L’Anas, prende le distanze da chi l’accusa e scrive che “ha affrontato tale emergenza operando, sin dalla giornata di mercoledì 2 gennaio, con mezzi spargisale al fine di prevenire la formazione di ghiaccio e successivamente, sulle strade già colpite dalle nevicate in atto, con mezzi spazzaneve”.
I mezzi utilizzati – si legge nella nota – tra spazzaneve e spargisale, sono stati 58, gli uomini di Anas coinvolti circa 150 e gli operatori hanno dato prova di spirito di sacrificio e di grande professionalità, pur lavorando tra mille difficoltà.
Aggiungendo: Per avere un’idea dell’eccezionalità dell’evento, sono state oltre mille le tonnellate di sale utilizzate durante quella settimana, pari ad oltre due terzi della quantità solitamente utilizzata da Anas in Sicilia durante una intera stagione invernale. Ciononostante la viabilità è stata garantita pressoché ovunque sulla rete, e gli unici rallentamenti e brevi blocchi temporanei sono stati dovuti esclusivamente ad incidenti causati da mezzi sprovvisti di catene da neve o pneumatici invernali, persino nei tratti di strade e autostrade lungo i quali è in vigore l’obbligo.
L’ Anas precisa che in stretta sinergia con prefetture e forze dell’ordine, ha fornito supporto anche agli enti locali per garantire la transitabilità lungo diversi tratti stradali provinciali e comunali, quindi non di competenza Anas.
I mezzi utilizzati nell’area etnea interessata all’evento sismico di quelche settimana fa, sono stati inviati dalla Calabria proprio per non distogliere i mezzi in dotazione al Coordinamento Territoriale Sicilia, già impegnati nella gestione dell’emergenza.
In particolare la nota dell’Anas prende le distanze dalle dichiarazioni del presidente della regione: “Apprendiamo con sorpresa delle dichiarazioni del presidente della Regione, secondo il quale l’Anas, durante l’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito la Sicilia durante la scorsa settimana, non avrebbe messo in azione gli spazzaneve e spargisale in dotazione.”
Intanto a Floresta, tra i comuni montani del messinese, dove l’emergenza neve si è avvertita in particolar modo, il sindaco Antonino Cappadona, ha sopperito con un intervento tra pubblico e privato alla mancanza di un mezzo spalaneve andato in tilt, assicurando la viabilità da e verso le aree vitali e strategiche per la comunità.