Per Mauro Aquino: “un grave danno d’immagine”. Oggi anche la sentenza del TAR di Catania a rafforzare le tesi dei legali di Enza Stroscio.
Sicuramente è stata lei, Enza Stroscio, la protagonista della conferenza stampa di ieri. Sotto flash e telecamente, la figlia del cavaliere Gaetano, certamente soddisfatta dalla decisione della stessa Commissione Mandamentale pattese – che ha accolto il ricorso alla prima decisione di “cancellarla” dalla lista “Libertà e Autonomia, Noi Sud per Patti, Aquino sindaco” per le vicende giudiziare del padre – ha tirato fuori grinta e determinazione.
Fornendo anche un vero a proprio esempio di “atto d’amore” per il padre, seduto il prima fila, schierandosi al suo fianco, abbracciandolo costamente con lo sguardo e le sue parole, parlando di una macchinosa strategia che, per colpire lui, le venuta addosso come un rullo compressore.
Nulla da dire, anzi tutto da dire, in bene su di lui, dice Enza, come uomo e come imprenditore, anche attendendo serenamente che la giustizia faccia il suo corso nei giudizi di appello – ed è proprio questo il nodo giuridico del ricorso che ha fatto annullare la richiesta, in prima istanza, della Mandamentale-.
Enza Stroscio ha parlato del linciaggio morale e mediatico di cui è stata fatta oggetto, che ha coinvolto anche la sua famiglia, ma ha anche ricordato la solidarietà ricevuta, e la determinaqzione ad andare avanti, il sostegno che Mauro Aquino, il candidato a sindaco della sua caolizione, le ha fortemente, e da subito, dato, difendola e “proteggendola”.
Mauro Aquino, parlando, ha detto che con la conferenza stampa di ieri, si chiude la vicenda per quanto concerne la campagna elettorale in corso, ma che la stessa che andrà comunque avanti sotto il profilo giudiziario per vedere se c’è stato dolo anche nell’accanimentgo mediatico; Aquino ha detto del ruolo dei legali, del ricorso, ed ora dell’attesa della sentenza del Tar di Catania, inutile sotto il profilo attuattivo, ma certamente importante sotto gli aspetti giudirici.
Aquino ha sottolineato il danno d’immagine che ha ricevuto tutto la coalizione e che ora solo gli elettori potranno metterci la classica pezza, dimostrando che il voto popolare è sopra le angherie di chi ha il potere e lo gestisce a modo personale, anche ricoprendo carichi importanti nella macchina statale.
Parlando della “solidarietà” che la Stroscio ha ricevuto, Aquino ha detto che “va tutta accolta” ma non quella becera, tardiva e di facciata.
Duro Aquino nei confronti di ascari e “sussuratori” da bar che hanno, spesso mai parlando direttamente, alimentao il chicchiericcio sul caso della Stroscio.
Ed alla fine il candidato a sindaco ha concluso che “ora è il tempo di andare avanti, a tutta forza, anche per recuperare il tempo perduto”, alla fine ha ringraziato gli intervenuti ed i tre funzionari che hanno votato l’atto, distribuendo alla stampa copia di ricorsi, sentenza e pareri dei legali.