EMIGRAZIONE – Fondi insufficienti,a rischio le attività dei Patronati
Dal Palazzo

EMIGRAZIONE – Fondi insufficienti,a rischio le attività dei Patronati

emigrati Appello dell’ Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi di Cefalù.

«Abbiamo chiesto un incontro urgente al nuovo assessore all’Emigrazione, Prof. Andrea Piraino, – riferisce Pippo Cipriani, responsabile del settore emigrazione dell’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi – per affrontare il disagio delle associazioni e dei patronati nell’offrire servizi agli emigrati per l’insufficienza di fondi. Lo stanziamento previsto per queste attività è di appena 170 mila euro.

Sono 18 gli enti e i patronati che assicurano i servizi, 17 di questi riceveranno poco più di 3mila euro mentre per uno soltanto l’Assemblea Regionale ha disposto un finanziamento di 40mila euro.

Chiederemo all’assessore di adeguare gli stanziamenti per continuare l’attività nei confronti degli emigrati».

Già lo scorso mese di luglio si era fatta sentire la voce di tutte le associazioni che avevano stilato un documento di protesta con il quale  segnalavano il disagio e richiesto una correzione.

E’ chiara la violazione dei criteri dettati dalla circolare dell’assessorato al Lavoro e all’Emigrazione del 9 giugno 2000 sulla scorta dell’art. 9 della legge regionale n.55/80 modificata dall’articolo 11 della legge regionale n.38/84, che individuando le associazioni e i patronati che svolgono attività in favore degli emigrati e degli immigrati,  stabilisce i criteri di ripartizione dei contributi in funzione della consistenza e della qualità dei servizi e delle attività svolte secondo criteri oggettivi.

Sulla vicenda il deputato regionale On.le Davide Faraone ha presentato una interrogazione parlamentare al Presidente della Regione e all’Assessore all’Emigrazione con la quale chiede se «rappresentando tutto ciò un esempio di odioso privilegio attraverso un provvedimento singolare, concesso in dispregio dei principi di equità, trasparenza e buon andamento della pubblica amministrazione, sia il Presidente della Regione che l’Assessore all’Emigrazione non ritengano di avviare opportune iniziative dirette a ripristinare condizioni di parità di accesso e giustizia per tutti quegli enti che usufruiscono dei fondi della legge 55/80, predisponendo anche un adeguato stanziamento di bilancio per potere rilanciare tutte le attività in favore degli emigrati e degli immigrati».   

L’ufficio stampa

14 Ottobre 2010

Autore:

admin


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