A Brolo, Gaetano Scaffidi, il consigliere comunale brolese che ha sollevato la questione nei giorni scorsi incalza e pubblica il post del Cittadino che aveva donato 5mila euro e che ora li rivuole indietro. La nota di “Voliamo nel Futuro”
A Brolo potrebbe essere già un caso quel paventato mancato utilizzo dei fondi donati in beneficenza da parte dei cittadini. Una questione ancora tutta da definire dove comunque nessuno mette in dubbio le disponibilità dei fondi, ma semmai l’eventuale falla organizzativa che non ha permesso ancora di utilizzarli”
Solo l’amministrazione in carica potrebbe dar risposte certe – in quanto l’unica accreditata – su come sono stati eventualmente spesi questi fondi destinati, oltre un anno fa, esclusivamente a tamponare l’emergenza sociale e familiare dettata dal covid e dalla crisi economica che aveva generato.
Scrive Gaetano Scaffidi;
Ieri sera ho ricevuto la nota che allego a questo breve comunicato stampa.
Una nota indirizzata all’amministrazione comunale, e per conoscenza anche al consigliere Gaetano Scaffidi, scritta da uno di quei 12 cittadini che oltre 14 mesi fa avevano donato cospicue somme (29.100,00 euro) al fine di aiutare le famiglie bisognose di Brolo destinati ad interventi rapidi e urgenti, come sollecitato dalla stessa amministrazione locale che aveva aperto, all’uopo, un apposito conto corrente..
Dal testo si legge:
Gentile Sindaco, le scrivo per mostrarle, da cittadino brolese, il mio rammarico e la mia delusione nei confronti di questa amministrazione comunale!
Che dire!
Avevo già capito che c’era qualcosa che non fosse andato a buon fine, quando le scrissi, in data 4 giugno, per sapere dove fossero andate a finire le donazioni destinate all’emergenza COVID, ma non avrei mai pensato che fossero state dimenticate.
Queste somme risultano inutilizzate e mi chiedo il perché di tale negligenza”
Il cittadino – del quale vogliamo mantenere l’anonimato – scrive ancora:
“Non ho altri commenti da fare perché sono imbarazzato per voi, voi che non sapete cosa significhi trovarsi in difficoltà economiche, che non avete compreso evidentemente la necessità di molti che in questo periodo difficile hanno perso lavoro e certezze. – e conclude – Se non fosse stato per il Consigliere Gaetano Scaffidi, che ci legge in copia, che ringrazio, nulla sarebbe emerso ed i fondi destinati all’emergenza chissà che fine avrebbero fatto.
Pertanto, chiedo l’immediata restituzione dell’intero contributo che avevo destinato per l’emergenza COVID poiché ho il piacere di destinarli comunque ad altro ente per una VERA azione benefica.”
Gaetano Scaffidi crede che un documento del genere non necessita di alcun commento.
Ma comunque aggiunge:
“Colgo l’occasione per ribadire l’invito al sindaco Laccoto a pubblicare l’estratto conto, con tutte le movimentazioni, di quel conto corrente dedicato dall’amministrazione comunale all’emergenza covid.
Altresì invito il sindaco a chiarire per quale motivo, avendo ricevuto lui stesso già nel giugno 2020 una Pec da questo cittadino nella quale lo stesso chiedeva conto di come l’amministrazione intendesse spendere quelle somme, non si è fatto nulla per altri 12 mesi?“.
Ovviamente, ritendendo che possa trattarsi di una grande equivoco, si riamane in attesa di poter pubblicare la risposta – che certamente giungerà – dell’amministrazione comunale, oggi più che mai necessaria.
Sull’argomento anche il gruppo consiliare “Voliamo nel futuro” – Irene Ricciardello, Carlo Miracola e Marisa Bonina – interviene.
il commento di un ex amministratore
L’architetto Rosario Fonti, per tutti Pippo Fonti, ex sindaco del paese, che difficilmente esterna il suo pensiero sui sociale, su questa problematica va avanti:
“Se lo stato dell’arte è questo, almeno l’assessore competente dovrebbe trarre le giuste conseguenze, chiedere scusa e dimettersi”.
Ma torniamo alle donazioni
Quei fondi, pur venuta meno, ma non cessata l’urgenza per i quali erano stati richiesti, sono certamente una risorsa importante da mettere a disposizione delle famiglie brolesi.
Per esempio come scrive Carmelo Castrovinci, cittadino attento, nella sua rubrica su facebook #pourlaparler “io userei parte dei 29.100 euro del conto corrente delle donazioni, per pagare la retta dei campus estivi a tutti i bambini, per i mesi di privazione e di chiusure all’interno delle proprie case, che hanno dovuto subire negli ultimi 24 mesi causa della pandemia di covid”.
Sarebbe una bell’idea di partenza.
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