanto per dire. Lo dico da tecnico. Sappiamo come fare, dove prendere i soldi e il tempo che serve per realizzare questo progetto importantissimo per la salute di tutti e per l’immagine del paese”.
Poi torna al tema della campagna elettorale.
“Useremo il cubo di Rubik come immagine grafica della campagna elettorale. Quelle tessere che lo compongono si riempiranno giorno dopo giorno, si allineeranno nei colori, si completeranno le facce del “gioco”.
Una Brolo che si compone, che si assembla, dove alla fine, solo con l’ultimo comizio, si avrà il programma completo.
Ed i cittadini potranno scegliere”.
Salvo Garito quindi aggiunge, come quel Cubo di Rubik che diceva, altre tessere al suo dire: “Sono ingegnere, il pragmatismo è il mio pane quotidiano, deformazione professionale direi; la mia storia familiare parla per me; e parlerò solo di quello che posso fare e come lo posso realizzare senza voli pindarici. Solo fatti.
Certo è che chiederò un impegno solenne da parte degli altri candidati che mi affiancheranno, perchè nella Brolo che vorrei in alcuni punti del programma non ci potranno essere mediazione….come quello sul piano regolatore. Ma su questo avremo modo di confrontarci”.
Quindi la stoccata finale: “Ai miei denigratori, che già oggi sparlando non sapendo neanche quel che dicono, li rassereno, e non come diceva Renzi. Noi tutti, e parlo della lista che mi affiancherà, non risponderemo a nessun attacco personale, noi vogliamo che a Brolo torni a regnare la serenità e prendiamo l’impegno che non cadremo in nessuna provocazione. Per noi Brolo è una, da Sellica alla Marina. Questo è un’altro impegno solenne, dove non ci sarà nessuna deroga.
Da un trentennio la politica di Brolo è fatta dal professore Laccoto, sindaco nel 1990, deus ex machina, e dai Germanà – nonni, zie, nipoti, figli, con le varie emanazioni. ,per noi entrambi non più spendibili sul tavolo del futuro di Brolo. . Oggi noi siamo l’alternativa e ne rivendichiamo l’essenza”.
E conclude “Noi siamo “i nuovi” e soprattutto sfido chiunque a dire che la mia squadra possa avere un interesse diverso dal bene comune e siamo, senza timor di smentita, l’ultima alternativa che Brolo possa avere e per questo chiediamo la fiducia, speranzosi, ai nostri concittadini. Nè l’uno, nè l’altro, ecco, noi siamo la scelta possibile. Libera.
Cambiare si può… e noi, tutti, possiamo”.