Amata: “Il sistema sanitario va rimodernato perché la pandemia ci ha insegnato che dobbiamo essere pronti ad affrontare le emergenze”
“Il sistema sanitario va rimodernato perché la pandemia ci ha insegnato che dobbiamo essere pronti ad affrontare le emergenze”. Lo dice Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars, componente della commissione sanità e candidata alle regionali, che nel pomeriggio ha organizzato un incontro su “I diritti del cittadino: dalla salute alla sicurezza” all’Hotel Royal di Messina alla presenza del presidente Renato Schifani, candidato della coalizione di centrodestra alla Presidenza della Regione. Presenti, tra gli altri, Ella Bucalo, deputata nazionale e candidata al Senato di Fdi, Maurizio Leo e Ciccio Rizzo, candidati alla Camera dei deputati di Fdi. “Mi sono confrontata con il presidente Schifani e abbiamo condiviso le tante criticità sanitarie che ancora oggi attanagliano la nostra Sicilia, nonostante le tante cose buone realizzate dal governo Musumeci. La salute va garantita a tutti a prescindere dal luogo di residenza – ha affermato Amata – e a tal proposito deve essere potenziata la medicina del territorio, quella delle isole e delle comunità montane. Bisogna creare una rete composta da ospedali, territorio e 118. A questo proposito, un passo avanti è stato fatto, rimodulando finalmente, grazie ad un mio intervento, il contratto dei medici del pronto intervento in stallo da oltre quindici anni, ma c’è ancora tanto da fare”. “Nei prossimi mesi – aggiunge Amata – attraverso il prossimo governo nazionale, farò di tutto per eliminare il numero chiuso a medicina ed aumentare il numero degli ingressi per le scuole di specializzazione. Mancano i dottori e siamo costretti a chiedere aiuto agli altri paesi, tutto questo non è più tollerabile – osserva – ed è necessario anche rivedere la normativa che prevede un tetto di 500 nati per poter mantenere attivo un punto nascita. Gli ospedali pubblici sono una priorità che deve essere potenziata anche sfruttando al meglio i fondi del Pnrr, mentre le cliniche private convenzionate devono supportare il sistema delle visite specialistiche abbattendo le liste d’attesa. Utilizzare la soluzione dell’équipe itinerante, che ha dato un’ottima risposta sanitaria sui Nebrodi, dove è stata stipulata una semplice convenzione tra l’ospedale Giglio di Cefalù e l’ospedale di Mistretta. Il concetto che deve interessare tutti noi – conclude Amata – è portare la buona sanità e le nostre eccellenze professionali anche nei territori che sono più lontani dalle grandi città perché la ‘buona’ sanità è un diritto di tutti i cittadini, ribadisco, a prescindere dal luogo di residenza”.