Deciso intervento del deputato Ars Tommaso Calderone sull’emergenza rifiuti. L’onorevole barcellonese sarà presente al convegno sui rifiuti di sabato mattina a Patti.
nonostante i mantra sulla semplificazione amministrativa continua a restare cronicamente irrisolta per le mancate autorizzazioni regionali a nuovi siti di conferimento, le cui procedure subiscono i tempi biblici della burocrazia siciliana.
Sicula Trasporti, impresa di riferimento nel settore, comunica che potrà smaltire solo fuori della Sicilia, con costi aggiuntivi di circa 335 euro a tonnellata per i Comuni, con oneri complessivi che raggiungono così la cifra stratosferica di circa 600 euro a tonnellata. Di conseguenza, Tari alle stelle e Comuni in default.
L’interpellanza
Tommaso Calderone, capogruppo di Forza Italia all’Ars, ha presentato un’interpellanza urgente al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e agli assessori dell’Energia e servizi di pubblica utilità, Daniela Baglieri, e al Territorio e ambiente, Toto Cordaro, chiedendo “chiarimenti e iniziative in merito all’assenza e mancato funzionamento dell’impiantistica, pubblica e privata, per il conferimento e trattamento dei rifiuti solidi urbani – principalmente indifferenziati ed umidi – prodotti nell’Isola.”
L’assenza di azioni utili per il reperimento di adeguati e alternativi siti di conferimento ha acuito, in particolare, la criticità dello smaltimento dei rifiuti urbani non differenziati presso l’impianto gestito dalla società Sicula Trasporti in contrada Grotte San Giorgio a Lentini, nel siracusano. Tale carenza coinvolge la quasi totalità dei Comuni ricadenti nelle province di Messina, Catania e Siracusa e le relative SRR (Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti) che non potranno più conferire i rifiuti umidi ed indifferenziati presso impianti siciliani.
La discarica di Lentini, la più grande del Mezzogiorno, accoglie l’immondizia di circa 290 Comuni ed è nella disponibilità della Sicula Trasporti, la società della famiglia Leonardi in amministrazione giudiziaria perché coinvolta nell’inchiesta antimafia “Mazzetta Sicula” della Procura distrettuale antimafia di Catania per associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, corruzione e frode nelle forniture.
Gli amministratori giudiziari della Sicula Trasporti hanno comunicato ai Comuni conferitori ed alle rispettive SRR che, in seguito alla saturazione della discarica, l’azienda ha ricercato ed individuato nuovi siti, fuori Regione, per il conferimento dei rifiuti in eccesso. Di conseguenza, la società “avvierà nei tempi più brevi possibili, i conferimenti delle eccedenze presso detti siti e, pertanto, nel calcolo della media ponderata verrà introdotta una ulteriore tariffa di conferimento che, comprensiva degli oneri di trasporto, sarà pari a 334,65 €/ton, oltre tributo speciale, se dovuto, ed IVA.”
“A tale tariffa – spiega Tommaso Calderone nella sua interrogazione – si aggiunge il costo del trasporto, a carico dei Comuni, per il raggiungimento della discarica presso la quale conferire. Ciò significa che il costo di smaltimento, per tonnellata, supera abbondantemente i 500,00 euro, ai quali vanno aggiunti i costi relativi ai servizi che vengono espletati sul territorio di ogni singolo Comune. Parrebbe, dunque, che il costo del servizio omnicomprensivo, in Sicilia, o perlomeno per i Comuni interessati, si attesterebbe così ad oltre 600,00 euro per tonnellata. A tali condizioni – continua Calderone – i Comuni sono immediatamente condannati all’inevitabile default oltre all’immediato ed increscioso crollo delle percentuali di raccolta differenziata raggiunte, il più delle volte con grandi sacrifici da parte di Amministrazioni, SRR e Cittadini.”
Nel testo dell’interpellanza il deputato Ars Calderone sottolinea che alcune SRR sul territorio siciliano hanno appaltato progetti per la realizzazione di poli impiantistici pubblici, a servizio dei Comuni, per la gestione dei rifiuti; hanno attivato le procedure, presso l’assessorato regionale Territorio ed Ambiente, per il rilascio del PAUR (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale) e sono in attesa del completamento dell’iter per definire l’inizio dei lavori. Si esprime inoltre la necessità di contenere i costi del servizio di conferimento e di evitare il collasso finanziario dei Comuni, così come è necessario mantenere le percentuali di raccolta differenziata raggiunte dai Comuni sul proprio territorio. Emerge sia indispensabile dotare il territorio regionale di un adeguato potenziale impiantistico. che possa far fronte ad eventuali ulteriori criticità che potrebbero verificarsi.
L’on. Tommaso Calderone si rivolge quindi al governatore Musumeci e agli assessori all’Energia Baglieri e all’Ambiente Cordaro per conoscere quali siano gli intendimenti del Governo Regionale circa le possibilità di intervento per evitare il collasso finanziario dei Comuni Siciliani strangolati dalla mancanza di adeguati siti di conferimento e trattamento dei rifiuti nel territorio dell’Isola.
Infine, il capogruppo di Forza Italia conclude chiedendo se é intenzione del Governo Regionale intervenire per una ulteriore accelerazione della dotazione impiantistica e per coadiuvare le SRR che hanno già stipulato concessioni per la realizzazione di poli impiantistici pubblici e di pubblica utilità e hanno chiesto il rilascio dei provvedimenti autorizzatori regionali necessari all’inizio dei lavori.
Il PNRR ha tra le sue linee guida il Green Deal con cospicua dotazione di risorse. L’auspicio è che le direttive europee e nazionali su energia e ambiente possano trovare ora finalmente attuazione traducendosi in investimenti sulle indispensabili infrastrutture e gli impianti adeguati.
il convegno studio di Patti
E se la politica si muove per trovare soluzioni, la tecnologia e l’imprenditoria green è pronta a raccogliere la sfida rilanciando sul tavolo delle scelte quelle che provengono dall’innovazione tecnologica e che vanno oltre.
Se ne parlerà a Patti, sabato prossimo, nel convegno studio promosso dal consorzio stabile Cassiopea dove verrà presentata l’offerta tecnica legata al Converter. Un’appuntamento che segue a ruoto il precedente incontro che ha coinvolto i comuni catanesi e le SSR che operano alle falde dell’etna.
fonte Il Gazzettino di Sicilia
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