…come previsto, cosa aspettarsi se il centrodestra è diviso e divisivo.
L’analisi di Antonio Arena
Salvini oramai “confuso” e senza lo smalto d’antan…
Berlusconi che nei suoi appelli televisivi sembra un “disco rotto”…
La Meloni sempre più “trumpiana” e sempre meno “sociale”…
Convinti tutti di “vincere” alle prossime elezioni politiche, rischiano di risvegliarsi sulle note di “bella ciao”.
Inoltre non possono pensare di proporsi come coalizione di governo quando su un tema primario e cruciale quale “l’Europa” ognuno va per se: Forza Italia pro UE senza se e senza ma… la Lega “slegata” (al PE fa gruppo con la Le Pen, in Italia non si esprime più…sorvola); la Meloni continua a ripetere da anni lo slogan “siamo per l’Europa delle Patrie” che vuol dire tutto e niente, e intanto fa gruppo al PE con i “conservatori” e li presiede su scala europea (compagni di viaggio a cui sta bene la dimensione mercantista della UE, filo Usa e filo Nato e che saltano sugli scranni appena si accenna ad esercito europeo, difesa europea e politica estera europea).
senza una visione comune?
Ma come pensano di proporsi al governo e poi governare senza un progetto comune in materia, senza una visione comune?
Fossi in loro farei degli “stati generali” (da tenersi in autunno/max dicembre) proprio sul tema “Europa: analisi, proposte, nuove visioni” (una sintesi “alta e di prospettiva” tra le varie posizioni, che poi diventi “bussola di governo”), diversamente non ci arrivano (o non li fanno arrivare) da vincitori alle elezioni politiche o, se anche vincessero, non li faranno governare.
Post Scrittum
Inutile blaterare di Italexit o euroexit. Tutti “sogni” inattuabili, piaccia o meno, e buoni solo per raccattare qualche voto.
Antonio Arena, giornalista pubblicista, saggista, esperto di politica europea ed estera, dal 1978 al 2014 già funzionario italiano presso il Parlamento europeo disegna, per Scomunicando.it una lettura del voto di ieri
