“Non rientra nel mio stile guardare in casa altrui, ma la risibile iniziativa di alcuni politici dell’ MPA dei Nebrodi, molti dei quali direttamente impegnati nella competizione elettorale di Capo d’Orlando, a sostegno del candidato a sindaco Enzo Sindoni, con la quale si chiedono le dimissioni dell’assessore regionale della Sanità Massimo Russo, reo di aver partecipato ad un convegno organizzato dall’altro candidato sindaco Salvatore Librizzi, impone una semplice riflessione. I firmatari del documento, ascrivibile -come detto – all’ «area sindoniana», dimostrano di non aver capito o di non voler capire che se non si rilancia la Politica, con la P maiuscola, e quindi se non si riattivano i canali con le Istituzioni, sia a livello provinciale che regionale, nazionale e comunitario, i Comuni saranno costretti a vivere in perenne ambascia economica.
Salvatore Librizzi, da candidato sindaco, ha “il diritto e il dovere” di tentare di interloquire con l’esecutivo regionale, e accusare l’assessore Russo di indebita partecipazione al convegno pro Librizzi, sol perchè fa parte della giunta Lombardo come tecnico, è solo pelosa ipocrisia. Partecipare da “tecnico” ad un governo non vuol dire rinunciare a pensare, ad avere una propria idea politica e, quindi, ad esprimere la propria opinione anche su problematiche non strettamente connesse al proprio assessorato. Diversamente argomentando ci porremmo fuori dalla democrazia.
Quanto espresso è, d’altronde, coerente con la linea del Popolo della Libertà che rappresento in questa competizione elettorale con la mia candidatura a sindaco. L’abbiamo affermato in più occasioni che solo con il ritorno alla Politica, e quindi con la valorizzazione del ruolo dei partiti, Capo d’Orlando potrà tornare a correre a livello economico. Chi per propri limiti si è precluso la possibilità di dialogare con le Istituzioni deve solo fare ammenda, evitando di sollevare inutili polveroni”.
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